FRONTE s.f./s.m.

0.1 ffront', ffronte, fronde, front, front', fronta, fronte, fronti, fronto, fruncti, frunti.

0.2 Lat. frons, frontem (DELI 2 s.v. fronte).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Doc. sen., 1298; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Ugolino Buzzola (ed. Zaccagnini), XIII sm. (emil.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota fronta in Tristano Veneto, XIV («la prima fronta»).

Al netto dei casi di ambiguità, il masch. è maggioritario nei testi sett., largamente minoritario nei testi tosc., dove, spec. nei testi più arcaici, appare associato in gen. al signif. 3 e a volgarizzamenti dal fr., non è att. nei testi mediani e merid., è att. in testi sic., in Angelo di Capua, 1316/37 (mess.) e Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

Locuz. e fras. a discoperta fronte 1.5.1; a faccia fronte di 4.5; a fronte 4.1; a fronte a 4, 5; a fronte a fronte 4.6, 4.6.1, 4.7; a fronte aperta 1.5.1; a fronte di 4; a fronte scoperta 1.5.1; alla fronte 4.1; alla fronte a 4, 5, 7; alla fronte di 4; alzare la fronte 1.5; col fronte aperto 1.5.1; con aperta fronte 1.5.1; con fronte spacciata 1.5.1; da fronte 4.1; dalla fronte 6; dalla fronte dinnanzi 6.1; dare la fronte 2; dinnanzi alla fronte a 4.2; dinnanzi alla fronte di 4.2; dinnanzi dalla fronte a 4.2; dinnanzi dalla fronte di 4.2; fare callo e fronte 1.4.1; fare fronte 1.5.3.1.1; fronte a fronte 4.6.1.1; fronte del Toro 1.1.1.1; incontro alla fronte di 4.3; in fronte a 4, 4.4; in fronte di 4; levare la fronte 1.5; levare la fronte contro 1.5; nella fronte 4.1; nella fronte a 4; nella fronte di 4; nella prima fronte 1.5.3.3.1.1; per fronte a 4; per fronte di 4; porre l'oste in fronte 3.2; rompere la fronte 1.7.1; senza fronte 1.5.3.2.1; stare a fronte 3.4; stare a fronte 3.4; tenere alta la fronte 1.5; tenere alte le fronti 1.5; tenere fronte 3.5.

0.6 A Doc. sen., 1235: Giova(n)ni del Fro(n)te; Doc. prat., 1275: f. del Fro(n)te; Doc. fior., 1291-1300: Cianfo de' Fronti.

N Non si considera l'es. in Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 13, pag. 569.1: «In fronte palatii templum Solis, et in quello palazo templum Iovis...».

La forma fronde in Arte Am. Ovid.(D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 485.29 (hapax nel corpus) potrebbe essere connessa a fronda (cfr. qui 1.2 [5]).

