0.1 estremamente, stremamente; f: estremissimamente.
0.2 Da estremo.
0.3 Ottimo, Par., a. 1334 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
0.6 N L'es. del Mesue volg., cit. a partire da Crusca (3), passato a TB (s.v. estremissimamente) e a GDLI s.v. (estremamente), potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 66-69.
Doc. esaustiva.
0.8 Francesca Faleri 03.03.2010.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 407.25: alcuna volta si prende stremamente, siccome s'attende nell'afflizione; ed in questo modo parrebbe essere contraria alla pietade...
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 127-151, pag. 142.1: eccetto pochi cittadini fiorentini, che sono sensa misura ricchi, tutti li altri sono estremamente poveri...
[3] f Mesue volg., XIV: Impiastro del figliuolo di Zaccaria, che ammorbida la durezza, e la nodositŕ delle giunture, ed estremissimamente addolcisce il petto, e lo polmone, che č duro a cacciar fuora le materie. || Crusca (3) s.v. estremissimamente.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 1, 85-99, pag. 26.1: l'omo umile non dč avere appetito di cose mondane, se non estremamente per vivere...