GLORIA s.f.

0.1 ghiora, glloria, glolia, glora, glorï', glori', glorïa, gloria, glorïe, glorie, glorya, gluoria, groglia, grolia, grorïa, groria.

0.2 Lat. gloria (DELI 2 s.v. gloria 1).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 3.1 [66].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. fior., a. 1284; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. sen., XIII u.v.; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. volt., 1348.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Poes. an. bergam., XIII ex; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ritmo cass., XIII in.; S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Manfredino, a. 1328 (perug.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. castell., XIV pm.; Stat. casert., XIV pm.; Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343; Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. a gloria di 1.1.2; corona di gloria 3.1.3; entrare in gloria 3.1.5; esaltare alla gloria 3.1.6; essere in gloria 3.1.5; essere in grande gloria 3.1.5; incoronato di gloria 3.1.3; in gloria di 1.1.2; mettere in gloria 3.1.6; occhio della gloria 3.1.4; porre in gloria 3.1.6; salire alla gloria 3.1.5; senza gloria 1.7; stare in gloria 3.1.5; trarre a gloria 3.1.6; venire in gloria 3.1.5.

0.6 N Nota la forma ghiora in Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 27.14, pag. 316.

0.7 1 Riconoscimento divulgato e condiviso del valore ottenuto da qno per propri meriti o attribuito a qsa per la sua importanza. 1.1 Manifestazione del merito ottenuto e del valore conseguito (celebrazione, trionfo, lode ecc.). 1.2 [Con connotazione neg.:] esaltazione collettiva. 1.3 Eccellenza riconosciuta in qsa. Gloria di parole, di parlar: eccellenza nell'eloquenza. 1.4 Chi o ciò che è tale da rappresentare un motivo di vanto. 1.5 Onore derivante da un successo, il successo stesso. 1.6 Onore o vanto che si ottiene da qsa. 1.7 Ciò che adorna (manifestando la qualità di qno); locuz. agg. Senza gloria: privo di ornamenti. 1.8 Immagine divulgata delle qualità di qno (riputazione, fama). 1.9 Manifestazione di grandi qualità (bellezza, forza). 1.10 [Come personificazione]. 2 Orgoglio congiunto con ostentazione. 3 Condizione di valore, potenza, pienezza, benessere (di un popolo, di una città, di un sovrano). Fras. Essere in gloria, in grande gloria. 3.1 Condizione dei beati, della corte celeste; il Paradiso stesso; modo di essere e manifestazione di Dio; [con connotazione celebrativa:] l'insieme dei valori che si attribuiscono a Dio, ai beati e ai santi, in quanto trionfanti su ciò che vi si oppone. 3.2 Un particolare aspetto della beatitudine del Paradiso. 3.3 Esclamazione liturgica in lode di Dio. 4 [Astr.] Signif. incerto: qualità di una regione astronomica (casa) particolarmente appropriata e giovevole alla natura di un pianeta?

0.8 Marco Grimaldi 06.12.2010.

1 Riconoscimento divulgato e condiviso del valore ottenuto da qno per propri meriti o attribuito a qsa per la sua importanza.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 8 (29), pag. 237.2: ad acresam(en)to d(e) gl(ori)a (e) honore.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 329.28: Da capo Iuliano, morto Costantino, Iuliano fo desideroso de avere gloria.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 4., pag. 297.22: Et intendi la fama frequente, che rende gloria: [gloria] è frequente fa[ma] d'alcun con laude.

[4] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 174.8: et a quelui sì crese senpre laudo et onore e gloria, e cun rasone quelui no à envidia de bontade né de bon merito a negun homo.

[4] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 147.5: Cato diceva a' cavalieri suoi: «Pensate co li animi vostri che se per fatica farete alcuna cosa di bene, quella fatica tosto anderà via, ma la gloria del bene non si partirà mai da voi.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 3: [18] Et intende la buona fama quella ch'è spessa (et) dà gl(ori)a, che la gl(ori)a si è spessa fama di loda d'alcuno; [19] et di quella si suol dire: vita sensa gl(ori)a è co(m)pà(n)gnia di morte, et cotale gl(ori)a guada(n)gnano quelli che si sforsano d'essere cotali quale elli volno essere tenuti.

[6] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 72, vol. 3, pag. 479.7: Gloria è nominanza che corre per molte terre d'alcuna persona potente di grande affare, e di sapere bene sua arte.

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.10: e' son tegnù tut el temp de la mia vita meter e consumar iy adovrament, che a la vostra [[del dedicatario dell'opera]] grandeça renda gloria e honor.

[8] Gl Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 37, pag. 94.4: Gloria è una grande laude d' acquistare prodezza d' alcuna bella opera che è ricordata in molti luoghi. Gloria è tanto come voce: perciò dice la Scrittura che voce fae l' omo morto vivere.

[9] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.98, vol. 2, pag. 185: Così ha tolto l'uno a l'altro Guido / la gloria de la lingua; e forse è nato / chi l'uno e l'altro caccerà del nido.

[10] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 102, pag. 335.7: I' ti dirò, che differenza è intra chiarità, e gloria, la gloria è dal giudicio di molti, la chiarità per giudicio de' buoni.

[11] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-18, pag. 33, col. 1.24: E dixeano li ditti poeti che le ditte Muse abitavano sul monte Elicone: la prima era appellà Clio, çoè gloria de nomenança...

[12] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 521.33: Ma veramente la gloria della tua vertude mi potrebbe in alto assai più porre, se ttu per la tua potenzia il montone del vello dell'oro, lo quale lo re Oetes tiene rinchiuso, per la tua potenzia nel chiostro del mio regno potesse recare...

[13] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 83.25: e di così grande Achille ora rimane non so che cosa, la quale appena empieva un piccolo orcio. Ma la grolia vive, che riempie tutto il mondo.

[14] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 10.3: gloria, è continua fama con laude, o gloria è essultazione d' eccelenzia.

[15] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 24, pag. 109.16: Chistu Iordanu era so figlu, chì l'avia fattu di una sua concubina et era bastardu; tamen havia grandi animu et grandi corpu et grandi appetitu di gloria et di signoriari.

[16] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 107, pag. 119.37: La «gloria» è quella che delle ben fatte cose da' grandi e valenti uomini, essendo lor vivi, si cantano e si dicono, e l'essere con ammirazione dalla moltitudine riguardati e mostrati e reveriti...

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), Prologo, pag. 47.11: Sì che la destructione de Troya la grande, per duy volte che fo, non è de tanto pizola fama che, considerate le cose maravegliose che nce foro facte e dicte e li grande affanne che nce foro sostenute, che non sia degna de gloria e de essere sempre fresca a la mente de li audituri o vero de li scripture.

