CHIUSURA s.f.

0.1 chisura, chiusura, chiusure, clesura, clesure, closura, closure, clusura, clusure.

0.2 Dachiudere.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. pis., 1304; Doc. prat., 1293-1306; Doc. pist., XIV in. (2); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. lucch., XIV m.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Barriera che circoscrive una porzione di spazio, impedendo che vi si entri o vi si esca liberamente; recinto (anche in contesto metaf.). 1.1 Appezzamento di terreno, per lo più coltivato a orto o giardino, i cui confini sono delimitati da un recinto (anche in contesto fig.). 2 Munizione difensiva permanente o temporanea, delimitata e protetta da muri o barriere di altro materiale (anche fig.). 2.1 Luogo di detenzione, carcere. 2.2 Condizione dei religiosi tenuti a non uscire dal proprio convento. 3 Opera di ingegneria idraulica con cui si regola, mediante l'uso di barriere mobili, il flusso naturale di un corso d'acqua. 3.1 Sbarramento posto all'ingresso di un porto in modo da impedire l'accesso alle navi. 4 Dispositivo che impedisce l'apertura di una porta. 5 Impedimento al passaggio (attraverso un'apertura). 6 Procedura formale che certifica la compiutezza e immodificabilità di un documento di valore legale.

0.8 Zeno Verlato 15.03.2010.

1 Barriera che circoscrive una porzione di spazio, impedendo che vi si entri o vi si esca liberamente; recinto (anche in contesto metaf.).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 95.6:Asprezza di vita è altresì come una forte chiusura per guardare il giardino del cuore dalle male bestie, ciò sono i nimici, che non possano entrare dentro...

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 25, pag. 44.46: Et salvo che se in alcuno ombraco d' alcuna casa fusse murato o facto chasa o chiusura da anni MCCC in dirieto...

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 746.14: Ella è di diritti pedali di diversi alberi [seminata], spessi e distanti a misura; e, sostenenti l' abondevoli viti, chiudono la via erbosa da' solchi con chiusura di canne...

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 32, pag. 225.3: Fece un giardino che non aveva altra chiusura che di nuvoli bui...

- Fig. Impedimento, schermo.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IX (i), par. 44, pag. 481.29: Gli occhi mi sciolse, dalla chiusura delle sue mani...

- Fig. Forza di diniego.

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 393.23: Ancora, d'avarizia tanta in loro [[scil. nelle donne]] si truova, che li larghi doni ogni chiusura di castità rompono in loro.

1.1 Appezzamento di terreno, per lo più coltivato a orto o giardino, i cui confini sono delimitati da un recinto (anche in contesto fig.).

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 371, pag. 613: Quelo se tien plui alto qe pò far plui maltade / e l'autrui terra tôr, le campagn e le pradhe, / li busc[h]i e le masone, le closure serradhe.

[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.78, pag. 111: No i posso chiamare, ché so encamato. / Ma falli venire a veder mio mercato: / che me veia iacere colui ch' è adasciato / a comparar terra e far gran chiusura...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 25.14, pag. 52: Paura d'altra parte sì ll'assale, / Dicendo: « / [[...]] / Quando tu, per la tua malaventura, / Tu vuogli intender or d'es[s]er cortese / [[...]], / Con ciaschedun dé' star a le difese / Per ben guardar questa nostra chiusura».

[4] Doc. prat., 1293-1306, pag. 176.28: Anche avemo da Chorsino tavernaio, che llili prestò Lotto p(er) seminare nella chisura che ffue Micheli dalla Badia, VJ staia di grano.

[5] Doc. pist., XIV in. (2), pag. 314.11: Ca(rta) della chiusura di s(er) Iacopo del Miliore ke fue.

[6] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 1214, pag. 81: Agabito, che llo lion / Portava corando a bandon, / Adevenne per aventura, / Che da redente una chisura / El trapassava dretamente, / La qual era plena de çente.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 197, par. 1, vol. 2, pag. 272.8: Nulla persona entre, né entrare degga orto, vigna, campo overo chiusura overo congrio altruie...

2 Munizione difensiva permanente o temporanea, delimitata e protetta da muri o barriere di altro materiale (anche fig.).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 11, pag. 26.25: Dentro a la chiusura del cervello, là ove si raccolgono i sensi e' sentimenti del corpo. E in quello luogo hanno una magione molto forte, tutta di fortissimo osso murata...

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 459.4, pag. 345: Poi fece il crudel Totile rifare / ogni fortezza di Fiesole e mura, / ed un bando pel paese mandare, / che qual fosse che dentro alla chiusura / di Fiesole tornasse ad abitare/ vi fosse ogni persona ben sicura...

2.1 Luogo di detenzione, carcere.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, son. iniz..14, pag. 296: e poi, feriti, per loro sciagura, / presi da lui Palemone e Arcita / mostra, mettendo poi loro in chiusura.

[2] Lucidario ver., XIV, III, pag. 189.3: Quando li mali homini moro sì se ascenbla deli diavoli grande compagnie intorno de loro [[...]] e sì traço quela cativa anima molto agramento de quelo cativo corpo e sì la mena molto crudelemente infina ale clusure de l'inferno.