0.7 1 [Anat.] La parte anteriore del capo dell'uomo compresa tra le sopracciglia e l'attaccatura dei capelli. 1.1 Estens. [Con rif. ad animali, reali o immaginari]. 1.2 Estens. Fig. [Con rif. ad esseri umanizzati]. 1.3 [Anat.] La parte anteriore del cervello che secondo la medicina medievale presiede alla fantasia e all'immaginazione. 1.4 Fig. [Per indicare ostinazione o insensibilità]. 1.5 Sinedd. L'intera parte anteriore del capo; viso, volto. [In partic.:] lo sguardo. 1.6 Sinedd. La parte superiore del capo. [In partic.:] la parte immediatamente sopra la fronte. 1.7 [In sinedd., per indicare l'intero capo]. 1.8 [In sinedd., per indicare l'intero corpo, l'intera persona]. 2 Parte anteriore o esterna di qsa o qno che si offre alla vista di un osservatore. Estens. Lato. 2.1 Lato esterno (in gen. anteriore) di una costruzione. [Con rif. ad una casa:] facciata d'ingresso. 2.2 Parte anteriore di una macchina bellica. 2.3 Prua di un'imbarcazione. 2.4 Parte, regione estrema di un territorio, fascia di confine. 2.5 Versante esposto di un elemento naturale con uno sviluppo verticale (un monte e sim.). 2.6 Parte sommitale di qsa. 2.7 Parte iniziale di un testo. 3 [Milit.] Parte anteriore, prima fila rivolta verso il nemico (o già a contatto con esso) di un esercito schierato in battaglia; anche prima, primiera fronte. Estens. Luogo, zona in cui avviene la battaglia. 3.1 Estens. Parte anteriore di una flotta. 3.2 Fras. Porre l'oste in fronte: schierare l'esercito. 3.3 Fig. Prima fila di una schiera. 3.4 Locuz. verb. Stare a fronte a, con: opporre resistenza armata. 3.5 Locuz. verb. Tenere fronte: resistere nel tempo, durare. 4 [Con valore di stato in luogo, definisce la posizione reciproca di due entità:] locuz. prep. A / alla, in / nella, per fronte a, di: davanti a, in faccia a, dirimpetto a. 4.1 Locuz. avv. A / alla, da, nella fronte. 4.2 Locuz. prep. Dinnanzi alla, dalla fronte a, di: davanti a, al cospetto di. 4.3 Locuz. prep. Incontro alla fronte di: davanti a. 4.4 Locuz. prep. In fronte a: avanti a, prima di. 4.5 Locuz. prep. A faccia fronte: davanti a (con gen. apreposizionale). 4.6 Locuz. avv. A fronte a fronte: faccia a faccia, uno davanti all'altro. 4.7 Locuz. avv. A fronte a fronte: a perpendicolo. 5 [Con valore di moto a luogo:] locuz. prep. A / alla fronte a: incontro a, contro. 6 [Con valore di moto da luogo:] locuz. avv. Dalla fronte: da davanti. 6.1 Locuz. avv. Dalla fronte dinnanzi. 7 Fig. [Stabilisce un paragone tra due entità in opp.:] locuz. prep. Alla fronte a: in confronto a, di contro a.

0.8 Diego Dotto 12.06.2010.

1 [Anat.] La parte anteriore del capo dell'uomo compresa tra le sopracciglia e l'attaccatura dei capelli.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 568, pag. 547: per quelo traïmento la fai l' omo portare / cuverto 'l front e 'l cavo...

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 256, pag. 185: e l' altre gran bellezze / ch' al volto son congiunte / sotto la bianca fronte, / li belli occhi e le ciglia...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 3, pag. 285.33: quando noi vedemo che l'uomo à buoni occhi ed aperti ed alta fronte e buona cera, ed à la carne dura, e i nerbi ben fatti e serrati, e gli altri segni che noi avemo detti di sopra, noi dovemo dire e pensare che quelli cotali sieno convenevoli a combattere...

[4] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 4.65, pag. 497: Li so capilli fôro / como lo bactut' oro; / la fronte latïosa / candida plu ke cosa; / e le soi belle cilla / detracte a mmeravilla...

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 31.31: Capitol dey sovraciy. Capitol de la front. De la part del co, che s'apella vertex.

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.304, pag. 652: Ché zoa alcun esser cureiver / de vanitae e fale monte, / chi la zener dé rezeiver / l'e[n]deman susa in lo fronte?

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.24: Sotto li quali era la fronte bianca lattata e grande e le sue tempie risplendenti infino di sotto...

[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 61.22: prisi eu una sagicta et ficcayncila intru l' ochu, ki sucta lu frunti tinia clusu...

[9] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 91, par. 1, vol. 2, pag. 145.13: percoterà el capo overo la faccia overo la fronte en terra overo al muro overo ad alcun'altra cosa...

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 285.10: hec frons, tis, la fronte.

[11] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 6, pag. 171.23: la testa è alcuna volta posta per quella parte del viso, la qual noi chiamiamo «fronte»...

[12] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.298, pag. 114: la fronte toa luçente, che pareva oro collato, / sì palida la veço com' um panno lavato...

