FRACIDUME s.m.

0.1 fracidume, fracidumi.

0.2 Da fracido.

0.3 F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): 2; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Gloss. lat.-aret., XIV m.; S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

0.7 1 Parte di un organismo vivente in stato di putrefazione. [In partic.:] parte marcia di un vegetale. 1.1 Ammasso di sporcizia o di residui organici in decomposizione. 1.2 Fig. Ciò che arreca fastidio o disagio, molestia. 2 Fig. Corruzione morale, depravazione.

0.8 Emiliano Picchiorri 15.04.2010.

1 Parte di un organismo vivente in stato di putrefazione. [In partic.:] parte marcia di un vegetale.

[1] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 297.21: hec putredo, nis, el fracidume.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 125.18: Ama fosse alte e larghi spazj, cioè di trenta o di quaranta piedi e dee essere spesso cavato; e deesi potare il secume ed il fracidume che in esso fosse, e quello ch'abbasso avesse messo, acciocchè non sia cagion di seccarlo, e non ama letame, anzi ne traligna e diventa piggiore.

1.1 Ammasso di sporcizia o di residui organici in decomposizione.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 26.35: e santo Andrea dicea: che sono io se non cenere, e loto, e fracidume, e vermini, e vento, e ombra e foglia secca, che a nulla non vale, se non al fuoco?

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 93, col. 1.30: Et quando noi li davamo l'acqua elli la vomicava et diceva che v'era dentro lordura et fracidume, et quando noi lo dimandavamo che lordura vi fosse, diceva chi v'erano dentro budella di cane, cioè di cane et di gatte, et sì cci pregava che noi li portassimo altra acqua.

1.2 Fig. Ciò che arreca fastidio o disagio, molestia.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 8, pag. 485.19: Col malanno possa egli essere oggimai, se tu dei stare al fracidume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d'asino, che venutici di contado e usciti delle troiate vestiti di romagnuolo, con le calze a campanile e colla penna in culo, come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per moglie, e fanno arme e dicono: 'I' son de' cotali' e 'Quei di casa mia fecer così'.

2 Fig. Corruzione morale, depravazione.

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): ma il peccatore non ci sta neente, anzi sta nel loto di questo mondo, in questo fracidume, ed il suo cuore è pure alla terra, e questa è grande disordinazione: i peccati sono, che disordinano tutta l'anima, ma le virtudi la fanno ordinata. || Moreni, I, p. 134.

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 253.11: Va, donzella vezzosa, che studii in ben parere, azzimandoti per avere nome e pregio di bellezza, o d' essere dagli amanti amata, ispécchiati ne' monimenti, pieni d' abominevoli fracidumi.

[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 68, pag. 287.1: questa è la Pasqua che io ò desiderio di fare con voi, considerando che in altra corte non potiamo fare questa Pasqua se none nel corpo della santa Chiesa, che ine è il bagno del sangue del Figliuolo di Dio, dove si lavano i fracidumi de' peccati nostri...