- Fig.

[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 224.8: Sia maladetto il dì ch'io usci' della chiusura del ventre suo.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 133, S. Eufemia, vol. 3, pag. 1178.1: A la perfine [[santa Eufemia]] forata con la punta del coltello, lasciando la chiusura del corpo, allegra si congiunse al coro celestiale.

2.2 Condizione dei religiosi tenuti a non uscire dal proprio convento.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 1.43, pag. 253: Che lle minor, se volglion Dio servire, / Convengonsi ritrarre in monasteri, / Dove se pur tentazion l'asalisse, / Tengala il fren della chiusura forte, / E lla vergongnia della compangnia...

[2] Stat. lucch., XIV m., pag. 213.3: Item facciamo ammonitione [[...]] alla badessa et a ciascuna monaca ke nulla di loro esca fuor della chiusura da noi assingnata e deputata. Et ancor che dentro della decta chiusura non ricevano e non lassino intrare [[...]] nessuna persona né religiosa né seculare...

- [Come forma di penitenza].

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 18, vol. 2, pag. 293.20: essendo caduti in fornicazione due romiti, furono dalli santi Padri deputati per penitenza, e rinchiusi in prigione [[...]]. E poi in capo dell' anno traendoneli, videro, che l' uno era molto secco, ma l' altro era grasso, e fresco. E maravigliandosi di ciò, che pari chiusura, e astinenza aveano avuto, domandarongli, che avessero pensato...

3 Opera di ingegneria idraulica con cui si regola, mediante l'uso di barriere mobili, il flusso naturale di un corso d'acqua.

[1] Stat. pis., 1304, cap. 51, pag. 686.16: Et ordiniamo che li lavatori della lana et delli boldroni non debbiano fare gora, nè chiusura d' acqua l' uno all' altro...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 121, vol. 2, pag. 59.32: Et qualunque apprendarà li corsi de l'aqua per lo detto fossato o vero chiuderà , tollarò allui C soldi di denari per pena [[...]], et la chiusura o vero hedificio distrugere farò.

3.1 Sbarramento posto all'ingresso di un porto in modo da impedire l'accesso alle navi.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 13, pag. 102.2: Quando Pompeo si vidde così atorneato da tutte parti, misesi a pensare di rompare quella chiusa del porto per forza e per ingegno. Allora fece apparecchiare sue navi et empire vele, et a forza di remi le facea urtare sovente in quella chiusura.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 11, pag. 29.17: le cartaginesi navi quivi di Sicilia chiamate ciò potere fare, perciò che le loro in uno stretto seno eran racchiuse, conciò fosse cosa che le chiusure del porto tenessero i nimici, e perciò non avessero come in aperto mare potessero uscire.

4 Dispositivo che impedisce l'apertura di una porta.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 18, pag. 21.10: comandò lo senato che li presi fussero tenuti in franca guardia, cioè quanto prigioni guardati senza ferro e senza chiusura...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 10, pag. 162.29: Messer Lotteringo da Monte Spertoli dicea: «Signori, volete voi esser consigliati? fate l' uficio nuovo, ritornate i confinati a città, traete le porti de' gangheri; ciò è, se voi fate queste due cose, potete dire d' abbattere la chiusura delle porti».

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 505.36: se quella rangola fosse continuamente sotto entrata al vincitore di rompere le chiusure con mano e di mettere i compagni dentro alle porte, quel dì sarebbe stato ultimo alla gente e alla battaglia...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 29, pag. 189.16: E subitamente come ello fu giunto, le porte della chiesa per potenza divina concusse furono aperte con una tale violenza, che [[...]] con grande suono tutte le chiusure della chiesa furono disserrate...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 253.32: E quisto cavallo devea avere certe serrature facte cossì artificiosamente e composte che da fore no nce paressero [[...]]. Lo quale poy che fo facto sì commo convenne e foronce intrati quilli M huomini a ccavallo e quelle clausure foro serrate, disse quillo prevete Criso e li Grieci...

[6] Gl ? Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 103.20: Hec clausura id est la chiusura.

5 Impedimento al passaggio (attraverso un'apertura).

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 5, vol. 2, pag. 123.27: Attamen a mi pari ki lu sepulcru di lu signuri avissi kista finestra da supra, ka ligimu a lu evangeliu: «Inclinavit se, et prospecxit in monumentu, dananti la porta di la gructa di lu sepulcru, una grandi petra balata taglata, per clusura».

6 Procedura formale che certifica la compiutezza e immodificabilità di un documento di valore legale.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 78, par. 1, vol. 2, pag. 432.22: glie segnore priore de l'arte de la cità de Peroscia [[...]] facciano scrivere e registrare enn uno livro [[...]] etiandio glie privilegia de lo Studio [[...]], nonostante ke nante la chiusura e piubecatione deglie dicte statute non fossero sute e fossero scripte e apposte.

[u.r. 15.06.2011]