[13] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 283, pag. 10: la fronte soa de bella guissa / biancha et rosseta e un pocho çissa...

[14] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 78, pag. 85.32: E fasene empiastro de queste a la fronte cum lo axéo e cum l'ulio roxò, e çoa al dolore de la testa.

[15] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 127-136, pag. 294.25: sovra le tempie; cioè ne la fronte che è più alta che le tempie.

[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 76.15: e trassese sio capiello de capo e scoperze la fronte e mustrao una sanice rotonna in mieso della fronte...

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 100.3: et erano uno poco quilli cigly vestuti de negrore che davano plu belleze, tanto a la fronte quanto a tutta la face.

[18] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 12, pag. 22.4: [2] Item prindi l'ovu e fallu beni cochiri e levandi la scocha et premilu ad modu di panela supra la vertichi oy a lu fruncti oy a la chervichi et est optimu experimentu.

- [In partic. rispecchiando nella forma fisica aspetti caratteriali].

[19] Gl Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 218.17: «Che è fronte?» «Fronte è imagine dell'animo».

[20] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 176.3: Colui ch'à la fronte largha e distesa sì è conbattitore e ama mislee; e chi ll'àe crespa, e le crespe vengnano a valle, sì ssi crucia volontieri; chi ll'àe pichola sì è isciocho, e chi l'à grande sì è lento. Chi àe la fronte largha e piena e pronta, sanza mostrare alquna ttemenza, è sengno ch'egli abia in sé le 'nfrascritte quatro cose...

- Baciare in / nella, la fronte.

[21] Cronica fior., XIII ex., pag. 92.24: Poi il Papa si baciò con lui in viso e in fronte...

[22] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 131.31: Le madri e le mogli andavano a la riva scapelliate e piangenti, cherendo loro filliuoli e loro mariti morti; e tale baciava la fronte ad uno romano, che credeva baciare a suo marito...

[23] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 213.8, pag. 88: e Rancellina che molto l'amava / quand' e' n'uscia la fronte li basciava...

[24] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 56.6, pag. 97: e nella fronte con amor basciollo...

[25] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 2, pag. 219.6: e con lietissimo cuore baciai la vecchia fronte...

- Fare (la) croce, il segno della croce in / nella fronte.

[26] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 16, pag. 144.12: facendo il segno della croce nella fronte di quelli indemoniati nel nome della Trinitade...

[27] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 18, pag. 40.19: e feli in fronte lo segno de la crose...

[28] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 43, pag. 63.36: Misier sen Polo vardà in cielo e fexese croxe in fronte et in lo pieto...

[29] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), IV, ott. 40.3, pag. 283: e la reina, come gli avea detto, / si fece in fronte il segno della croce...

[30] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 27, pag. 148.20: E detto questo, sì gli fece il segno della santa croce nella fronte e ivi il baciò...

[31] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 14, pag. 48.24: fatose lo signo de la croxe en la fronte, comandòsse a Deo...

- Ferire in / nella, per la, per mezzo della, sulla fronte (anche fig. o in contesto fig.).

[32] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 130.31: Lo pomo de la spada ferì lui sì nella fronte, che morto lo gittò in su l'onde de l'acqua...

[33] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 71.29: E 'l panno che innansi lui pendea alcuna volta menava 'l vento a llui, et alcuna volta li feria per li occhi et per la fronte.

[34] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 126.7, pag. 53: Vergenteusso il fedì su la fronte / sì forte che ciancellò tutto 'l ponte...

[35] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.8, vol. 2, pag. 477: Un' aura dolce, sanza mutamento / avere in sé, mi feria per la fronte / non di più colpo che soave vento...

[36] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 25, pag. 160.30: ella sentiva alcun soave e picciolo venticello venire da quella parte e ferirla per mezzo della fronte...

[37] Libro fiesolano, XIV pm. (fior.), pag. 92.7: e alquanti cominciarono a fugire, e grande multitudine vi furono morti e fediti in fronte...

