CHIUDIMENTO s.m.

0.1 chiudimento.

0.2 Da chiudere.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Otturamento (di una parte cava all'interno del corpo per cause patologiche). 1.1 Inibizione o impedimento (al libero svolgersi di una facoltà dell'animo). 2 [Ret.] Parte con cui termina uno scritto; chiusa.

0.8 Zeno Verlato 15.03.2010.

1 Otturamento (di una parte cava all'interno del corpo per cause patologiche).

[1] Quatro partite del corpo, 1310 (fior.), pag. 244.15: Quando nel capo si racoglie alquno soperchio sì avrae [[...]] perqussione nele tenpie, [[...]] overo chiudimento nelle nari.

1.1 Inibizione o impedimento (al libero svolgersi di una facoltà dell'animo).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 3, pag. 147.17: questa [[scil. l'ira]] ène ria (et) pericolosa per tre rasgioni: inprima per l'ofuscatione de la veritate, secondo per l'ofensione de la maiestate, terço per lo chiudimento de la pietade.

2 [Ret.] Parte con cui termina uno scritto; chiusa.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 9, vol. 4, pag. 41.7: ed alla fine della sua lettera, fa egli lo chiudimento, là ove gli manda che s'egli fa quello ch'egli richiede, che ne nascerà questo e quello.