FRANCHEGGIARE v.

0.1 francheggia, francheggiati, francheggiavano, francheggio, francheggiò, francheggiollo, franchegiallo.

0.2 Da franco.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.).

N L'att. in Franceco da Buti è cit. dantesca.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Conferire sicurezza, incoraggiare; liberare da dubbi o timori. 1.1 Affermare con decisione (un'idea, un'opinione). 2 Rendere libero (da un vincolo, da una dipendenza); sollevare da un obbligo.

0.8 Emiliano Picchiorri 18.05.2010.

1 Conferire sicurezza, incoraggiare; liberare da dubbi o timori.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 28.116, vol. 1, pag. 484: se non che coscïenza m'assicura, / la buona compagnia che l'uom francheggia / sotto l'asbergo del sentirsi pura.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 15, vol. 2, pag. 303.7: I gentili uomini con tutto il séguito loro riscaldavano e francheggiavano il sindaco perché condannasse, stimando che sse ciò fosse avenuto rimanieno sanza dubbio i maggiori, e volgieno lo stato.

[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 28, 112-126, pag. 730.26: La buona compagnia; questo dice della coscienzia la quale, quando sa che l'uomo parla la verità, sicuramente fa parlare altrui, che l'uom francheggia; cioè lo fa gagliardo e sicuro, Sotto lo sbergo del sentirsi pura; come lo coretto dà franchezza all'uomo di mettersi tra ' ferri…

1.1 Affermare con decisione (un'idea, un'opinione).

[1] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), 38d.2, vol. 1, pag. 208: Tutto ch'io sia nel ver discerner rudo, / pur la mia oppinion d'amor francheggio; / chi vòl da lui subito privileggio / nego che sia d'amor perfetto drudo.

2 Rendere libero (da un vincolo, da una dipendenza); sollevare da un obbligo.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 5, pag. 53.8: e i vassalli si levano contra i loro segnori, e fuggendo le segnorie naturali addomandano d'essere francheggiati e poi diventano fanti d'altri vili segnori e sospirano d'avere perduto i loro primi segnori naturali.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 27, S. Giovanni el., vol. 1, pag. 255.22: Immantanente mandò per quello uomo e francheggiollo da ogne prigione e trebuto; la qualcosa udendo tutti, sì se ne maravigliarono, e videro che quest'era la parola di che elli l'avea minacciato.