FRATERNITÀ s.f.

0.1 fraternetade, fraternetate, fraternidade, fraternità , fraternitade, fraternitadi, fraternitae, fraternitate, fraternitati.

0.2 DELI 2 s.v. fraterno (lat. fraternitatem).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1305; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Stat. lucch., XIV pm.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Stat. venez., 1344; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. viterb., c. 1345; Lett. napol., 1356; Stat. assis., Aggiunta 1371; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Vincolo naturale, relazione affettiva che lega o dovrebbe legare due o più fratelli. 1.1 Fig. Vincolo naturale, relazione affettiva che lega gli uomini in quanto figli di Dio e della Chiesa. 2 Sentimento di affetto, di solidarietà, di condivisione che lega tra loro più persone in modo sim. a quello in cui sono legati due o più fratelli (in contesti che rinviano all'etica cristiana). 2.1 Estens. [Con rif. all'etica cavalleresca:] sentimento di affetto e reciproca solidarietà che lega una compagnia di cavalieri. 2.2 [Con rif. ad una comunità, in partic. religiosa:] comunanza, condivisione di idee, sentimenti, comportamenti; concordia. 2.3 Frequentazione assidua e affettuosa alla base di una disposizione favorevole verso qno. 3 [In lettere, in allocuzioni a persone in gen. di alto rango come formula di cortesia:] la tua, vostra fraternità . 4 Amicizia, rapporto pacifico tra due parti (due città, due popoli). 5 [Dir.] Confraternita. 5.1 Estens. Condizione di membro di una confraternita. 5.2 Estens. Sede di una confraternita. 5.3 Estens. Congregazione, comunità monastica.

0.8 Diego Dotto 18.06.2010.

1 Vincolo naturale, relazione affettiva che lega o dovrebbe legare due o più fratelli.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 44.2: Et non vulendu lu Duca dari nenti a so frati, foru turbati insembli et cum turbationi si disparteru di la fraternitati.

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 10, vol. 6, pag. 116.9: [2] E trasselo del peccato suo, e trasselo fuori del limo della terra, e diedeli virtude di comprendere tutte le cose. [3] Della sapienza si partie lo ingiusto nella sua ira; per l' ira dello omicidio perie e venne meno la fraternitade.

1.1 Fig. Vincolo naturale, relazione affettiva che lega gli uomini in quanto figli di Dio e della Chiesa.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 32.39: Per questo esemplo siamo noi tutti figliuoli di Dio per adozione, e figliuoli di Santa Chiesa, e fratelli carnali di padre e di madre per verace fraternitadespirituale, che tanto vale meglio che la carnale, come lo spirito vale meglio che 'l corpo.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 31, vol. 1, pag. 295.23: Della fraternità della grazia parla s. Agostino, e dice: Tutti siamo fratelli in quanto che uomini, molto più dunque in quanto cristiani sotto uno padre Dio, e sotto una madre Chiesa.

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De li dom Spirito Santo, vol. 1, pag. 164.17: noy semo tuti fiiori de Deo, zoè de Sancta Zesia, frae zerma(n)ym de payre e de may p(er) frat(er)nitaespirituale chi meio val cha la carnal.

[4] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 123, pag. 166.34: Per questu exemplu simu nui tutti figloli di Deu per adoptioni et figli di la sancta ecclesia et fratelli carnali di patri et di matri per vera fraternitatispirituali ki tantu vali meglu ki la carnali comu lu spiritu vali meglu ki lu corpu.

2 Sentimento di affetto, di solidarietà, di condivisione che lega tra loro più persone in modo sim. a quello in cui sono legati due o più fratelli (in contesti che rinviano all'etica cristiana).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 4, pag. 190.17: ma voi abbiendo ognie rangola, apparecchiate ne la fede vostra virtù, e ne la virtù scienzia, e ne la scienzia astinenzia, sofferimento, pietà, e ne la pietà amor di fraternità , et ne l'amore de la fraternità [carità].

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. I, cap. 4: voi che leture pre(n)dete, ministrate in dele vosse sedie vertù, et in dele vertù scientia, et in dela scientia astene(n)tia, patie(n)tia, (et) pietà, amore di fraternità , carità.

[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Ts 4, vol. 10, pag. 288.19: [9] Della carità della fraternità non è bisogno scrivere a voi; chè voi medesimi avete impreso da Dio, come voi vi dovete amare insieme.

