SORCIGLIO s.m.

0.1 sorcigli, surcilglo. cfr. (0.6 N) soçar.

0.2 Fr. sourcil.

0.3 Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.6 N La forma soçar, in Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), dipende dal fr. sorcil dell'originale: cfr. B. Latini, Tresor, I, 147, 1 «et le meien qui est environ entre les sorcilz soit bien lonc, et li sorcil pendant».

0.7 1 Lo stesso che sopracciglio. 1.1 Fig. Indole altezzosa.

0.8 Sara Ravani 03.03.2011.

1 Lo stesso che sopracciglio.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 10, pag. 181.24: Urtò lo buono destriere, e mise lui e 'l cavallo in terra; e poi ferío un altro a la spada, lo quale aveva nome Maurile, di sì grande vertù, che la spada discese infino a' sorcigli. || Cfr. Fet des Romains, p. 491: «Tel cop li done par mi le chief amont, que tote l'espee li met jusque es sorcix».

1.1 Fig. Indole altezzosa.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 17, pag. 443.23: «Se ll'uomo alquno non intendente», siccome a supprichare (questo aconpiere questo ch'è difallente) né costui vescovo, «prendano alquna cosa del surcilglo de' farisei, come di dannare gl'inocienti e sse credono assolvere i nocienti»... || Cfr. Defensor pacis, II, 26, 17: «aliquid sumunt de supercilio phariseorum, ut dampnare innoxios vel solvere se putent noxios».