[18] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 37, pag. 74.34: La degnità e la podesta malamente jaciono nella polvere, l' onore e la gloria malamente seggono nella cenere.

[19] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.7: Certe p(er) li cavalgi s'enalça la gloria de li principi, li coraggi de li ri s'engrandisco, ordenase le schiere et dàse la sconficta a li nimici...

- [Con valore iron.].

[20] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 54, vol. 1, pag. 100.29: Ed essaltato [[Buenem, figlio di Bulasse]] sopra tutti i Barberi, cominciò a usare sanza freno la sua lussuria, e li altri diletti carnali, ove si riposa la groria di quelli Saracini...

- Gloria giusta, immortale, somma, sovrana,stabile, vera, verace; alta gloria.

[21] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 130.20: respuse Pirro: «Pro la verace gloria e pro la victoria de la vactalgia ke mme aiutao et io ad essi perdono».

[22] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 294.26: Ma questo male e alcuno k'avessi facto convertio in melgio e poi ke recipeo la sinioria abe immortale gloria, k'era dicto de tucto popolo ricceçe e amore de humana generatione.

[23] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 14, pag. 325.6: Addunque, chi vorrà acquistare vera gloria usi offizi di giustizia.

[24] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 111, pag. 104: Azò k'el no 's confidhe in questa ombria vana, / Il cosse transitorie, in la beltae mondana, / Ma debia impensar dra glorïa soprana, / D'andar in nostra patria, o è richeza sana.

[25] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 13, cap. 3, par. 6, pag. 255.26: Boezio, secondo de consolatione. La morte non cura alta gloria; involge il piccolo come il grande, e agguaglia i sottani a' sovrani.

[26] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 28, cap. 1, par. 7, pag. 427.22: Fabio filosofo. Gloria chi rifiuterà, verace gloria averà.

[27] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 28, cap. 4, par. 7, pag. 435.9: Se alcuni per infignimento e vano dimostramento e composte parole e faccia credono acquistare stabile gloria, fortemente sono ingannati: perocché la vera gloria mette buone radici e multiplica e cresce...

[28] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 28, pag. 189.20: Unde però quelle cose ch'elli fece fare in della carne di Cristo, et che lo fece crucifiggere, fuorono ad sua gloria, quanto al corpo, et somma gloria n'ebbe Cristo.

[29] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 116, pag. 67.18: Veramente li maggiori e antichi Romani stimavano più alto il futuro onore della nostra cittade per vera gloria che per numero di triunfi...

[30] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 46.22: Fabiu Rutilianu avendu chumputi con summa gloria V consulati...

[31] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 246.1: i quali colori sempre mai si debano usare in utilità, la quale utilità si dimostra per sicurtà o per onestà: per sicurtà inn ischifare pericoli e vizi, per onestà in usare dirittura e in aquistare giusta gloria.

[32] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 13, vol. 2, pag. 244.14: Volete voi accrescere l'imperio di Roma per esemplo de' vostri antichi, ricevendo li vinti dentro dalla cittade? Materia avete dell'accrescere per somma gloria.

[33] Stoppa de' Bostichi, Se la Fort., XIV pm. (fior.), 21, pag. 679: Deh, quanta somma gloria / fu quella ch' ebbe Roma triunfante!

- Gloria di santità .

[34] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 7, pag. 178.3: Nel qual luogo lo predetto Adriano volendolo pure inducere a tornare in Palestina, pervenne in fama e in gloria di santità ...

- Gloria del mondo, di questo mondo, mondana, peritura, umana, visibile.

[35] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 17.4: Molta giente crede che 'l sovrano bene sia in avere gloria di questo mondo...

[36] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 5, pag. 11.8: Veggio oggimai e conosco la cagione della tua malatia, e so certamente per lo tuo detto che se' infermato per due cose: l'una, per la perdita de' beni della Ventura e della gloriadel mondo.

[37] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 66, pag. 105.16: Molto desiderai ad un tempo questa gloria mondana, avegna che mal me ne cogliesse; ma in mano de la Filosofia vi rinunziai, e per lo consiglio di suoi ammonimenti.

[38] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 14, cap. 3, par. 6, pag. 265.30: Anche di santo Bernardo si legge, che nelle vestimenta sempre gli piacque povertà e non giammai laidezze, le quali diceva egli ch' erano segno d' animo, lo quale appo sé vanamente si gloriava, ovvero che fuori da sé cercava umana gloria.

[39] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 59.31: Chè per verità e perversa, e stolta cosa è, che il nostro spirito invisibile cerchi gloriavisibile, e studi di piacere agli occhi umani.

[40] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 3.17, pag. 19: Ed io allora a riguardar mi diedi / la scritta in alto che pareva d'oro, / tenendo ancora in là voltati i piedi. / «Ricchezze, dignità, ogni tesoro, / gloriamondana copiosamente / do a color che passan nel mio coro.

[41] Jacopo Passavanti, Tratt. vanagl., c. 1355 (fior.), cap. 2, pag. 267.1: Ma se l' amore dell' umana gloria, avvegna che sia vana, non è contrario alla carità, nè quanto a quello di che altri si gloria, nè quanto alla 'ntenzione di colui che si gloria, sì come è sposto; non è peccato mortale, ma veniale.

[42] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Temporis, 121, pag. 270: Or, perchè humana gloria à tante corna, / Non è mirabil cosa, s' a fiaccarle / Alquanto oltra l' usança si soggiorna.

[43] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 140, pag. 83.35: Il simigliante fa il mondo: questi ne para dinanzi gli splendor suoi, gl' imperi, i regni, le province, gli stati e la pompa secolare, gli onori e la peritura gloria...

- Gloria falsa, sciocca vana, ventosa.

[44] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 164.1: E io voi, Signori, cangiare mostro gloriavana in vera...

[45] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 183.1, pag. 239: Gloriavana, tu furtivamente / di vertù tutte d'om tolli onni merto...

[46] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 165, pag. 301: 75. Gloria vana, / se fiore, non grana.

[47] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 9.4414, pag. 383: Conduce l'uomo a frusto ed a capello; / Glorïa vana ed insanabil piaga.

[48] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 18.1832, pag. 239: Ma questi vani della gloriasciocca / Che voglion lode dalla pinta lista / Passano il modo che l'estremo tocca.

[49] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 12, pag. 279.21: Tucto altresì come questi che tu vedi sono a nnoi dispectosi, noi siamo pió dispectosi a lloro, però che credeno avere abbondantia di ciò ched este in questa falsa gloria in dela quale noi siamo".

