0.1 fracta, fracte, fracti, fracto, fragente, fragía, fragne, fragnente, fragnere, france, françe', francea, françeam, francele, franga, frangatur, frange, frangê, frangea, frangeano, frangelo, frangendo, frangendose, frangeno, frangente, frangenti, franger, frangere, frangerebbe, frangerian, frangerò, frangesi, frangeva, frangevano, frangi, frangie, fràngie'-si, frangne, frangnere, frango, frangono, frans', franse, franser, fransero, franta, frante, franti, franto, franze, fratta, fratte, fratto.
0.2 DELI 2 s.v. frangere (lat. frangere).
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 4.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Lucidario ver., XIV; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.5 Nota le due forme del part. pass. fratto e franto.
Locuz e fras. frangere il cuore 3.3; frangere le carceri 5.1.
0.7 1 Distruggere, rompere, fare a pezzi. 1.1 Pron. Distruggersi, rompersi. 1.2 Spezzare in due o più parti. 1.3 Pron. Spezzarsi in due o più parti. 1.4 Aprire tracciando un solco. 1.5 Ridurre in frantumi o in poltiglia. 2 Provocare un danno, danneggiare. 2.1 Pron. Procurarsi ferite, graffiarsi. 2.2 Far dolere. 3 Piegare la resistenza di qno, sconfiggere; sottrarre il potere a qno. 3.1 Sottomettere, asservire. 3.2 Privare del vigore, indebolire; prostrare psicologicamente. 3.3 Fig. Fras. Frangere il cuore: provocare sofferenze amorose. 4 Precipitare al suolo, crollare; abbattersi contro. Frangere a terra, in terra. 4.1 Far scontrare (in contesto fig.). 4.2 [Dell'onda:] infrangersi contro un ostacolo. 4.3 Fare naufragio (anche fig.). 5 Violare, trasgredire (una legge); venir meno (a un patto). 5.1 Fras. Frangere le carceri: sottrarsi alla prigionia, evadere. 6 Pron. Interrompersi nel proprio svolgimento.
0.8 Emiliano Picchiorri 26.04.2010.
1 Distruggere, rompere, fare a pezzi.
[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 86, pag. 30: [XXII] Quando poy essere humele, non te mostrare forte: / Per lu muru non frangere se sso aperte le porte.
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 55.8: Ché l'arenna e 'l sabion da sì, sença altra aia, se desfa voluntera e rompe-sse e smonga, ma lo dyamante è tanto forte prega ch'el no se pò françe' batendo-lo su l'inquiçin con gli duri martelli.
1.1 Pron. Distruggersi, rompersi.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 2a, pag. 69.14: sopra ongne cosa sensibile el fuoco ène più leve (et) inperciò de quella inpetuosa fractione, de la quale magiore non se truova, frangendose el ghiaccio o per vento como di verno o per sole como di state essciene 'l foco, (et) quello è el baleno.
[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 53, pag. 71.15: se non, tosto caderebbe di sì alto che tutto si frangerebbe e anderebbe in perditione, secondo che fece Jesu Christo del diaule, lo quale non lo volse obedire, ma tenevasi sì forte como Dio e per la sua superbia fue gittato di cielo in terra e in tenebre e in fuoco co li suoi rami, cioè co li suoi discipuli maligni.
1.2 Spezzare in due o più parti.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 7.23, pag. 445: Indi partiti, volgemmo a Emaus, dove / Cristo, frangendo il pan, fu conosciuto / dopo la morte, com'è scritto altrove.
1.3 Pron. Spezzarsi in due o più parti.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 215.20: Allora el ferío, e 'l ferro restò e l'aste si franse per la forza de' cavalieri in tre tronconi.
1.4 Aprire tracciando un solco.
[1] Matazone, XIV sm. (lomb.), 110, pag. 795: D'un canevazo crudo, / però che naque nudo, / abia braga e camixa / fata a la strania guixa; / cento d'un sogayone, / de dré un rancayone, / lo badile e la vanga / perché la tera franga, / la folca su la spala / per remondar la stala.
1.5 Ridurre in frantumi o in poltiglia.
[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 9, pag. 582.31: Ancora chi vali kista midichina: li favi, franti e mundati di li scorci, e cocti beni cun la sunza di lu porcu nova, e calda la mitti supra kista inflaciuni.
[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 37, pag. 211.4: Questo un tempo, che li Longibardi in quela contrâ francea olive in una pila per far olio, vegne como ello era cum un viso iocundo, ma pu iocundo animo, a lor cum un otro voo e ardiamenti, non quasi pregando, ma comendando, dise che l' impisem quelo otro.
2 Provocare un danno, danneggiare.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 26, pag. 142.27: In sollecitare, e ricevere i nemici, se con fede vengono, grandissima fidanza è, perchè più frangono i nemici i rubelli, che coloro che sono morti.
2.1 Pron. Procurarsi ferite, graffiarsi.
[1] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 156.7, pag. 348: La donna sguarda, e par che si confonda, / non le risponde, e co' le man si frange: / Iesù chiamando va, e sempre piange.
[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 5, 25.8, pag. 65: E quando Barlaàm pietosamente / la passïon diceva, e com'a torto / Cristo per noi fu tanto dolente / e patì pene per darci conforto, / e' 'ncontanente cominciò a piangere / e tutto quanto si voleva frangere.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 779, pag. 127: L'infirmatae gravissima le membre tut me franze: / Com mal me sta le braze, lo vis, li og e le sguanze.
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 31, 13-21, pag. 663, col. 2.11: cussí la ferma e forte concezione ch'avea de confessare soa colpa e peccado, fragía sí gl'organi da sillabicar la voxe, che cum grande lenteça insía fora della bocca in tal modo che no era per voxe sillabicada intexe'.
