FRANCATO agg.

0.1 francata, francati, francato.

0.2 V. francare.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. servo francato 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Liberato da un vincolo, da una dipendenza; sollevato da un obbligo. 1.1 Locuz. nom. Servo francato: nell'antica Roma, schiavo che ha ricevuto la libertà dal proprio padrone, liberto.

0.8 Emiliano Picchiorri 18.05.2010.

1 Liberato da un vincolo, da una dipendenza; sollevato da un obbligo.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 210.11, pag. 252: Ahi, como e quanto allegro esser deggio, / poi da tua signoria, malvagio Amore, / l'alma e 'l corpo mio francato veggio.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 77, vol. 3, pag. 85: E' Cittadin tenendosi francati, / diedero al Re la Terra per dieci anni, / ond' egli, e' suoi ne fur molto allegrati, / perchè gran voglia n' avie sanza inganni…

[3] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 1, ott. 40.2, pag. 13: Tutta la gente di questo solazza, / ché per quel anno si senton francata; / e per memoria si fe' sulla piazza / una figura di marmore intagliata…

1.1 Locuz. nom. Servo francato: nell'antica Roma, schiavo che ha ricevuto la libertà dal proprio padrone, liberto.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 135.8: Gneo Flavio nato di padre libertino, cioè di servo francato, e scrivano, fatto edile curule con ismisurato isdegnamento de' nobili, palesoe la ragione civile, anzi quasi in tutta la corte la spuose.

- Fig. [Detto dell'amante liberato dalla schiavitù di Amore].

[2] Giov. dell'Orto, Amore, XIII sm. (tosc.), 24, pag. 96: Amor, s'i' ben sentisse l'alma mia / for di tua signoria, / e allor dicesse ciò che mostrar voglio, / mi sembreria orgoglio / non rimembrar che già fosse tu' servo, / perché francato servo villania / mai per ragion non dia…

[3] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 1.1, pag. 92: Come servo francato / son[o] servo d'Amore, / membrandomi l'onore / e 'l ben ch'io presi nel primero stato.