[50] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 385.11: e apparecchiati di combattere meco a piede: già conoscerai a cui la ventosa gloria porti laude. || Cfr. Aen. XI, 708: «iam nosces ventosa ferat cui gloria fraudem».

- Gloria militare, navale.

[51] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 77.33: E ni per aventura la gloriamilitari qui era stata lesa non fussi senza vinditta, fu punitu lu consulu lu quali era punituri di ogni delittu.

[52] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 15, vol. 2, pag. 183.22: Non esti maravilya que Marathon et Artimisiu et Salamina, habundantissimi nomi di glorianavali...

[53] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 206.6: Marco Cesio Sceva centurione di quello medesimo imperadore, con laude di terra seguitò la glorianavale ch' ebbe Attilio.

- Gloria popolare.

[54] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 47.2: Onde Boezio giudica la populare gloria vana, perché la vede sanza discrezione...

- [Al plur., con connotazione neg.].

[55] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 72, vol. 3, pag. 480.11: Boezio dice: Morte dispetta tutte glorie, e inviluppa gli alti e bassi, e pareggiali tutti.

- Cercare, seguitare gloria, andare a gloria.

[56] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 37, pag. 234.9: L'omo, per la impassibilità ch'elli avea, sì nne seguitava grande honore et gloria, però ch'elli era immortale.

[57] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 72.28: della vanagloria, non voglio dire, come li homini miseri vanno cercando la gloria vana di queste cose che sono nulla.

[58] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 5, pag. 48.15: Ke bene è questo temporale? Qual dilecto ti dee tenere, che tu non ti confessi et eschi del periculo di tanto giudicio, lo quale è apparecchiato ad tutti i peccatori. Li giusti andranno ad gloria.

1.1 Manifestazione del merito ottenuto e del valore conseguito (celebrazione, trionfo, lode ecc.).

[1] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 21.8, pag. 380: corsier e palafren mettere a sproni, / ed isgridar per gloria e per baldezza.

- Con grande gloria.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 172.27: E poi Scipio con grande triumpho et con grande gloria retornao a Rroma.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 25, vol. 1, pag. 160.22: Il consolo con grande gloria e con grande vittoria rimenò la sua oste in Roma.

- Fras. Coronato di gloria.

[4] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 323, pag. 37: Messer Luchin se mis' in aventura / incontra tanta gente d'Allamagna / sì ch'a lor dede la mala ventura: / a Pallabyà sconfisse la compagna / e cum triumpho retornò segnore, / chi fici lo so stato senza lagna, / coronato de gloria et honore.

1.1.1 Manifestazione dell'onore che si tributa a qno.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 12, pag. 20.24: Ma bene che Enea da Didone con tanta gloria graziosamente fosse ricevuto, tanta era la cura della sua gente che aveva lasciata alle navi, e 'l dolce amore che portava al figliuolo, che la sua mente non trovava riposo.

1.1.2 Celebrazione, lode (in partic. in contesti religiosi e liturgici).

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 13, pag. 45.9: potemo dicere cum lo psalmista, e 'l nostro dicere concordare col soe, lo qual disse: «Ài convertito lo planto meo in alegreça a mi, ài ruttu e fissu lo sacco meo, et àime atorno cincto d'alegreça, açò k'eo canti a ti la gloria mia».

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 576, pag. 276: und' è degna consa ke tu 'l debi adorare, / lodare e beneiro e glorïa a lui fare...

[3] Stat. volt., 1348, Esordio, pag. 1.1: Ad laude et gloria et honore dello onipotente Iddio, et della beata vergine Maria sua madre, et de' beati apostoli Piero et Pavolo, et del beato et humile sancto Giovanni Baptista nostro padre et avochato et di tutta la corte di paradiso.

[4] Stat. casert., XIV pm., pag. 65.14: Chisti capituli so ordinati et costituti ad laude et gloria de Ie(s)u Chr(ist)o et dela Vergene matre...

- Locuz. avv. A gloria di.

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 30.7: Tu fai septe petissioni in del Pater Noster: la prima rogatione è maggiormente ad gloria di Dio...

[6] Stat. palerm., 1343, cap. 2, pag. 9.4: e pregy Deu, nostru singnuri Ihesu Christu, per omni anima christiana, ki torni a statu di pinitencia, e ki li plaza di multiplicari la nostra cumpangna a sua laudi e gloria.

- Locuz. avv. In gloria di.

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.96, vol. 3, pag. 184: Poi che la gente poverella crebbe / dietro a costui, la cui mirabil vita / meglio in gloria del ciel si canterebbe...

[8] Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.), Par. c. 11, pag. 173.1: Canto XI, nel quale il detto frate in gloria di san Francesco sotto brevitate racconta la sua vita tutta, e riprende i suoi frati, ché pochi sono quelli che 'l seguitino.

1.2 [Con connotazione neg.:] esaltazione collettiva.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 42, vol. 1, pag. 664.27: e raccolta la gente, missono fuoco nella città, e menarne a Siena li uomini, le femine, e ' fanciulli, e le masserizie e l'altre cose, in grande gloria e gazzarra di quello scondito popolazzo.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 4, vol. 2, pag. 463.1: il popolo prese cuore, e [...] straboccatamente e sanza aspettare condotta o regola uscì di Bologna, e con grande ardire assalì la bastita [...] e tagliati e fediti molti di quelli ch'erano alla difesa la robarono e arsono, e con quello empito e gloria corsono ad altre due, e per simile modo l'ebbono, rubarono e arsono.

1.3 Eccellenza riconosciuta in qsa. Gloria di parole, di parlare: eccellenza nell'eloquenza.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 52, pag. 113.17: Ma di que', che sono, scegliamo, non coloro, che parlano altamente per avere gloria di parole dalle gente, non cheggendo altro.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 11, 91-102, pag. 202, col. 2.9: Qui intende l'A. de sé medesemo, lo quale de vero fa oscure tutte le fame dei altri disiduri, et el solo romase al campo: e segondo questo ordene è forsi nado chi oscurarà lui, e per un tempo tirà la gloria del parlar ...

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 186.7: però ch'io non domando gloriadi parole che non sieno vere...

1.3.1 Posizione di eccellenza o di supremazia in qsa.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 218.2: da quel tempo in qua la gloria deli Franceschi quanto a l'impierio fo translatada in quelli de Saxognia.

- [Con valore esornativo:] con gloria.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 759, pag. 202: di dietro sta con gloria / la valente memoria, / che ricorda e ritene / quello che 'n esso avene.