[38] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 206.29: E stando Achilles in cutale ymaginatione e resguardo feriolo sobetamente una sagetta de luxuria inde la fronte e passandole oltra a lo core tenealo fortemente 'namorato...

[39] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 17, vol. 3, pag. 99.6: gettò e ferì il Filisteo nella fronte; e inficcossi la pietra nella sua fronte...

- Descrivere, dipingere, portare, scrivere alla, in / nella, per mezzo la fronte (anche fig. o in contesto fig.).

[40] Poes. an. urbin., XIII, 27.24, pag. 602: Tucta la gente se deve assemblare / nanti lo Rege ad audir la sentença, / unde averai de ke vergognare, / portare in fronte la tua grave affença...

[41] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 15.28, pag. 54: ne la fronte n'è scritto tutto el nostro peccare...

[42] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 114, pag. 60: li libri ben l' à diro en manefesto, / li quali nui avremo en quel ponto / scripti e rubicai per meço el fronto...

[43] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.112, vol. 2, pag. 150: Sette P ne la fronte mi descrisse / col punton de la spada...

[44] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 94, pag. 99.15: E quel'uomo, intorno a cui gl'angeli erano, avea letere ne la fronte iscritte in abreo che diceano...

[45] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 14, pag. 244.14: e sia iscritto lo 'ntendimento di ciascuno in sua fronte che portano...

[46] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 352.23: e nella sua fronte era scritto l'offizio suo: Io sono la grande Banbillonia, madre delle fornicazioni, e delle abominazioni della terra.

[47] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 97, pag. 674.8: la tua bellissima e valorosa donna, il cui nome tu porti scritto nella tua fronte, graziosamente ti porgerà...

[48] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 31, pag. 144.18: E dobbiamo portare il segno della Croce nella fronte, e liberalmente confessarlo; acciocchè siamo liberati dalle mani di Faraone, cioè del diavolo...

[49] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 4.12, pag. 697: Ben puoi saper qual nome io porto in fronte...

[50] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 32.2: Chi avesse mingniatti, inscrivi queste parole, e non potrà perire: ne la fronte iscrivere ono...

[51] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 142, pag. 319.27: Ma fanno tutte l' opere loro acciò che sieno veduti dagli uomini, e portano i comandamenti scritti di fuori nella fronte e magnificano le sommitadi del vestimento, e vogliono andare in istole.

[52] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 224.5, pag. 286: se ne la fronte ogni penser depinto...

[53] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 106-114, pag. 212.38: e questo è scrivere ne la fronte; cioè fare palese al peccatore quello in che àe offeso Iddio.

[54] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 33.38, pag. 225: açiò che ognun gli mira et pona mente / a gli comandamenti che 'n la fronte / portano scripti...

[55] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 90, pag. 65.6: [1] Scrivi a lu frunti di lu garczuni: «+ ono callu».

- [In espressioni che traducono il lat. bifrontis, attributo del dio Giano].

[56] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 314.35: la immagine di Giano con due fronti...

[57] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 53, pag. 102.26: per Giano che ha due fronti...

1.1 Estens. [Con rif. ad animali, reali o immaginari].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 1, pag. 150.25: E trovamo maravillie de divisamento e·lli animali per stasione; ché tale se trova tutto nero avere uno scudiciolo de bianco e·lla fronte...

[2] Doc. sen., 1298, pag. 108.26: Ancho uno chavallo, di pelo vaio bruno, chol piè dietro balzano, e chon peli bianchi in fronte...

[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 17.2, pag. 774: La fera k[e] à[ne] nome [lo] mosteto / àne uno corno imeço de la fronte, / lo quale è forte, de splendor repleto, / kon ke passa le lame e le gionte...

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 44, pag. 154.12: Ma le vacche deve l'uomo scegliere molto alte, lunghe e di grandissimo corpo, che abbian la fronte alta...

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 20, pag. 41.20: L'unicorno si è una bestia delle più crudele che sia, e à uno cornu in mezzo della fronte...

