0.1 fameglarità , famigliarità , famigliaritade, familiaretade, familiarità , familiaritá, familiaritade, familiaritae, familiaritate, familiaritati, famuliarjtatj.
0.2 Lat. familiaritas, familiaritatem (DELI 2 s.v. famiglia).
0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 3.
0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Stat. fior., a. 1284; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Lett. sen., XIII u.v.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Rapporto di stretta confidenza o di consuetudine. 1.1 [Rif. ai rapporti, di carattere intimo o sessuale, con le donne]. 1.2 Fig. Abitudine a una condizione morale o esistenziale. 1.3 Locuz. verb. Prendere familiarità : entrare in confidenza con qno. 1.4 Affinità, somiglianza. 2 Rapporto di dipendenza da una persona, una famiglia o un'istituzione. 2.1 Locuz. nom. Lettera di familiarità : lettera con la quale si garantisce l'affidabilità di qno; lettera di presentazione. 3 Gruppo di uomini armati al seguito di un potente.
0.8 Emiliano Picchiorri 20.06.2010.
1 Rapporto di stretta confidenza o di consuetudine.
[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 154.7: De le compagnie neuna è più graziosa nè più ferma che quando i buoni uomini simiglianti in costumi son giunti di famigliaritade e d'amore.
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: Et no(n) dè lo giudici essere troppo familiare, che la legge dice: dela familiarità nasce dispregiame(n)to.
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 17, pag. 213.14: E dovemo sapere, che alcuna amistà ed alcuna familiarità farebbe a lodare ad uno borghese od a uno cavaliere, che farebbe a biasimare a un re ed a un prenze...
[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.18: Questo quelli che aveva conventi, siando stadi in contra da lui, ello li lagava quel medesma familiaritade, la quali inanti aveva abiudo, remagnando…
[5] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 62, pag. 90.17: Ancora, per tropo parlar elle ven tropo familial, e per tropa familiaritade elle ven tropo desprisiade; ma per puoco parlar quanto ke elle se ten plu en si, tanto ven plu desirade.
[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 14.1: Chisto Felice una volta, per grande familiaritate che avia cum chisto patre sancto Equiciu, sì gli disse: 'Tu non ày ordini sacre, nè ày licencia da lo papa de predicare; perchè vay tucto iorno per li paysi, descurrendo e predicando?'
[7] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 5, par. 4, vol. 1, pag. 34.12: Né aggiano esse podestade e capetanio né alcuno de loro overo alcuno de la loro famelgla conversatione overo familiaretade con alcuno Peroscino.
[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 100.11, pag. 645: Donqua, non abassate vostr' altezza / né giocate de par con lo soggetto, / ché familiarità 'nduce despetto.
[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 49.34: Ma non per chella maynera, né a chella intentione respondeva lo re Peleo a lo suo nepote Iasone de lo amare commo convenia e, se bene le monstrava amore da fore, intro lo core desiderava de lo volere vedere morto affine che Iasone, a lo quale era monstrata tanta obedientia e familiaritate per li mayuri citadini de Thesalia soy vassalli, con questa affectione no lo spossedesse de lo riamme suo.
1.1 [Rif. ai rapporti, di carattere intimo o sessuale, con le donne].
[1] Stat. fior., a. 1284, I, par. 6, pag. 35.17: Fermiamo e ordiniamo che nessuno dela Compagnia vada ad alcuno luogho di donne rinchiuse o religiose, né co lloro abbia alcuna familiaritade.
[2] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.21: Non si cessi da la vostra memoria che ogne fameglarità di femmina è pericolosa, la sua faccia gitta fiamma, l' aspetto è venenoso, gl' ochi son quadregli…
[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 25 cap. 10 rubr., pag. 409.1: D' astenersi da famigliarità di femmine.
[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 46-51, pag. 426, col. 1.3: Ma perch'io mi sarei ... Tacitamente dixe qui l'A. com'ave in soa vita la famigliarità feminile in desprezio, e se non fosse la paura de cadere in quel vicio, ello avrae seguí le sue vestigie, zoè de quisti tri de chi è fata menzione.
[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 11, pag. 233.3: Lo qua, poa ch' elo fu faito preve, una femena la qua inprima avea tegnua caçà da sì, a lo tuto se partì da ogni sua familiarità , sì ch' elo l' amava como sor e fuçiala como enemigo.
1.2 Fig. Abitudine a una condizione morale o esistenziale.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 18, pag. 37.18: Comincia a prendere dimestichezza, e familiarità colla povertà, e spregia le ricchezze, e fatti degno d'Iddio, del quale neuno è degno, se non colui, che spregia le ricchezze, la possessione delle quali io non ti contrario, ma i' voglio, che le possegghi sanza paura, la qual cosa tu farai in una maniera, cioè;
1.3 Locuz. verb. Prendere familiarità : entrare in confidenza con qno.
[1] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 24, pag. 245.7: perciocché vedendosi l'uomo non poter avere altro aiuto se non quello di Dio, incomincia ad orare, e a prendere famigliarità con lui: e provando lo suo aiuto, e 'l suo soccorso più, e più volte, e di quanti, e quali pericoli Iddio lo ha aiutato, avvegnaché indegno, non è cuore sì di pietra, che non si muova ad amarlo, lasciando ogni altro amore a lui contrario.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 110, vol. 3, pag. 539.4: per la venuta del detto re d'Ungheria e dello imperadore Carlo suo suocero, che parea loro che 'l detto re avesse presa troppa famigliarità co' tiranni e signori di Lombardia e di Romagna e della Marca di parte ghibellina.
[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 47, pag. 421.2: niuno, in verità, cibo si truova overo beveraggio così naturale virtù confortativo e acrescitivo sì chome il vino, per la conpagnia della familiarità che colla natura àe.
2 Rapporto di dipendenza da una persona, una famiglia o un'istituzione.
[1] Stat. fior., 1330, pag. 60.28: Tutti altri famigliari e servigiali, così femine come maschi, s' intendano essere e sieno ipso facto cassi e del tutto privati da ogni famigliarità del detto Spedale.
[2] Stat. fior., 1374, pag. 75.34: e per la terza volta, tutti e ciascuni che per lo sopradetto modo offenderanno e non observeranno, intendansi essere e sieno ipso fatto privati d' ogni familiarità e d' ogni uffizio o benifizio et utilità et onore di detto Spedale…
2.1 Locuz. nom. Lettera di familiarità : lettera con la quale si garantisce l'affidabilità di qno; lettera di presentazione.
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 821, pag. 347.33: Costui, perchè gli fosse dato fede, si dice, che contraffece il suggello di messer Carlo, e fece lettere di famigliarità allo detto Giannozzo, e lettere di credenza da parte di messer Carlo a tutti, e generalmente a' Guelfi della città di Firenze.
3 Gruppo di uomini armati al seguito di un potente.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 103.15: Et reciputo fo in familiaritate loro e messo fo con quello ke fortissima guerra fecea più a Rroma.
[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 24, pag. 621.9: Et a ciò che 'l se toglia via susptictio d' ingano et che 'l se schivi l' importunità di preghi de l' inquisitore, ciaschun jnquisitore e vicario non possa recevere nì avere in sua familiarità oltra octo persone sença licentia del Rectore della provincia, li nomi de li quali octo sia tenuto de dare in scripto al Rectore prefato ançi chi possanno portare arme.
[u.r. 08.10.2019]