1.4 Chi o ciò che è tale da rappresentare un motivo di vanto.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 181.3: Il prete eziandío del sole, colle sagrate mani, adducea li vinti idii e il piccolo nipote alla rôcca, e disse: O grolia de' Trojani...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 7.16, vol. 2, pag. 106: «O gloria di Latin», disse, «per cui / mostrò ciò che potea la lingua nostra, / o pregio etterno del loco ond' io fui, / qual merito o qual grazia mi ti mostra?

[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 5.87, pag. 34: «Costui è Dante Alighier fiorentino, / il qual con eccellente stil vi scrisse / il sommo ben, le pene e la gran morte; / gloria fu delle Muse mentre visse...

[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 61.11: Lo bianco toro era gloria de la mandra...

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 4, pag. 45.26: Sì come il Cavaliere è gloria del Re, così i popolari paghino le spese e le cose necessarie a' Cavalieri col loro...

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 282.16: E questa è la bellissima e amabile gloria della quale egli dice per lo Profeta: Gloriam meam alteri non dabo: La gloria mia, la sposa mia, non darò io ad altrui.

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 246.7, pag. 310: Candida rosa nata in dure spine, / quando fia chi sua pari al mondo trove, / gloria di nostra etate?

1.4.1 [Rif. all'ambito spirituale].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.36, vol. 3, pag. 242: ché dentro a li occhi suoi ardeva un riso / tal, ch'io pensai co' miei toccar lo fondo / de la mia gloria e del mio paradiso.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 7, pag. 84v.11: Nel conoscimento sta in via e in patria delle due una delle più principali glorie della nostra beatitudine.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 8, pag. 404.26: Ma noi per contrario diciamo, umilmente riconoscendoci con lo Salmista: Tu, Dio, se' la mia gloria.

1.5 Onore derivante da un successo, il successo stesso.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 188.17: Questo Severo, de natura servo, molte batalgie beata mente el fe'; el venzì quelli de Parcia e de Arabia, e molte chosse a lo Romano Imperio in tuto 'l mondo el recovrà; el qual etiandio trata fuora la gloria dela batalgia, alli civili studii e in sciencia de philosophia el fo chiaro.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.124, vol. 3, pag. 151: Ben si convenne lei lasciar per palma / in alcun cielo de l'alta vittoria / che s'acquistò con l'una e l'altra palma, / perch' ella favorò la prima gloria / di Iosüè in su la Terra Santa, / che poco tocca al papa la memoria.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 3, vol. 2, pag. 206.16: Con zò sia cosa que tucti li vetrani andassiru a scontrari facendu grand'alegria a Malyu Turquatu, lu quali ripurtava amplissima et gloriosissima gloria di li Latini et di li Capuani, nullu di li iuvini l'andau ad inscontrari...

[4] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1135.17: Scipione Africano, del quale quanto più si parla più resta in sua laude da parlare e del quale non credo che più giusto nascesse intra i gentili, né più d'onore e meno di pecunia cupido, acquistata la gloria della recuperata Spagna, e Italia liberata e Africa soggiogata, trovò in Roma chi l'accusò di baratteria...

1.6 Onore o vanto che si ottiene da qsa.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 58, pag. 291.20: Cesare ne fu sì corrucciato, che elli dispose li due tribuni di loro offizio, e diceva che per ciò lo fece, chè dolente era di ciò, che li due tribuni li avevano tolta la gloria del rifiutare; chè non erano tanto stati, che elli dicesse: "non mi piace niente."

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.90, vol. 3, pag. 94: ché la viva giustizia che mi spira, / li concedette, in mano a quel ch'i' dico, / gloria di far vendetta a la sua ira.

- Gloria del martirio.

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 29, pag. 226.23: L'altra pena è quella che ànno li giusti et le sante vergine acciò che abbiano la gloria del martyrio, sì come erano le pene dei santi martyri.

1.7 Ciò che adorna (manifestando la qualità di qno); locuz. agg. Senza gloria: privo di ornamenti.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 504.31: Ma Elenore leggiere colla nuda spada e sanza gloria colla bianca targia, dove si vide intorneato da' nemici, corre incontra a' lancioni, siccome fiera intorneata di spessa corona di cacciatori...

1.8 Immagine divulgata delle qualità di qno (riputazione, fama).

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 97, pag. 55.35: e, acciò che non fosse molto lieta la gloria de' cavalieri, il consolo, vendicatore (gl. o) d'ogni peccato, fu punito.

[2] ? Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 154.19: In luogo d'offiziale introduce qui tre Furie infernali [[...]]. A denotizia delle quali cose è da sapere le favole, che qui s'inducono, e le sposizioni di questi nomi, e gloria di queste furie, e come s'adattano alla materia, e al luogo che qui si tratta sicondo li poeti.

1.9 Manifestazione di grandi qualità (bellezza, forza).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 57, pag. 525: Dieu, com' de grande gloria era plen 'sto çardino, / de bele erbe aulente e de flore de spino, / e de rosignoli[ti] qe berna en so latino!

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 77, pag. 181: Istòmi 'n esta grorïa d'esto forte castiello...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 103, pag. 58: Illó será grand gloria, splendor, bei ornamenti / E flor e fruit e specie e precïus unguenti.

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 121.9: Quanta gloria e beatitudine era in quello luogo nessuna lingua contare lo potrebbe!

1.10 [Come personificazione].

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 21.36, vol. 3, pag. 250: Al giardin vi volgete, / in un prato vedete / una donna ch'à nome / Gloria che poi, come / vi dirà sue parole, / farete ciò che vuole, / ché non comanderae / quel che non sentirae / che sia vostro migliore, / ch'ell'ama molto honore.

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 24.133, pag. 389: Le donne che ttu vedesti con meco / Son, l' una Grolia, e l' altra è Vertute; / Donne di gran savere e biltate: / Le qua', se ttu mi credi, / Saranno a tte come sorelle amiche.

[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Pudicitiae, 84, pag. 231: Senno e Modestia a l' altre due confine; / Habito con Diletto in meçço 'l core; / Perseverança e Gloria in su la fine; / Bella-Accogliença, Accorgimento fore; / Cortesia intorno intorno e Puritate...

2 Orgoglio congiunto con ostentazione.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 448, pag. 578: No desir alcun om l'aver del pecador / né la glorïa soa: tut è contra 'l Segnor.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 18, pag. 154.36: E perciò, sì come dett'è, l'uomo die insegnare la femmina ch'ella sia umile, acciò ch'ella non vollia la gloria del troppo vestire.

[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 26 parr. 1-4, pag. 117.6: [par. 2] Ella coronata e vestita d' umilitade s' andava, nulla gloria mostrando di ciò ch' ella vedea e udia.