3 Piegare la resistenza di qno, sconfiggere; sottrarre il potere a qno.
[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 315.25: Et infra quelle tempora Victorinus prese la sinioria e Claudius tulle li sorti e a cquello apparse inprima morte e poi remedio de essere franto.
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 34, vol. 3, pag. 345.19: Lo primo vizio s'è avarizia, chè laida cosa sarebbe che quegli che non si lascia rompere per paura, sia vinto per avarizia o per cupiditate; e che quegli che non può essere vinto per travaglio, si lasci frangere per volontà.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 13, pag. 141.29: ebbe carta e giuridizioni di terre guadagnasse; et tali vi posono il suggello, per frangere il popolo di Firenze, che furono messer Vieri de' Cerchi e Nuto Marignolli, secondo disse messer Piero Cane da Milano procuratore del detto messer Gian di Celona.
3.2 Privare del vigore, indebolire; prostrare psicologicamente.
[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 132.10, pag. 751: Provedenza non ha, ma pure ancede, / e s' è per voi la vertù volta e franta, / Fortuna è sola ch' al contrario fiede.
[2] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 716, pag. 46: Ma tu se tanto aleniato e franto / dal gran dolor, che forse tu non sai / chi è cholei che te invocha chotanto.
[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 455, pag. 576: Plusure volte li homini recepen no[cu]mento / de lo vino, chi bévende extra temperamento, / oy vene da la furia de vino violento; / ma tu schifare potilo, se fai mio documento; / l'acqua frange la furia de onne vino, / nè tanto sia fumuso o citrino.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.49, vol. 3, pag. 179: Di questa costa, là dov' ella frange / più sua rattezza, nacque al mondo un sole, / come fa questo talvolta di Gange.
[1] Landulfo di Lamberto, 1389-99 (napol.>sett.), 238, pag. 217: E perché nol mimoro, / priego ogne virtù che per sé pianga, / sì ch'ogni duro core compunga e franga.
3.3 Fig. Fras. Frangere il cuore: provocare sofferenze (amorose).
[1] Poes. an. urbin., XIII, 11.83, pag. 562: Questo te prega e pplangne / e lo core li frang[n]e - lo dolore: / fillo, de lo tu' amore - lo recrea!
[2] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, Exc. 1.17, pag. 362: Oimè co 'l cor me franze, / quando i bei iochi pianze! /
4 Precipitare al suolo, crollare; abbattersi contro. Frangere a terra, in terra.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 1.61, pag. 14: che tanto frange a terra / tempesta, che s'aterra, / ed eo così rinfrango, / quando sospiro e piango - posar crio.
[2] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 2.6, pag. 121: Madonna, m'è avenuto simigliante / con' de la spera a l'acellett' avene, / che sormonta, guardandola, 'n altura / e poi dichina, lassa, inmantenante / per lo dolzore ch'a lo cor le vene, / e frangein terra, tanto s'inamora.
[3] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 1.29, pag. 54: com' albore che troppo è caricato, / che frange e perde seve e lo suo frutto, / simile, amore, eo mi disperderag[g]io.
4.1 Far scontrare (in contesto fig.).
[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 220.5, pag. 282: Onde tolse Amor l'oro, et di qual vena, / per far due treccie bionde? e 'n quali spine / colse le rose, e 'n qual piaggia le brine / tenere et fresche, et die' lor polso et lena? / onde le perle, in ch'ei frange et affrena / dolci parole, honeste et pellegrine? /
4.2 [Dell'onda:] infrangersi contro un ostacolo.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 20, pag. 192.5: Poi cominciò a dire sue incantazioni e sue diavolarie, et a costregnere quelli d'inferno, e gorgogliando diceva d'ogni linguaggio. Suffilava come serpente; frangea come onde di mare.
4.3 Fare naufragio (anche fig.).
[1] Brunetto Latini, Canz., 1260/66 (fior.), 44, pag. 193: Vàtene, chanzonetta mia piagiente, / a quelli che canteranno / pietosamente delo meo dolire, / e di' che 'n mare frango malamente, / ma contro a temppo spanno, / ch'al dritto portto nom posso tenere.
[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 251.8, pag. 103: rupper le vele e fransero in gran pena, / onde fu 'n Grecia grande conturbanza.
5 Violare, trasgredire (una legge); venir meno (a un patto).
[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 31.27, pag. 139: Horribile negli atti mi parea, / e quasi sorda a niun priego fatto / da nullo lo 'ntelletto vi porgea; / e legge non avea nè fermo patto / negli atti suoi volubili e incostanti, / ma come posto, talor l'avea fratto…
[2] Lucidario ver., XIV, II, pag. 161.15: Deo perdonà tuto lo nostro peccao i·l baptismo, ma poy pecca l'omo e frange lo baptismo, sì no ne vole perdonaro la pena del peccao, però che li iusti abia travaya in questo segolo fina tanto che Deo li clamarà al verax reposo.
5.1 Fras. Frangere le carceri: sottrarsi alla prigionia, evadere.
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 110 rubr., vol. 2, pag. 159.21: Deglie fragnente le carcere.
6 Pron. Interrompersi nel proprio svolgimento.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.22, vol. 1, pag. 491: Allor disse 'l maestro: «Non si franga / lo tuo pensier da qui innanzi sovr' ello.
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-30, pag. 688, col. 2.1: Non si franga. Qui fa menzione ... de Gieri del Bello, lo quale fo del so ceppo o ver del so casado, e fo sagacissima persona, piasevele e conversevole.
[u.r. 14.12.2017]