[4] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 2 Pt 1, vol. 10, pag. 444.9: [5] Ma voi sopportando ogni rancura, dimostrate nella vostra fede virtù, e nella virtù scienza, [6] e nella scienza astinenza, e nella astinenza sofferenza, e nella sofferenza pietà, [7] e nella pietà amor di fraternità , e nell' amore di fraternità carità.

2.1 Estens. [Con rif. all'etica cavalleresca:] sentimento di affetto e reciproca solidarietà che lega una compagnia di cavalieri.

[1] Framm. Queste Saint Graal, XIV (ven.), pag. 477.38: Chè da poy che vuy partise da vostro pare e da vostra mare e che vuy fose fato compagno de la Tabla Redonda, vuy non avese çamè voia de retornar plù a chasa vostra, ançi fose-vu in prexò de l'amor e de la fraternidade e del dolço[re] .... entro quelli chi ne è compagni.

2.2 [Con rif. ad una comunità, in partic. religiosa:] comunanza, condivisione di idee, sentimenti, comportamenti; concordia.

[1] Stat. prat., 1295, pag. 448.25: p(er) memoria di quella amorosa cena nella quale (Gesù) (Cristo), maestro p(er)fectissimo, ordinò la santissima comunione del suo corpo e sangue e p(er) accendim(en)to di so(m)ma caritade e p(er) fermam(en)to speciale d' unitade, di fraternitade e di compagnia, della quale si fece i(n) quello reverentissimo die speciale testam(en)to e mandato...

[2] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 74.13: La volontà del Rettore e de li frati, familiari e conversi del detto Spedale concordevolemente è, che ciascuno frate viva e stia onestamente e discretamente e ordinatamente e in unità e in fraternità lo uno com lo altro...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 106-126, pag. 287, col. 1.11: l'A. tocca de quella setta che fo tra lor, che s'appellavano 'Fra' della povera vita'; et però dixe: 'dov'era in principio la gromma, çoè la fraternità e la unità, mo sí glie n'è la muffa, çoè la discordia e divisione'.

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 298.18: dice, che vuole dire che dove era in principio la gromma, cioè la fraternitade e unitade, e odore di buona fama, ora v'è la muffa, cioè la discordia e divisione, e fèdita corruzione di sostanzia...

2.2.1 Estens. Uso comune, condivisione di un bene (in contesto fig.).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 10.38: Quando l'uomo richiede a uno abate del pane di sua badìa l'uomo li richiede la fraternità , e la compagnia, e parte e diritto in tutti beni, che sono nella magione. Altresì quelli che richiede questo pane elli richiede e compagnia e parte in tutti beni del cielo, cioè il pane di quello benedetto convento, il pane del cielo...

[2] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 98, pag. 128.1: Quandu l'omu riquedi ad unu abbati di lu pani di la sua abbatia, l'omu riquedi la fraternitati et la compagnia, et parti et drictu in tucti beni ki sunu in la masuni.

2.3 Frequentazione assidua e affettuosa alla base di una disposizione favorevole verso qno.

[1] Doc. fior., 1311-50, 81 [1350], pag. 674.24: Aggiugnendo che l'animo inquieto de' detti Ubaldini è sì al male hostinato, et sì, per natività, d'ogni Guelfo nimico, che, dove la perseverata lungamente fraternità et benivolentia non gli animasse a' piaceri nostri, gli vi dobrebbe inducere l'odio singulare che i detti Ubaldini portano a' Guelfi.

3 [In lettere, in allocuzioni a persone in gen. di alto rango come formula di cortesia:] la tua, vostra fraternità .

[1] Lett. napol., 1356, 3, pag. 127.3: Scribim(us) novit(er) Illustri Imp(er)atori Costa(n)tinopolitan(o), fr(atr)i n(ost)ro carissimo, in s(er)ie subsequenti: Illustris p(ri)nceps et carissime frat(er). Significamo a la frat(er)nitate vostra cha avimo fatto arristato lu Jousu Gui(n)daczo...

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 77.2: «Sacha la tua cara fraternitati chi tali iornu septi Arabi solamenti ànnu deliberatu viniri a predari la terra tua. Siati cauti».

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 243.32: Quanno piacerao alla vostra fraternitate, io tollo quattro milia fiorini dello puosto...