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.47, pag. 134: Si hai glorïa d' avere, / attenne un poco, e mo 'l pòi scire / che ne pòi d' esto podere / ne la fin teco portare.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 76, pag. 368.6: Umiliossi il Figliuolo di Dio di volere salire in sull'asino, per fare vituperio e vergogna a la gloria e a la pompa del mondo, a modo che sogliono fare i nobili segnori.

[6] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, 25.30, vol. 1, pag. 334: Di cosa ancor ben facta / gloria troppa non pigliar giamai...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.42, vol. 1, pag. 44: Caccianli i ciel per non esser men belli, / né lo profondo inferno li riceve, / ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli».

[8] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 7, pag. 230.21: e dice [[Isaia]]: Omnis caro faenum, et omnis gloria eius quasi flos faeni: Ogni carne è come il fieno, e ogni sua gloria come il fiore del fieno.

3 Condizione di valore, potenza, pienezza, benessere (di un popolo, di una città, di un sovrano).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 7, cap. 45, vol. 1, pag. 337.23: E quando il detto Manfredi si vide in gloria e inn istato, si pensò di farsi fare re di Cicilia e di Puglia...

3.1 Condizione dei beati, della corte celeste; il Paradiso stesso; modo di essere e manifestazione di Dio; [con connotazione celebrativa:] l'insieme dei valori che si attribuiscono a Dio, ai beati e ai santi, in quanto trionfanti su ciò che vi si oppone.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 401, pag. 540: Per Dieu qe sta en gloria, no è savio nïente / ki en pantano semena ceser o fava o lente...

[2] Ritmo cass., XIII in., 93, pag. 13: «Poi ke 'n tanta gloria sedete, / nullu necessu n'abete, / ma quantumqu'a Deu petite / tuttu lo 'm balia tenete, / † et em quella forma bui gaudete, / angeli de celu sete».

[3] S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.), 2, pag. 33: Altissimu, onnipotente, bon Signore, / tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

[4] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 31.7, pag. 338: sì con' si trova ne l'antica istoria / di Iobo ch'ebbe tanta aversitate: / chi fu sofrent'e no perdeo memoria / per grave pene c'a lui fosser date, / li fu data corona ne la groria / davanti la divina maiestate.

[5] Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.), 29, pag. 15, col. 1: cioè l'anima ch'è insenpiterna / vole da meno quel ch'ela se ne porta; / s'el'à amato lo mondo, de l'Onferno / va la misara e mai non escirà; / se l'à odiato, state uno dì di gloria si chonfortarà.

[6] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 862, pag. 48: Ke nu possemo portar in paxe / Questo mundo reo e malvaxe, / A ço ke nu possemo andare / Et in alta gloria demorare.

[7] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), red. La, pag. 203, col. 2.10: Allora Dio per li suoi preghi trasse la costui anima di pene e misela a gloria.

[8] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 699, pag. 175: El odirá la vox del fio dr'Omnipoënte: / «Veniven, benedigi del patre me' poënte, / E prenderí la gloria ke mai no dessomente.»

[9] Stat. fior., a. 1284, I, par. 40, pag. 42.11: e, dopo la nostra fine, abbiamo la Sua gloria, ala quale ci perduca Quelli ch' è benedetto in secula seculorum.

[10] Orazione ven., XIII, pag. 134.14: Ancora ve prego, dolce segnor, per mi e per tuti li peccadori, ke in l' ora de la finison, ke nu recomandemo l' anima e lo spirito nostro, e metèla in quela gloria de salvation.

[11] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 46.191, vol. 1, pag. 365: Per la tua morte doglosa / Iesu Cristo sì t'à data / quella gloria gaudiosa / ki avea desiderata. / L'anima tua glorificata / a tutt'ore sta presente / innanti il suo viso plagente / a vedere lu suo splendore.

[12] Poes. an. ver., XIII sm., 65, pag. 16: Ora pregai per mi, vergen serena, / o' doço re de gloria per man ve mena. / Vui me scanpai da l'enternal pena: / condùme su en çelo a quela gloria e a quela çena / madona, ch'el me xia donà chorona nova.

[13] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 23.5, pag. 144: Frate Ranaldo, do' si' andato? / De quolibet sì hai desputato. / Or lo me di', frate Ranaldo, / ché del tuo scotto non so' saldo: / si èi en gloria o en caldo / non lo m' ha Dio revelato.

[14] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 5, pag. 25.32: la Scriptura santa dice che 'l primo peccato che ssi pensoe si fue superbia, launde Lucifero cadde in profondo de l'inferno ch'era in de l'alta gloria.

[15] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 507.33: E quando ella venne ne [la] gloria del cielo in allegrezza e in gioia e in chiarità di tutti li beni, e incontenente cognobbe il padre e videlo in tanta beltade; e sedevasi su la chiarità che elli aveva guadagnata.

[16] Poes. an. bergam., XIII ex., 68, pag. 68: quel ch'è senior dol Paravis, / volse tornar in so pais / al Padr'in gloria: / madr' [e] discipoy in memoria / vid ol fïol montar in gloria / co·li angey e con victoria / per so propi moviment.

[17] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 68, pag. 332.18: Questa vita eterna si è il paradiso: quando si chiama paradiso, quando beatitudine, quando gloria, quando ricchezza e molti nomi, e qui si chiama vita eterna.

[18] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 47.14: se Dio perdonase la sua onta perch' elli noe potesse fare sadisfasione, dunqua noe sarebbe elli tucto potente; e s' elli metesse l' homo peccatore in della sua gloria sensa purcansa, e avea gitato l'angioli di cielo per una sola cogitasione, dunqua noe sarebbe elli diricto signore...

[19] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 69.13: onde le fue rivelato, che suo signore ch'era stato suo compagno in questa vita mortale in umiltà di servire a' malati, sarebbe suo compagno in altezza di gloria.

[20] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 42, pag. 197.10: Ké nuy crezemo ke sancta Maria, pox la morte soa, prendé lo so corpo e con lo corpo e con l'anima fo recevudo in gloria; sancto Ihoane evangelista fo ravido con lo corpo e in quello ravimento el morit e reviscorà e fo recevudo in gloria.

[21] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1010, pag. 289: et entran tuti dentro e viden Katerina / ke tuta splendiva de glorïa divina; / de la gloria k' ela avea e de lo splendore / a le nare del naso lor vene grande odore, / ke gi fo conforto d' avere mejor sperança / ke Deo avrà en loro veraxe perdonança.

[22] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 140.358, pag. 587: Lo segnor De' omnipotente / chi fé tutto de niente, / e la doze vergen biaa / chi glorïosa è apelaa, / zo ne dean a dir e a far / che in so pjaxer possamo star, / e a la glorïa venir / chi no se pò zà mai finir.

