FRÈMERE v.

0.1 freme, fremendo, fremerae, fremere, fremevano, frimendu.

0.2 DELI 2 s.v. fremere (lat. fremere).

0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz e fras. fremere i denti 1.3.

0.7 1 [Gen. rif. a un essere animato:] manifestare una forte eccitazione (spesso esprimendo rabbia, aggressività, contrarietà) in partic. con la vibrazione del corpo e l'emissione di suoni inarticolati. 1.1 Provare e manifestare agitazione a causa di una forte emozione (anche trattenuta), di un turbamento, di una sensazione dolorosa. 1.2 Fras. Fremere i denti: far sbattere o sfregare i denti tra loro, digrignare. 2 Agitarsi entro qsa che contiene e costringe.

0.8 Zeno Verlato 16.04.2010.

1 [Gen. rif. a un essere animato:] manifestare una forte eccitazione (spesso esprimendo rabbia, aggressività, contrarietà) in partic. con la vibrazione del corpo e l'emissione di suoni inarticolati. || Nel caso del cavallo, può forse trattarsi del nitrito, v. [3]

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 18, pag. 149.19: lo cavallo [[...]] con un repentino morso gittò Balacio a terra [[...]], e poiché l'ebbe così atterrato, fremendo contra di lui, sì 'l morse sotto il bellico...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 16, pag. 143.7: Vedete che nominando il Crocifisso cacciamo le demonia, [[...]] e per lo nome di Cristo costretti, escono fremendo di quelli, i quali imprima erano da loro assediati.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 2, pag. 130.18: volendo la donna [[...]] cavalcare il predetto cavallo, non potè [[...]]. E quando ella vi volea montare su, cominciava il cavallo a fremeree ricalcitrare...

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 3, pag. 104.28: e io con anima piena d' angosciosa ira, non altramente fremendoche il leone libico poscia che nelle sue insidie scuopre i cacciatori [[...]], tornai alla mia casa.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 20, pag. 479.9: [[Magone]] fremendo e gemendo e appena dalle lagrime sè temperando si dice le parole degli ambasciadori avere ascoltate.

- Fig. [Rif. al rumoreggiare del mare].

[6] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Pudicitiae, 112, pag. 232: Non freme così 'l mar, quando s' adira, / [[...]] / Nè Mongibel, s' Enchelado sospira.

1.1 Provare e manifestare agitazione a causa di una forte emozione (anche trattenuta), di un turbamento, di una sensazione dolorosa.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 3.4, pag. 157: Oh quante cose nell'altiera mente / gli venner lì, Criseida vedendo / rendere al padre! Questi parimente / d'ira e di cruccio tututto fremendo, / seco rodiesi...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 411.4: Enea stava acerbamente fremendo, fermandosi sopra l'asta sua grande...

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 268.4, pag. 376: E così stando l'uscio fu percosso / unde la donna fortemente teme. / Giovanni per saper ch'era fu mosso, / e vidde Pietro che con dolor freme.

[4] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 138.6, pag. 201: questa falsa, fêra come bella, / Si gode che per lei fremendopeno...

1.1.1 Provare agitazione a causa di una sensazione di piacere, di intimo compiacimento.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 28, pag. 148.11: rimirando essi parimente il correre di tutti, e quasi delli loro più giovini anni rimemorandosi, tutti fremendo, or questo or quell' altro commendavano...

1.2 Fras. Fremere i denti: far sbattere o sfregare i denti tra loro, digrignare.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 227.28: Poi ch'elli pervenne al mare e toccò l'alte onde, si lavò il discorrente sangue delli cavati occhi, con gemiti fremendoi denti...

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 63.2: poy ki vinni fina lu mari, prindia di l' acqua salata et lavavasi li soy occhi cavati di lu scurrenti sangui; et frimenduli denti [[...]] appena si bagnava li soi aspri lati.

2 Agitarsi entro qsa che contiene e costringe.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 9.2467, pag. 276: Il grifo assai è forte, ma pur teme / Per molti an'mali che son ne li monti, / Ché per lor corpi lo tossico freme.