FREGIATURA s.f.

0.1 fregiatura, fregiature, fresciatura, fresgiatura, frisadura, frisaura, frixadura; a: fregadure, fresature; f: frisadure.

0.2 Da fregiare.

0.3 Doc. venez., XIII ex.: 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Doc. fior., 1306-25; Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Doc. aret., 1349-60; Doc. pist., 1352-71; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Doc. venez., XIII ex.; a Lett. rag., 1334/36; F Doc. zar., 1346.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Ornamento o serie di ornamenti a forma di lista che si applica a vesti o in gen. a panni, in partic. alle loro estremità, allo scopo di decorarli e abbellirli. Estens. Tessuto ricamato. 1.1 Fig. 2 [Arch.] Elemento ornamentale posto a decorare cornici o superfici lineari.

0.8 Diego Dotto 12.06.2010.

1 Ornamento o serie di ornamenti a forma di lista che si applica a vesti o in gen. a panni, in partic. alle loro estremità, allo scopo di decorarli e abbellirli. Estens. Tessuto ricamato.

[1] Doc. venez., XIII ex., pag. 16.1: Item grosi VIJ per J frisaura.

[2] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 24.9: Per ciascuna l. d'argento lavorato en eschiegiali overo fregiature, smalti e simili, Tri s..

[3] Doc. fior., 1306-25, pag. 90.36: E deono avere, questo dì, in fior., avenmo p(er) fornimenti p(er) la Giovanna, p(er) fregiatura una guarnaca di saia d'Irla(n)da, (e) afibiatura, (e) fornire tesuti...

[4] a Lett. rag., 1334/36, pag. 116.21: Infra le qal parole contava de tre maçi de fresature che mandai a Mico di Guno di Bona p(er) s(er) Goliça marinaro, e che devese reschrivr ala vestra sinoria co(n) che pati li déi al dito s(er) Goliça li fresi. De che reschrivo ala vestra sinoria che io sì li déi a s(er) Goliça qiste chutal fregadure nudame[n]te sença pato nigun...

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 1, vol. 2, pag. 312.31: k'a nullo maschio overo femmena, [[...]], sia licito dal dì d'oggie ennante portare overo recare alcune fregiature, corone, entrecciature overo alcuno fornemento en pangne overo vestemente o en capo overo capucio overo endosso d'auro, d'argento, perle, pietra pretiosa, cristallo, vetrio, ambra, smalto, de quegnunque spetia, forma overo materia overo de seta.

[6] F Doc. zar., 1346: Item frisadure d'oro braça V÷. Item frisadure braça XX d'oru. || Leljak, Inventari, p. 75.

[7] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 22, pag. 182.21: Salvo che ciascuna di loro sanza pena possa portare una semplice fregiatura di fregio d'oro o d'ariento sanza alcuno ismalto o altra cosa sopraposta, li fregi della quale fregiatura non possano esser più larghi d'una metade d'uno ottavo di braccio; la quale fregiatura sia e essere possa intorno al capezale e alli manicottoli della guarnaccha e alle loro stremitadi solamente, et alle maniche della gonnella a llato alla abottonatura infino al gomito e non più...

[8] Doc. aret., 1349-60, pag. 174.6: J paio de panni açurrini, ghonella e guarnaccia collo vaio spicchato e con fresgiatura de bottoncini da collo e a le maneche, con targiotti d' ariento dorati a le manneche.

- [Iron.].

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 5, vol. 1, pag. 135: ritrovato si fu collo Spedito, / che gli avie detto: Cercati le brache; / ed era pover di Firenze uscito: / e disse a lui: Le brache tue son vache, / che ci sapesti mettere alla corsa, / con molte fregiature di lumache, / ed io l' ho piene; e trassesi una borsa / de' cavaglion con fiorin cinquecento, / dicendo: Più per te non se ne 'mborsa.

- [In partic. in contesto neg. come segno distintivo di ricchezza e vanità].

[10] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 2, cap. 8.36, pag. 62: Ché ssono alquante, che pregano che Idio / Mantenga loro il colore nel visaggio, / E che lle dia a star bella tra ll' altre, / E che mantenga biondi i lor capelli, / O che dia loro la bella fregiatura.

[11] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 5, pag. 381.21: e mostrano la loro vanità in ornamenti, e fregiature di vestimenti, ed in pomposa compagnia di donzelli...

[12] A. Pucci, Contrasto, a. 1388 (fior.), st. 72.4, pag. 80: Non si compera l' uom, ma sì 'l podere; / Chè degli uomini avrian sanza danaio; / Ma elle il fan per esser il messere, / E per portar le fregiature e 'l vaio; / Ed ingannate sono, a mio parere, / Con ciò sia cosa ch' ogni mercenaio / Vuol bella donna, e poi s' ell' à guatata, / Per gelosia la batte ogni fïata.

- [In contesto fig.].

[13] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 42, pag. 78.6: e vegono le pene che essi hanno portate, che tutte stanno per adornamento ne' corpi loro, sí come la fregiatura sopra del panno, non per virtú del corpo, ma solo per la plenitudine dell' anima; la quale rapresenta al corpo el frutto della fadiga, perché fu compagno con lei ad adoperare la virtú, sí che apparisce di fuore.

1.1 Fig.

[1] F S. Caterina, Epist., a. 1380 (sen.): E sopra questa purità ci poni il mantello vermiglio della carità di Dio e del prossimo tuo, affibbiato di perfetta umiltà, colla fregiatura delle vere e reali virtù, colla umile e continua orazione... || Misciattelli, Lettere S. Caterina, vol. IV, p. 147.

2 [Arch.] Elemento ornamentale posto a decorare cornici o superfici lineari.

[1] Doc. pist., 1352-71, Memoria allogagione tavola, vol. 1, pag. 156.4: dorare li ditti quadri et taula, et fregiature secondo che è la taula dallato denanzi del dicto altare di sancto Jacopo...