[23] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 5, pag. 162.1: La spera è ancora maggiore perfezione imperò ch'è una cosa perfetta tutta intorno, da nulla parte ci manca nulla, e questo bene risponde agli abitanti di vita eterna, che v'è perfezione di tutti i beni e gloria sanza niuno difetto.

[24] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 40, pag. 53.19: El primer si è sostengnir patientemente et a zò se provocha lo gran premio, del qual dise l' Apostolo ke no responde le pene ke l'omo sosten a quella gloria che se revelerà en nu.

[25] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.139, vol. 3, pag. 390: Quivi trïunfa, sotto l'alto Filio / di Dio e di Maria, di sua vittoria, / e con l'antico e col novo concilio, / colui che tien le chiavi di tal gloria.

[26] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 14.101, pag. 176: Sempre si' a nostra memoria / la sua morte, a nnoi victoria; / di vedere lui in gloria / ne conceda per suo honore.

[27] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 90, pag. 96.6: Io t'ò tanto amato e tenuto caro che i' ò messo il mio Spirito, che i' ò mandato in terra per l'amore di te di lasù ov'egl'era ne l'alta gloria del mio caro Padre.

[28] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 20, 100-117, pag. 461, col. 1.15: Giuoco, çoè gloria, o ver çogo, çoè paradiso in celo.

[29] Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.2.14, pag. 168: Ed aggio presa per cara sorocchia / contrezïon, qual vuol l'alto Gioseppo, / a ciò ch'om possa fug[g]ir l'altro leppo / d'inferno, dove l'alma si conocchia / del gran martiro, senza sentire espro / de l'alta gloria e del beato vespro.

[30] Stat. assis., 1329, pag. 162.4: Apparve la gratia de Dio nostro salvatore a tucti gl'omine, amaestrante nuy, aciò che, anegante la impietà e i secolari desiderii, sobriamente et giustamente et piatosamente viviamo en questo seculo, aspectante la beata spene e l'avento della gloria del grande Dio.

[31] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 7, pag. 17r.9: L' anima gloriosa è in patria in tutto el suo glorioso corpo: e la sua gloria a tutto el corpo comunica per uno ghusto di sì glorioso sentire...

[32] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 8, pag. 46.17: Alora miser san Petronio [[...]]], començò a levare le mane e li ochi al cielo, digando: «Signore mio Jesù Cristo [[...]]. Priegove per la vostra bonitade e misericordia ch'el sia el tempo che vegna a la vostra dolce gloria, Signore mio, perché me possa reposare in vue».

[33] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 5, pag. 39.17: Or non fue bisogno, che Cristo così patisse, e così per passione entrasse nella sua gloria?

[34] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 26, pag. 126.36: e perçò la sposa çoè la multitudin de tuti hi so' fidel a chi el s'è promixo e lor promixi a sì chomo spoxa al spoxo, sì s'è paraa e ben adornaa per esse' in soa gratia e per intrar in la gloria del so' dilecto sposo.

[35] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 119.5, pag. 141: O Regina degli angioli, o Maria, / ch'adorni il ciel con tuoi lieti sembianti, / e stella in mar dirizzi e naviganti / a port' e segno di diritta via, / per la gloria ove sei, Vergine pia, / ti prego guardi a' mia miseri pianti...

[36] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 220.19: E cussì èe incontrao a tuti quilli che pensò sego la malicia, ché çascauno segondo la grado soe, çoè segondo la gloria che i avea, si ha moe tuto lo contrario.

- Gloria beata, celeste, celestiale, eternale, futura, paternale, perdurabile, santa, sempiterna, sempiternale, sostanziale, sovrana, supernale; gloria di vita eterna.

[37] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1842, pag. 85: E darà-ve vita eternal / En la gloriacelestïal.

[38] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2396, pag. 71: E vu vorí ben obedir / Zo ke 'l segnore ve manda a dir, / Vu sempremai starí con lu, / Ni ça no s'á partir da vu, / E ve dará vita eternale / In la gloria celestiale.

[39] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 293, pag. 40: I oltri angei ke remaseno in gloria eternal, / Anc lor fon in arbitrio de far e ben e mal.

[40] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 1-8, pag. 87.2: [par. 1] colui che era stato genitore di tanta maraviglia quanta si vedea ch' era questa nobilissima Beatrice, di questa vita uscendo, a la gloria etternale se ne gio veracemente.

[41] Poes. an. ven., XIII, 389, pag. 147: Fame vegnir in quela gloria santa, / Lo ch' è 'l plaçer e quela gloria tanta!

[42] Framm. Uguccione, XIII (ven. eug.>umbr.-march.), 16, pag. 117: ke mego en cellu ve farà regnar / en la gloria sempiternale».

[43] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 15.16, vol. 1, pag. 147: Per te Deo n'ave victoria / de la supernale gloria: / la tua corona imperia / cum Cristo imperadore.

[44] Lett. sen., XIII u.v., pag. 48.26: Amando in Cristo karissimi frategli Gheçço, Striccha, Pi[er]oç[o], [Petr]uccio Terracciuolo, Naldo Marcovaldi et Minuccio di Chese speçiale, frate Pietro Jacomi senese de l'Ordine de' predicatori con puro amore salute vera et gloria sempiterna.

[45] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 23, cap. 5, par. 2, pag. 377.4: ma se alcuno ponga mille inferni, niuna cosa cotale dirà, come essere cacciato dall' onore di quella beata gloria...

[46] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 23, cap. 5, par. 6, pag. 377.19: e come grande letizia, quando Domeneddio metterà mano a recare seco i santi nella visione della paternale gloria...

[47] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.675, pag. 150: Vergem santa Catalina, / chi sei avocata fina, / a mi, scritor de questa istoria, / aquista sovrana gloria.

[48] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [c. 1321] 9.10, pag. 17: Signor ch'avete di pregio corona / per l'universo e fama di prodeza [[...]] / io sono un vostro fedel servidore / bramoso di veder la gloria santa / del Paradiso che 'l poeta canta...

[49] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 1-12, pag. 687, col. 1.2: In forma dunque. Veçú l'A. la gloria celeste de figura lunga fatta rotonda, asumiglia tale rotonditade a roxa bianca...

[50] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 194.16: Ma li mali che qui ne priemono ne fanno colla mente trapassare al cielo, ed intendere ad acquistare la futura grolia.

[51] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 9, pag. 20r.16: La gloriasubstantiale si è il perfecto glorioso acto d' amare continuamente in Dio spirato...

[52] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 56, pag. 630.2: Pluto in pena etterna, quelli con Giove in gloriasempiterna.

