FORCELLA (2) s.f.

0.1 forcella, forcelle, forciella.

0.2 DEI s.v. forcella (fr. ant. fourcele).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

0.7 1 [Anat.] Bocca dello stomaco. Estens. Stomaco.

0.8 Giovanni Ferroni 03.03.2011.

1 [Anat.] Bocca dello stomaco. Estens. Stomaco.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 41, pag. 148: Ma quando egli si conosce che 'l pasto non è tutto consumato dentro alle sue forcelle, e gli fa noia, egli il prende con le sue unghie, e cavalo fuori della sua gorgia.

[2] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 41, pag. 45.13: possa prende una trogetta çoè una porcella femina, e mittilla in aqua bene calda açò che se peli, ed altri dice che si vuole bulire, e toli lo tenerame del petto e la forcella, e dalili a mançare; se lo mança e padisse, fie sano.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 6, pag. 131.9: E no ssia di vostra intenzione che lla vivanda si quocha nella bocha delo stomacho, ciò è ala forciella, ma il propio luogo di quociere la vivanda sì è nel fondo...

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 1, pag. 137.4: -l pane azimo è duro e non si quocie bene ala forciella e dimoravi molto, e fae il ventre infiare, e costipa e tura le vie del feghato, e ingienera pietra nele reni...

[u.r. 22.01.2013]