0.1 ffranciscu, fracesche, fracesco, fraciesci, fraciescia, francesca, francescha, francesche, franceschi, francescho, franceschy, francesci, francesco, françesco, francesscha, francessche, francesschi, francesscho, francessco, franchescha, franchiscu, franchiski, franchisky, franciesca, franciescha, franciesche, francieschi, franciescho, franciesci, franciesco, franciesschi, francischi, francischy, francisci, francisco, franciscy, franciski, francisku, francissca, franscischi.
0.2 Lat. tardo Franciscus (DEI s.v. francesco).
0.3 Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. sen., 1277-82; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Doc. lucch., 1343; Doc. pist., c. 1350; Doc. aret., 1349-60; a Stat. lucch., 1376.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. palerm. (?), 1370.
0.5 Per strada francesca > strada; torta francesca > torta.
Locuz. e fras. a guisa francesca 1.2; alla francesca 1.2; al modo francesco 1.2; all'usanza francesca 1.2.
0.7 1 Che riguarda la Francia, che è proprio della Francia o del suo popolo; che proviene dalla Francia. 1.1 Che proviene dalle manifatture della Francia. 1.2 Locuz. avv. A guisa francesca, alla francesca, al modo francesco, all'usanza francesca: secondo l'usanza o la moda francese; in lingua francese. 1.3 [Con rif. all'epoca romana e altomedievale:] che riguarda i Franchi, che è proprio dei Franchi. 2 Sost. Chi è nato in Francia, chi proviene dalla Francia. 2.1 Sost. Plur. [Con rif. all'epoca romana e altomedievale:] i Franchi. 2.2 Sost. La lingua francese.
0.8 Emiliano Picchiorri 18.05.2010.
1 Che riguarda la Francia, che è proprio della Francia o del suo popolo; che proviene dalla Francia.
[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 24, pag. 573.12: Le vie foro xxviij. Traiana, Appia, Latina, Lavicana, Penestrina, Tiburtina, Numentana, Salaria vetere et nova, Flaminea, Emilia, Clodiam sive Claudiam si ene la strata Francissca, la quale guarda ad porta Septiniana…
[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 70, pag. 83.6: questo vecchio Lodogio fece grandissimo e alto passagio oltra mare; in del quale menò de molta bona gente et assay, e fra gli altri menò uno nobele chavalliero franciesco, lo quale ebbe nome Golfieri de Lastore…
[3] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 216.28: MCCCXXVIIJ die X de marçço, mandò el chomuno de Peroscia en servitio de l' Orvetano CC chavaliere ingilesi e francesche.
[4] Lett. palerm. (?), 1370, pag. 130.11: De psalterio autem ni conchessi ki nuy usamu lu psalteri franchiscu et no lu rumanu.
[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 130-131, pag. 91.7: Vegiudo lo trattato deli soneti metrici, in questa parte èe da vedere deli soneti bilingui, çoè li quali sono de due lengue in rime consonante, videlicet in lengua volgara osia toscana et in lengua francescha osia oltramontana.
- Fiore francesco: il fiordaliso, insegna del re di Francia.
[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 29.2, pag. 574: Ben è valor sopra valor possente / quel che demora nel francesco fiore, / qual fa ne l' erba piacer suo colore, / via più ch' emmaginar non porria mente.
1.1 Che proviene dalle manifatture della Francia.
[1] Doc. fior., 1262-75, pag. 308.11: Chanbio ........ di Porte Sante Marie ne de dare * * * p(er) iij bacini gra(n)di franciesschi (e) p(er) iiij cha(n)delliere d'ottone dorati, i quali li de(n)mo a ve(n)dere del mese di marzo ala 'ndizzione di mille dusscie(n)to setta(n)tuno.
[1] Doc. pist., c. 1350, pag. 63.36: Ancho uno letto da forestieri di lungheza di V bracia, cioè lettiera, sachone, coltrice, pimaccia, copertoio a gili, e una sargia franciescha.
[2] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.15: IIJ borsce de seta francessche ffressche…
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, introduzione, pag. 445.28: Quindi, essendo in più luoghi per la piccola valle fatti letti e tutti dal discreto siniscalco di sarge francesche e di capoletti intorniati e chiusi, con licenzia del re, a cui piacque, si poté andare a dormire…
1.1.1 [Tess.] Panno francesco: tipo di tessuto per abiti.
[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 502.37: Ancho V sol. nel dì i quali demo a Bindo et da Turchio per sesaria di due balle di babagini et di tre peze di panni fraciesci che vendemo a merchato.
[2] Doc. lucch., 1343, pag. 42.15: Alli panni fiorentini et franceschi et veronesi si è una tassagione, molte volte rincharano e ravilano, et chosìe si pòe dire di tutte altre cose, sìe che non si de' peròe mutare.
[3] a Stat. lucch., 1376, L. 1, cap. 21, pag. 51.12: Et similmente siano tenuti li dicti consoli in del mese di gennaio et in del dicto modo et forma dinanti da sè fare raunare delli mercadanti delli pannari a taglio di panni oltramontani lombardi franceschi et fiorentini et di meze lane et in numero di X…
1.2 Locuz. avv. A guisa francesca, alla francesca, al modo francesco, all'usanza francesca: secondo l'usanza o la moda francese; in lingua francese.