[53] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la jatancia, vol. 1, pag. 111.29: Apresso vem lo peccao de vantanza chi è monto farzo e boxardo, ché lo cativo vanaglorioxo, p(er) un pocho de ve(n)to, vo' vende la p(er)durabella gloria, e lo mondo de che ello se fia lo tem p(er) mato e p(er) vilam.

[54] Carta Urbano V, p. 1362 (venez.), pag. 486.11: Lo splandor dela paternal gloria, lo qual per la soa ineffabele claritade inlumina el mondo...

[55] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 108.15: tu te retrarai de pecare per pagura de le pene le quale te mostrarò, e quele del purgatorio e la alta gloriade vita eterna de grado in grado: per pentimento, per compuntione, confessione e satisfactione de opera mal fata».

- Doppia gloria.

[56] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 702, pag. 175: Per questa vox dolcissima illora l'arma e 'l corpo / Seran in dobia gloria, in zog e in conforto.

[57] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 16, pag. 250.11: Ma ora non sono beati se non secondo l' anima, aciò che allora ricevan beatitudine nella carne, nella quale in questa vita per Dio ricevettero dolori. E per questa doppia loro gloria che avranno dice la Scrittura parlando degli eletti: Perchè in questo mondo furono peregrini, nella terra sua riceveranno doppia beatitudine; - cioè, in cielo.

[58] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 22, pag. 245.32: A lo iudicio li crescerà questa beatitudem, che alora receveram li corpo groriosi e seram biai in anima e in corpo. [[...]] E per questa lore dobia gloria ch' eli averam dixe la Scritura, parlando de li ellecti che in questo mundo fun pelegrin...

- Immagine di gloria.

[59] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 102.34: Certo beato sarà, disse santo Agustino, quelli che sanza neuna nubila, sanza neuna scurità a faccia a faccia discoperto vedrà la gloria di Dio, e sarà trasformato nella immagine di gloria, ov'elli vedrà Dio siccome elli è, la quale veduta è corona sanza fine...

- Libertà di gloria.

[60] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 107.29: E s. Paolo dice ai Romani: La creatura sarà liberata dalla servitù della corruzione in libertà della gloria di figliuoli di Dio. || Rom. 8.21: «quia et ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis in libertatem gloriae filiorum Dei».

- Nemico di gloria: il diavolo.

[61] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 2.12, pag. 4: Dunqua ben si conven mostrar legrezza / in segno, in rimembranza e in memoria / di quella excelsa e trihunfal victoria / che Egli ebbe contra el nimico di gloria, / rompendo de l'inferno ogni fermezza / e liberando i santi di tristezza.

- Paradiso di gloria.

[62] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 18, pag. 141.32: E certo altre volte è detto, due sono li paradisi: uno di gloria e quello è chiamato grande, e l'altro terreno e quello è picciolo a rispetto dell' altro, ma l'uno e l'altro era apparecchiato alli omini.

[63] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 18, pag. 142.30: E in questo operano a dDio in paradiso. La quinta si è ch'elli operano alli prossimi quanto ad illuminazione. Indel paradiso della gloria sono più savi l'uno che l'altro.

- Pieno di gloria.

[64] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 1.715, pag. 171: Sono li cieli organi divini / Per la potenza di natura eterna / E in lor splendendo son di gloria plini.

[65] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 20, pag. 375, col. 1: io vi contaragio, / breve quanto porragio, / de una nobile ystoria / de quella plena de gloria, / de santa Catarina, / quella vergene fina...

- Re, padre, signore di gloria: appellativi di Dio; regina di gloria: appellativo della Vergine Maria. Gesù di gloria, figliuolo di gloria. || Dal lessico biblico e innologico, rex, regina gloriae.

[66] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 126, pag. 604: lo magno Re de gloria qe no degna mentir...

[67] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 587, pag. 620: Iesù de gloria, no me abandonar.

[68] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 703, pag. 53: Re de glorïa possent, / Verasio Deu omnipotent.

[69] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 575, pag. 90: Lo re di groria ha tteso l'arco: / Non <v>i val<e> né torre né palaço...

[70] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 15, pag. 33: Jesu Christo, filiol de gloria.

[71] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 5 parr. 1-4, pag. 17.16: [par. 1] Uno giorno avvenne che questa gentilissima sedea in parte ove s' udiano parole de la regina de la gloria, ed io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine.

[72] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 1, pag. 638: A l'onor de Cristo, segnor e re de gloria, / et a tenor de l'om cuitar voio un'ystoria...

[73] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 234, pag. 93: k' en cel n' ascenda la nostra victoria / davanço ti, sancto Pare de gloria.

[74] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 1, pag. 112: Alltissimo re pare de glloria, / pregote che me di' seno e memoria / ch' io possa dir una nobelle istoria / meraveiossa...

- Vestimento, stola di gloria.

[75] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 36, pag. 227.16: elli era glorioso, unde elli avea lo vestimento del corpo di gloria, però che non si vedea alcuna laidessa del corpo suo.

[76] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 15, vol. 6, pag. 220.13: [5] E aprirà [[la giustizia]] la bocca sua [[di colui che teme Dio]] in mezzo della chiesa, e lo Signore sì lo empierae di spirito di sapienza e di intelletto, e vestirallo di stola di gloria...

- Vita, stato di gloria.

[77] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 63.12: ella [[misericordia]] dona vita di grazia in presente, e nella fine vita di gloria...

[78] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 85-99, pag. 15, col. 2.10: quello omo ch'intende partirsi dal peccato e pervegnire ... per purgatione in stado de gloria, ha besogno d'umiliarse ...

[79] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 57.18: E però dicea s. Paolo di se: Io vivo nella Fede del Figliuolo di Dio. La Fede dà dunque vita di grazia, e così per conseguente merita vita di gloria.

3.1.1 [Rif. a divinità pagane, o al dio d'Amore].

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 15, pag. 97.20: Dunque, quante a la vostra persona, sono scansato da dio dell'Amore; ma voi sì ve penarete di servare le sue comandamenta, sì che posiate intrare ne la sua groria».

[2] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 17.52, pag. 42: E questo detto [[Venere]], al ciel della sua gloria / veloce se 'nvolò, lasciando a' petti / di tutti segno d'etterna memoria.

3.1.2 Metaf. Santo o beato.

[1] Francesco di S. Peruzzi, a. 1365 (fior.), 95a.13, pag. 93: Che benedette / sian qui via vita e veritate - , / cominciò allora l'anima beata, / drizzando gli occhi suoi a chi venía / con nota tal che tutto il ciel si volse. / «Credo» ne la fronte scolpito avía. / L'altra gloria dicendo a lei s'acolse: / - Beati quorum tecta sunt pecata.

