FRAGILEZZA s.f.

0.1 fragelezza, fragilezza.

0.2 Da fragile.

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

0.7 1 Mancanza di fermezza morale; incapacità di resistere alle tentazioni.

0.8 Nicoletta Di Berardino 22.04.2010.

1 Mancanza di fermezza morale; incapacità di resistere alle tentazioni.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 663.6: avvegna idio che [cosa] stea al fatto di quistionare della loro morte, li quali no la lussuria, ma la ragione della umana fragilezza li tolse?

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 6, pag. 49.30: Or qui sarebbe da mostrare, come le tentazioni sono molto utili, in ciò che umiliano l' uomo, facendogli cognoscere la sua infermità, e fragelezza.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 25-45, pag. 157.38: nell'aere, per mostrare la loro debolezza, e fragilezza: ché agevolmente l'aere cede al vento et ad ogni cosa.

[4] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1343] 21.111, pag. 385: Fugila dunque, cui corta dolcezza, / ch' ognor convien la borsa e 'l corpo munga, / singular laccio è, di que' che non cessa / mai d' arretir l' umana fragilezza.