FUGGIMENTO s.m.

0.1 fuggimento, fugimento, fugimentu, fuzimenti.

0.2 Da fuggire.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.).

In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Atto del fuggire, fuga. 1.1 [Detto del tempo:] il trascorrere velocemente. 1.2 Atto di chi si sottrae a qsa, se ne allontana, la evita.

0.8 Sara Ravani 26.03.2010.

1 Atto del fuggire, fuga.

[1] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 113r, pag. 63.30: Fuga ge... expulsio, fugimentu.

[2] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 24, vol. 9, pag. 139.1: [20] Orate, acciò che il vostro fuggimento non sia l' invernata, ovvero in sabbato.

1.1 [Detto del tempo:] il trascorrere velocemente.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325?: L'huomo dee raccogliere, e ritenere il fuggimento del tempo. || Crusca (1) s.v. fuggimento.

1.2 Atto di chi si sottrae a qsa, se ne allontana, la evita.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 29, pag. 356.9: la prudenza è discernimento de le cose buone e de le rie, con allegimento del bene e fuggimento del male.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, proemio, pag. 238.20: Credendo col morir ec. credendo fuggire disdegno, il quale fuggimento hae aparenza di bene, cade a uccidere se medesimo, ch'è pessimo male...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 34, pag. 410.18: «Io disiderava d' arricchire per riposo, ma io veggo ch' elli è accrescimento di tribulazioni e di pensieri, e fuggimento di quiete».

[4] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De la cu(n)fessione, vol. 1, pag. 180.23: E um savio sì dixe: no tardati, co(n)vertiti a Deo, nì cerchay longe nì fuzimenti, ché tardanza si è perigoroxa p(er) mo(n)te raxom...

[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 29, pag. 152.9: Ancora che a noi sia la leggierezza del corpo, possediamo la viltà della mente, e questo è cagione del nostro fuggimento».

[6] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 9, pag. 69.4: La quinta sia la continensia da ogni peccato e visio: questa canti lo fuggimento de le carnale concupicensie, lo lispregiare de le curiozità e vanità del seculo, e lo suppeditare de le tentassione astutissime del demonio.

[u.r. 26.01.2022]