FERITÀ s.f.

0.1 ferità , feritade, feritate, firitae.

0.2 DELI 2 s.v. fiero (lat. feritatem).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 2.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

0.7 1 [Degli animali:] indole aggressiva e difficilmente domabile. 2 Atteggiamento di chi infligge sofferenze senza scrupoli, crudeltà. Ferità di cuore. 2.1 Atto di crudeltà, comportamento malvagio. 3 Atteggiamento o aspetto superbo e sdegnoso, fierezza.

0.8 Emiliano Picchiorri 18.05.2010.

1 [Degli animali:] indole aggressiva e difficilmente domabile.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 27, pag. 43.26: Ma bene dicono li soprascritti savi, che, bene che quelli cotali uomini diventati animali, e a chi li vedea ed a loro medesimi paressono essere bestie, la mente dentro rimaneva loro umana, che ben si raccordavano che egli erano stati uomini, e bene che fossero diventati bestie, non avevano in loro feritade, onde non nocevano ad altrui, nè tra loro si facevano male.

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 214, pag. 724.13: Partorito Pasifile Minotaoro e già cresciuto, per la sua feritade comandò Minos che fusse fatta una carcere, chiamata poi Laberinto, nella quale fu rinchiuso Minotauro e davagli a divorare uomini.

- [Rif. alle Amazzoni:] accesa bellicosità.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 170.10: E fi credù che Hercules imprima domò la ferità de queste Amazone, e po la domò Achil; ma zo fo maiorment per amistà cha per forza.

2 Atteggiamento di chi infligge sofferenze senza scrupoli, crudeltà. Ferità di cuore.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 65, vol. 3, pag. 454.5: In somma, in quella virtù ch'è chiamata forza, se alcuno è di sì grande cuore, ch'egli dispetti la comune gente, ciò è crudeltà e ferità , s'egli non facesse giustizia a diritto.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 478.18: per lo quale fatto ritennesi la benivolenza de l' [uomo] ottimo merito e scacciò de le sue porte la crudelezza e feritade di Mauritania e di Numidia e di tutte le genti di quella contrada; la quale feritade mai non posava con fidata pace.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 52.19: Ma quello Goto pur rimanendo nella feritade ed asprezza del suo cuore, negando la grazia che dimandava lo vescovo, si partì da lui.

2.1 Atto di crudeltà, comportamento malvagio.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis II.71, pag. 199: Vedi come arde in prima, e poi si rode, / Tardi pentito di sua feritate, / Marianne chiamando, che non l' ode.

3 Atteggiamento o aspetto superbo e sdegnoso, fierezza.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 352, pag. 752.24: Detto di sopra e comandato che tu ischifi le questioni e le liti colla donna, qui per questo essemplo imprima pruova che non bisogna il garrire, però che l' umeltà rende mansueta ogni feritade, e poi insegna quanto le liti nocciano, ché infra due amanti tanta questione e sì sozza per una donna [si] generoe.