4 Amicizia, rapporto pacifico tra due parti (due città, due popoli).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 61, vol. 1, pag. 511.8: ma per mandato di quegli di Palermo, contando le loro miserie per una bella pistola, e ch'egli doveano amare libertà e franchigia e fraternità co· lloro, sì ssi mossono i Missinesi a ribellazione...

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Zc 11, vol. 8, pag. 354.1: [14] E tagliai la mia verga seconda, la quale si chiamava Funicello, per isciogliere la fraternitade tra Giuda e Israel.

5 [Eccles.] Confraternita. || Cfr. fraternita.

[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 66, pag. 501.11: Non sofferròe nè permettròe alcuna fraternita, u vero congregassione di fraternita, excepto la fraternita di santa Lucia di Ricuccho, far fare u essere in della cità di Pisa; nè quelle fraternite, u vero homini di quelle fraternite, u d' alcuna di quelle, in luogo alcuno convenire, u vero raiunarsi, nè alcuna cosa gerere u fare in vicenda et nome di fraternitade, che dire u pensare si possa.

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 60, par. 17, vol. 1, pag. 239.29: Ma la fraternetade de santa Ternetade sença alcuno denaio bandire deggano quante fiade alcuno de loro secondo l'usato modo serà rechiesto.

[3] Stat. venez., 1344, cap. 6, pag. 369.6: Ancora volemo et ordenemo che se miser lo plovano o algun di prevedi o çagi che fose adotemo piasese intrar in questa nostra scuola et fraternitate et a parte de li nostri beni et oracione, che lo gastoldo e li compagni debia recever quelli benignamente et esser insembre partecipi in tuti li beni et oracione et o[v]re de Dio.

[4] Stat. viterb., c. 1345, pag. 155.14: [Et] a salute e consolatione dell' an[i]me di tucti chiloro chi sonno e sseranno della fraternitade dela disciplina (e) del' aracoma(n)dati de (Iesu) (Cristo) crocifixo.

[5] Stat. assis., Aggiunta 1371, pag. 54.4: Convocato et congregato gli omme[ne] della fraternata de sancto Antonio et la maiure parte d'essa familglia tucte en concordia ordenaro et reformaro che qualunqua p(erson)a della nostra fraternit(ate) fosse tracto delle bossole per offitiale nollo accepte sie tenuto et deggha pagare al camorlengho della dicta fraternata.

[6] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 216.8: Volemo eciandeo che in çascaduno logo o' serae i compagnuni de la fraternitae nostra, che i se mustri familiarij e desmestegi entro si, e seguramente la soa necessitae l'uno a l'altro manefesti...

[7] Preci assis., XIV sm., 8, pag. 145.38: Anchi per tucti quilgli che fuoro ordenaturi et principio de questa fraternetade et per tucti gli benefacturi et recomendati d'essa et per quilgli che ce aiutano ad cunservare en questo bene spiritualmente et tenporalmente che Crissto salvatore, per sua pietà et misericordia, gli faccia participi de tucti gli biene et orationi che se fònno et dicono per questa fraterneta...

5.1 Estens. Condizione di membro di una confraternita.

[1] Stat. lucch., XIV pm., pag. 78.41: Quando alcuno adimanda la fraternità dello spitale, lo priore, overo lo maestro di quella bailia abbia consillio coi frati se llo volliono ricevere...

[2] Stat. lucch., XIV pm., pag. 80.9: Et in ciascuno anno per riconoscimento della fraternità pagherà cotanto in nomero, et nella morte darà cotanto...

5.2 Estens. Sede di una confraternita.

[1] Stat. viterb., c. 1345, pag. 164.17: Anque ordinamo che in nela fraternitade sia una tavola in nela quale tavola siano scripti tucti le nomora di quelli dela fraternitade.

5.3 Estens. Congregazione, comunità monastica.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 14, cap. 2, par. 6, pag. 263.18:Cassiano, primo de institutis Monachorum. Ciò che tra' servidori di Dio si fa da uno o da pochi, e non si tiene tra tutto 'l corpo della fraternità , o egli è soperchio o è superbo; e però è da giudicare che sia nocevole, e che più dimostri vanità che virtude.

[2] F Scala del Paradiso volg., XIV m. (tosc.): Vidi a poco a poco in quelli santi cose veramente utili e degne d'essere manifestate, cioè fraternitade secondo Iddio adunata e legata in carità, nelli quali era mirabile operazione e contemplazione... || Ceruti, Scala, p. 69.