0.1 franta, franti, franto.
0.2 V. frangere.
0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che ha ricevuto o si è prodotto lesioni, ferito (anche fig.). 1.1 Che ha perso il proprio vigore, prostrato. 1.2 Che è stato violato (un patto, un accordo). 1.3 Ridotto in frantumi o in poltiglia. 2 Sost. Plur. Piccola quantità.
0.8 Emiliano Picchiorri 26.04.2010.
1 Che ha ricevuto o si è prodotto lesioni, ferito (anche fig.).
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 269.14: Levi sé donque, leve, la vertù dell'animo vostro grande, se tutto 'l corpo giace infermo e franto e 'l poder è voi dizerto e tolto!
[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 13.228, pag. 168: S' i' n'ò le man' guardate, / veggiole 'nsanguinate, / ed ancora gli piei che sono franti / per li colpi cotanti / che per gran força nel chiov' ànno dato.
1.1 Che ha perso il proprio vigore, prostrato.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 180.7: O non Fiorentini, ma desfiorati e desfogliati e franti, sia voi quazi sepulcro la terra vostra, non mai partendo d'essa, mostrando ale gient' e vostro obbrobbio spargiendo!
1.2 Che è stato violato (un patto, un accordo).
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 131, par. 4, vol. 2, pag. 183.11: E se alcuna concordia con culuie se fecesse, el quale pace romperà, d'essa pace franta overo ropta entra octo dì po' la pace rocta, non vaglia, né tenga.
1.3 Ridotto in frantumi o in poltiglia.
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 97, pag. 211.10: Ad id(em) vale la fava franta, b(e)n cocta co l' assung(n)a porcina nova, cusì como se acconçia da manecare, et poi se pona calla sup(ra) li tisticuli convenevelem(en)te, sì ch(e) colga tucta la i(n)flat(i)o(n)e, voi lu tumor(e).
2 Sost. Plur. Piccola quantità. || (Rapisarda).
[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 44, pag. 53.11: Pigla la erba serpintara, libra una, beni pistata cum tantu ki si ·ndi facza pulviri, et di violi salvagi, libra una, beni mundati et beni pistati et sì sunnu plui virtusi, e falli passari per unu pannu et poi pigla ova di gallina quantu voi e levandi lu blancu et miscali cum li supradicti cosi e fandi pasta e [di] la dicta pasta fandi peczi ki pisanu tornisi dui et franta e mittila a lu suli a ·ssiccari… || Rapisarda, Thesaurus pauperum, p. 182: «piccola quantità (?), prob. err.».