[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 5.6, pag. 409: ambianti palafren', destrier' di Spagna / e gente costumata alla francesca; / cantar, danzar alla provenzalesca / con istormenti nuovi della Magna.
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 137, pag. 197.25: Primus era co· lloro, che loro signore era; costui fu ricchamente armato a guisa francescha, montato sopra uno riccho destriere di Spagna.
[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, osservazioni, pag. 458.2: Alcuna volta il Saladino facieva intra loro cominciare uno torniamento a mazze e a spade all'usanza franciesca.
[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 343.4: E dice, che 'l suo parlare soave, e benigno non si sente nella prima mortale vita, la quale elli appella marca al modo francesco, che viene a dire paese fra termini scritti.
1.3 [Con rif. all'epoca romana e altomedievale:] che riguarda i Franchi, che è proprio dei Franchi.
[1] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 391, col. 3.31: Et qua soccorse Petrergio con sua forte schiera; rompendo venne la gente francesca; senza retengo voltavano lo campo.
2 Sost. Chi è nato in Francia, chi proviene dalla Francia.
[1] Ritmo laurenziano, XII sm. (tosc.), 30, pag. 192: Né latino né tedesco, / né lonbardo né fran[ç]esco / suo mellior re no 'nvestisco, / tant'è di bontade fresco.
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 91.3: Uno cittadino di Roma era in Parigi e volea piatire contra uno francesco secondo la legge di Roma; ma quel francesco dice che non dee rispondere a quella legge ma a quella di Francia.
[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 28, 7-21, pag. 662, col. 1.22: Odito li Sarraxini la vegnuda de Coradino in Ytalia, incontinenti se reveleno dal re Carlo, imperzò che sustigníano dai Francischi multi oltragi ...
[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 2, pag. 9.13: sì che uno capitanio che si clamava Bucillino venne con uno exercito de Francischi, che tando erano vinuti contra Ytalia.
[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 121.23: Franchiscu era quistu et homu di honesta vita.
2.1 Sost. Plur. [Con rif. all'epoca romana e altomedievale:] i Franchi.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 39, pag. 506.1: E ora con ciò fosse cosa che contra a Teodosio raunasse la forza de' Galli e de' Franceschi, raccomandandosi agl' idoli suoi, molto agevolemente fue vinto.
[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 68.2: Ed anco recombatiero de capo e fuoro morti de li Franceschi XI m. e dei Romani V m. ed en tucto perdiero li Franceschi.
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 194.41: el qual de Constanzo fato Ciesaro, siando mandado contra Franceschi e contra Allemani, ello li vense, e per queste chosse ello e insuperbido, contra Constanzo Augusto se redrizà…
[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 106, pag. 21: Ma quando se adboltavano fra loro li Todischi / Con quelle spade longhe de sopra alli Francischi, / Fenneano ad un culpo l'omo, et sempre erano flischi…
2.1.1 [Per trad. del lat. Galli:] lo stesso che Galli.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 14.18: Ca una fiata, sendu prisa Ruma da li Franciski, con chò sia cosa que certi preveti Quirinali et certi monaki de la dea Veste purtassiru li cosi sacrati di lur templi et ià avendu passatu lu ponti Subliciu... || Cfr. Val. Max., I, 1, 10: «urbe enim a Gallis capta».
[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. I [Phars., I, 121-157], pag. 4.22: Tu Pompeio temi che ' nuovi fatti non facciano oscurare li antichi triunfi e che l'onore che tu avesti sopra ' pirrati non dia luogo a' vinti Franceschi; l'ordine e l'uso delle fatiche già diriça te, e la Fortuna impatiente di secondo luogo. || Cfr. Phars. I, 122: «et uictis cedat piratica laurea Gallis».
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, Explicit, pag. 314.8: El quale libro, maestro. per lo comandamento del nobile re di Francia, coll'aiuto di Dio à traslatato di latino in francescho, ed io di francescho in toscano, non agiognendo né non menovando parola.
[2] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), Chi fe' questo libro, vol. 1, pag. 219.3: Questo libro si fe' um frae pricaor a la req(ue)sta de lo rey de Fra(n)za; e sì lo tra(n)slatae de gramayga in francescho, e poa si è sta' tra(n)slatao in questo vulgare p(er) un atro frae.
2.2.1 Estens. Volgare (contrapposto al latino o alle lingue straniere).
[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 82.35: E però sappiate, che l'orazione ch'è solamente in foglie di parole sanza devozione di cuore non piace punto a Dio, anzi volge l'orecchie che non l'oda, che elli non ha cura di tale linguaggio che priega Dio sanza divozione di cuore, che elli parla a Dio patrolianto metà in francesco, e metà in gramatica.
[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 22, pag. 30.8: In Giorgiania à uno re lo quale si chiama sempre David Melic, ciò è a dire in fra[n]cesco David re…
[u.r. 12.11.2021]