ERETAGGIO s.m.

0.1 eretaggi, eretaggio, eretagio, eritaggi, eritaggio, eritagio, retaggi, retaggio, retagio, rretaggio, rrettaggio.

0.2 Fr. héritage.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.).

0.5 Locuz. e fras. per eretaggio 1.2.

0.7 1 [Dir.] L'insieme dei beni e dei diritti trasmessi da una persona ad un'altra al momento della morte (anche fig.). 1.1 Estens. L'insieme dei beni di famiglia. 1.2 [Dir.] Locuz. avv. Per eretaggio (con rif. al meccanismo per cui i beni e i diritti di un defunto si trasmettono ad altri). 1.3 [Con rif. al diritto di ricevere i beni e i diritti di qno al momento della sua morte (anche fig.)].

0.8 Francesca Faleri 15.03.2010.

1 [Dir.] L'insieme dei beni e dei diritti trasmessi da una persona ad un'altra al momento della morte (anche fig.).

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 2.9, pag. 327: Un uom prese una donna per mogliera, / Con dota sia quant'era: / Morì 'l marito; un lor figli' à 'l retaggio.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 111.29: il decto Arrigo inperadore prese Salerno per forza, e tucto il rengno di Cicilia e tutto il retaggio della reina Gostanzia...

[3] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 108.40: son fuori di lor paese, cioè di paradiso, ch'è la parte e 'l retaggio de' buoni, e santi uomini.

[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 539.11: fu re de Cicilia e de Pulglia per lo retaggio de la imperadrice Costantia sua madre...

1.1 Estens. L'insieme dei beni di famiglia.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 7, pag. 138.13: per la qual cosa ei padri non proveggono ei figliuoli né nell' eritaggio, né nella nodritura sufficientemente.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 25, vol. 3, pag. 306.6: egli si provvede tardi di suo pro, e guasta suo retaggio.

1.2 [Dir.] Locuz. avv. Per eretaggio (con rif. al meccanismo per cui i beni e i diritti di un defunto si trasmettono ad altri).

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.9, pag. 378: Ma non s'à per retaggio / Nè antiquo legnaggio...

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 71.13: conveniva che il reame rimanesse a lei per retaggio.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 77, vol. 1, pag. 417.13: governava il giovane poco virtuoso figliuolo di don Petro re di Cicilia, il quale per retaggio dovea essere re...

1.3 [Con rif. al diritto di ricevere i beni e i diritti di qno al momento della sua morte (anche fig.)].

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 13.19: Ma noi, che siamo cristiani nominati da Iesù Cristo, e siamo eredi con lui del retaggio di paradiso, dovemo perdonare l'uno a l'altro...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 7, 112-120, pag. 164.23: ma nessuno di loro, benchè abbiano lo retaggio de' reami, a lo retaggio de la valoria e de la virtù...

[3] Lucidario ver., XIV, II, pag. 144.15: Sono colpabili de drito eritagio del pecao che feci Adam...