3.1.3 Fras. Corona di gloria; incoronato di gloria.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 14.14: Ma siccome dice santo Bernardo, quando quel tentatore noi martella sopra 'l dosso, elli ne fabbrica la corona di gloria, altresì come quelli che sopra 'l dosso del buon cavaliere fiede, li fabbrica suo lodo e sua gloria.

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 96.25: hanno le vergini una speciale corona di sopra la corona di gloria, ch'è comune a tutti santi, perocchè le vergini hanno avuta ispeciale vittoria di lor carne, che elle seguiscono l'agnello in qualunque parti elli va, a cui elle sono sposate.

[3] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 38, pag. 47: Dondo [en] lo cel e ['n] la corto divina / el è constituia donna e raina, / e segundo la santa scriptura / sovra tutta l' angelica natura / da pe' del Re del cel el' è exaltaa, / de la gloria e del honor encoronaa...

[4] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 24, pag. 244.6: Anco, acciocché possa resistere, è bisogno, che pensi le pene dell'inferno apparecchiate a chi perde, e la corona della gloria apparecchiata a' vincitori...

3.1.4 Fras. Occhio della gloria: la capacità di visione dei beati.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 18, pag. 143.31: Arebbeno avuto contemplazione, come ànno quelli che sono in vita eterna, per visione di Dio? - No, ché non sarebbe issuto possibile ad quelli omini però che coll'occhio del corpo non si puote vedere, per ciò ch'elli è invisibile, e vedesi coll'occhio della gloria, lo quale è nello 'ntelletto dell'anima della vita beata.

3.1.5 Fras. Stare, venire, entrare in gloria;essere in gloria, in grande gloria; salire alla gloria.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 18, pag. 142.16: li Santi e li giusti, che sono in gloria, veggiono Dio sempre e operano nella visione di Dio.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 26, pag. 180.1: Et tutto questo li fue somma pena, però che vede che, per quelli martirij, sono in grande gloria et che, per la morte di Cristo, tutto lo mondo fue salvato.

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4821, pag. 176: Ch'ello me traça de prexon, / De pene e d'afliçion, / Chon honor e con vitoria / Me lassi entrar nella sua gloria, / O' sta li gloriosi santi / In allegreça tuti quanti.

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 34, pag. 159.1: Deu arrendi grandissimu meritu e cunsulaciunj a li boni, e grandissimu malj et afflictiunj alli malvasi: ca li boni si allegranu plu quandu vidinu ki lli pirsunj ki amànu jn kistu mundu pir virtuti, vegnanu cu loru jn gloria...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 76, col. 1.8: E poi seguita: Or perchè non mori' io? Come dunque io usci' del ventre? Di queste cose rende ragione il Profeta. La prima si è per lo meraviglioso tormento, nel quale il corpo e l'anima saranno tanto tempo tormentati quanto starà in gloria.

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 156, pag. 87.11: E tutte queste cose, insino al salire alla gloria, ne può la nostra ragion dimostrare: per ciò che tutti sono atti civili e morali e reduttibili agli spirituali.

3.1.6 Fras. Mettere, porre in gloria; trarre a gloria, esaltare alla gloria.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 112, pag. 114.19: .De poy ke l'omo voleva satisfare e no podeva, Deo, k'è pleno de misericordia, ge 'l deveva ben perdonà on metel in gloria senza punir.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 553, pag. 381, col. 2: costei che me combacte, / darrajoli gran duno, / in gran gloria lo puno.'

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, proemio, pag. 89.19: E però vuole dire l' Autore: Virgilio non ebbe fede, e però non fu tratto di quello Limbo a gloria, visse al mondo virtuosamente, e non con vizii, e però non fu depresso nello intimo Inferno.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 92.28: non è nello Inferno depresso, ma non è essaltato alla gloria...

3.2 Un particolare aspetto della beatitudine del Paradiso.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 185, pag. 157: La glorïa segonda sí è l'odor süave, / K'è sí stradelectevre ke dir no se porave.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 325, pag. 162: La glorïa cinquena dra terra dri viventi / Sí è remirá 'l faze dei angeli placenti.

3.3 Esclamazione liturgica in lode di Dio.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 560, pag. 43: Gloria in excelso a Deo creator!

[2] Lib. Antichr., XIII t.q. (ven.eug.>umbr.-march.), 388, pag. 116: et [...] li angeli levarà unu tal crido / da ca fu [m]undu kotal non fo audito. / «Glorï'a ti, bel re de paradiso, / ke ne ài guardato de man dell'enimico».

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.2, vol. 3, pag. 443: 'Al Padre, al Figlio, a lo Spirito Santo', / cominciò, 'gloria!', tutto 'l paradiso...

[4] Stat. catan., c. 1344, Esordio, pag. 27.4: Gloria et hunuri sia a lu nostru signuri Ihesu Christu et a la Virgini sua matri Maria et a lu venerabili nostru patri sanctu Benedictu.

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3.13, vol. 2, pag. 116: L' angili santi gloria cantaru, / quandu naxisti, o figlu karu...

3.3.1 [Prima parola dell'inno Gloria in excelsis Deo].

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 176.34: ki Cristu sedi per un modu semper, et ki la curti di paradisu a guisa di litania in kistu mundu lu giri cum laudi, gloria et ymni, or dinanti, da retro, or da latu circulando.

[2] Stat. cass., XIV, pag. 47.4: Inella hora de p(rim)a siane dicte salmi tre singillatim, idest separatim (et) no(n) subta una Gl(ori)a; poy de lu v(er)so "Deus in adiutorium" lu ymno de la hora nante che i(n)co(m)mensin li salmy.

3.3.2 Fras. Suonare a gloria (le campane).

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 71.30: E tutte le chanpane sonarono a gloria, ché prima non si potevano sonare.

4 [Astr.] Signif. incerto: qualità di una regione astronomica (casa) particolarmente appropriata e giovevole alla natura di un pianeta?

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 4, cap. 2, pag. 111.15: e lo sole con tutti li planeti andaràno e entraranno da la parte denanti e·lle loro case, come so' li loro segni e la loro gloria e la loro essaltazione...

[2] ? Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 4.71, pag. 348: Questa [[la luna]] passerà meglio ogni fortuna / ch'alcun degli altri [[pianeti]], ché a sua gloria vene / più spesso e fuor di casa men digiuna. || Particolarmente incerto se vada con [1] o se non sia da registrare sotto 1.1, A gloria di.

[u.r. 22.02.2023; doc. parzialm. aggiorn.]