COSCO s.m.

0.1 cosco.

0.2 Etimo non accertato. || Prati, Voci di gerganti, s.v. cosco (p. 64) discute ed esclude tre diverse ipotesi etimologiche: il turco kösk, kjösk (da cui l'it. chiosco), perché sembra essere stato introdotto in Occidente in epoca pienamente moderna; il lomb. cospe 'zoccoli di legno', perché il traslato semantico sembra poco plausibile; lo sp. cuesco ('nòcciolo') e il port. côsca ('buccia di cereali'), con cui dichiara «difficile» la parentela. Nel VEI s.v. cosco Prati riporta soltanto l'ipotesi turca, definendola «molto dubbia». DEI s.v. cosco registra esiti dialettali italiani del tema mediterraneo *cosco-, da cui deriverebbero anche i lemmi sp. e port. cit. dal Prati: il lemma, che significa 'quercia, cerro', sarebbe però att. soltanto in Italia merid.

0.3 Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.7 1 Casa.

0.8 Elisa Guadagnini 05.01.2010.

1 Casa. || Così Prati, Voci di gerganti; Marti: «casa, compagnia» (così anche Castagnola, Cecco Angiolieri, p. 154).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 51.13, pag. 169: Ch'e' ne contenti 'l mie bocì' al bosco: / ché so che m'odian di sì crudel guisa, / che di vedermi morto menan tòsco! / Mit'e Turella ne farà gran risa, / Nell'e Pogges'e tutti que' del cosco, / accetto que' che fuôr nati di Pisa.