LÒGICA (1) s.f.

0.1 logica, logicha, loica, loicha.

0.2 DELI 2 s.v. logico (lat. (artem) logicam).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Doc. imol., 1350-67.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Filos.] Branca della filosofia deputata a distinguere il vero dal falso. 1.1 [Generic.:] ragionamento o argomentazione di tipo deduttivo.

0.8 Elisa Guadagnini 03.03.2011.

1 [Filos.] Branca della filosofia deputata a distinguere il vero dal falso.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 43.9: sì convenne che' savi filosofi partissero filosofia in tre scienzie, cioè Teorica, Pratica e Logica [[...]] La seconda scienzia, cioè logica, è per dimostrare la seconda quistione, cioè per che ragione dovesse quel fare e quello altro lasciare.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 8, pag. 167.9: La seconda scienza si è Logica, per la quale l'uomo sa approvare e rispóndare alle quistioni: ché, se l'uomo non sa ciò fare, elli è molte volte ingannato, perciò che Logica à podere di provare due contrari, cioè vero e falso in ogni scienza.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice rubr., pag. XLVII.14: Seneca disputa quì secondo Loica, e pruova per molte ragioni, che le vertudi non sono animali...

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 10, 133-148, pag. 248, col. 2.2: Questo fo maestro Segeri, lo quale compose e lesse loica in Parixe...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 94, vol. 3, pag. 198.24: I garzoni che stavano ad aprendere l'abbaco e algorisimo in VI scuole da M in MCC. E quelli che stavano ad aprendere gramatica e loica in IIII grandi scuole da DL in DC.

[6] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 25, pag. 192.28: E perché per lo peccato furono gl'intelletti divenuti falsi, composta fu la Loica, a ciò che con essa si conoscesse il vero dal falso.

- Maestro di logica.

[7] Doc. imol., 1350-67, Debitori 28.5.1356, pag. 354.29: A dì XXVIIJ de maço. El maestro de Loicha, per 2 o. de saleçemo e per o. ½ de traçea sparta a dì penultimo de maço s. 2.

[8] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 87, pag. 212.11: Sappiate che sabbato a mane fu a santa Bonda frate Cristofano el maestro della loica, e tanti altri che furo otto frati...

- [Indicata esplicitamente come una delle sette arti liberali].

[9] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), Explicit, pag. 98.4: E quando la magione fu fatta e compiuta, i Sette Savj vi feciono dipigniere le sette arti nelle quattro faccie della casa, cioè astronomia, nigromanzia, gieometria, retorica, musica, arismetica e loica...

[10] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 296.21: Tra le quali si nomina principalmente le sette arti, ovvero le sette scienzie liberali; cioè gramatica, loica, rettorica, aritmetica, geometria e musica e astrologia.

[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 31, pag. 223.11: E tutti filosofi [[...]] si concordarono che la gramatica, per pigliare la ragione, fosse porta dell'altre e fosse la prima; la seconda fosse rettorica, per parlare amorevole e corretto e bello; la terza fosse logica, per discerne[re] il falso dal vero; la quarta fosse musica...

[12] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), Proemio, pag. 8.26: Dante Allighieri [[...]] si diede alli studi liberali e maravigliosamente valse in essi: imperò che oltre alla grammatica, seppe ottimamente loica e rettorica...

1.1 [Generic.:] ragionamento o argomentazione di tipo deduttivo.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 507.2: 'l Sole e l'altre stelle in oriente e in occidente mostrano loro moto essere veloce, ma nella piaga meridionale, per la rotonditade del Cielo, non si distingue suo montare, nè suo discendere. Però è loica astrologica, che nelle piaghe orientale e occidentale si dee torre nell' astrolabio l' altitudine per li almuncatarach, e nella piaga meridiana per li alcimuch...

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 18, vol. 1, pag. 54.27: Et a zo mustrari esti da saviri kista logica: ki cum kistu verbu 'sum, es, est', lu antecedenti et lu cunsequenti ànnu necessaria cunsequencia, et non cum quistu verbu 'eu su tinutu, dibiu et voglu'...

- [In contesto iron.].

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 19, pag. 48.19: - Di che ci servisti, Basso, che tanto ti pregammo iersera che ci dessi lenzuola bianche, e tu ci hai dato tutto il contrario? - Disse il Basso: - [[...]] Che son queste? son elle rosse? son elle azzurre? son elle nere? non son elle bianche? Qual dipintore direbbe ch' elle fossono altro che bianche? - [[...]] E questa è una loica piacevole, che sta bene a tutti gli artieri, e massimamente agli albergatori...

1.1.1 Estens. Modo di pensare.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 2, pag. 45.19: Linquo coax ranis, cra corvis vanaque vanis; Ad loycam pergo, quae mortis non timet ergo: Io lascio alle rane il gracidare e a' corvi il crocitare, e le cose vane del mondo agli uomini vani; e io me ne vado a tale loica, che non teme la conclusione della morte: cioè alla santa Religione.