[6] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 171.24: Rinoceron, zo è l'unicorn, è una bestia crudelixema, e ha un corn grandixem in meza la front long per IIII braza...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.146, vol. 2, pag. 565: Le prime eran cornute come bue, / ma le quattro un sol corno avean per fronte...

[8] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 69, pag. 325.10: Longa coda et longhi cogloni, lata fronte et di buono tempo...

[9] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 17, pag. 587.31: fachi unu stricturi in la frunti di lu cavallu di pulviri di inchensu e di mastica...

[10] Esopo ven., XIV, cap. 17, pag. 18.7: E simelmente un aseno, lo quale era stato malmenato dal dito lione, li diede d'un calzo in la fronte e vendegosse del lione.

[11] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 53, pag. 174.1: façasegli la strictura in fronte, çoè de inçenso et d(e) mastici pulveriçate...

1.1.1 Fig. [Con rif. alle figure astrologiche della volta celeste].

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 225.36: E chiamansi le quattro che sono nel collo e nel istomacho gebat alaçet, che vuol dire 'la fronte del leone'.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 2.47, pag. 341: E dopo lui imagina venire / Sagittario con la fronte sì viva, / ch'assai par chiaro a chi 'l vede apparire.

1.1.1.1 [Astr.] Locuz. nom. Fronte del Toro: costellazione delle Pleiadi.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 7, pag. 12.13: E trovamo sei stelle aunate, de le quali le quatro fanno uno quadrangulo, e le doe stano co' una coda ritta e so' chiamate pliades; e tali le chiamaro galinelle, e tali le chiamaro frontede tauro; e li savi le ponono e·lla fronte del tauro.

1.2 Estens. Fig. [Con rif. ad esseri umanizzati].

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 233.17: Questo è Eufrates, il quale hae intorniata la fronte di canne, e questo è Tigris, le cui chiome sono di colore di cera.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.4, vol. 2, pag. 137: La concubina di Titone antico / già s'imbiancava al balco d'orïente, / fuor de le braccia del suo dolce amico; / di gemme la sua fronte era lucente...

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 18.2: Noto volò di fuori con le bagnate ale, e che avea coperto il volto di nera caligine, e la barba pesante de' ventipiovoli. L'acqua discorre dai bianchi capelli: i nuvili seggono nella fronte: le penne e' panni suoi sono bagnati.

[4] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 33.30, pag. 215: Ond'egli allora accende / sì l'aria che comprende / et l'emisperio dato / al leone, admezato, / che all'arido orizonte / fa biancheggiar sua fronte.

[5] ? Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 485.29: Questo è Eufrates, precinto la fronde de canella, quello al qual la coma cerulegna depende serà Tigris. || Cfr. Ov., Ars am., I, 223: «Hic est Euphrates, praecinctus harundine frontem»; dato il contesto, non si può escludere che la forma sia da connettere a fronda (v.) a causa di una sostituzione erronea di fronte.

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 291.2, pag. 365: Quand'io veggio dal ciel scender l'Aurora / co la fronte di rose et co' crin' d'oro...

1.3 [Anat.] La parte anteriore del cervello che secondo la medicina medievale presiede alla fantasia e all'immaginazione.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 11, pag. 27.4: E in quello luogo hanno una magione molto forte, tutta di fortissimo osso murata; ed è in tre parti divisa: nella primaia, ch'è nella fronte dinanzi, si imaginano e si veggono tutte le cose...

[2] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 23, 19-30, pag. 592.28: et ànno queste virtù luogo appropriato nel capo umano; cioè nel cerebro; cioè l'apprensiva, o vero fantasia che si chiami, nella parte dinanzi, cioè nella fronte; l'immaginativa, o vero estimativa nel zuccolo; e la ritentiva, o vero memorativa, nella cottola...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 17, 25-30, pag. 397.20: imperò che la imaginazione diceno li Filosofi che è ne lo estremo de la concavità del cerebro, ch'è ne la fronte...

1.4 Fig. [Per indicare ostinazione o insensibilità].

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 48, vol. 6, pag. 564.2: [4] Io seppi che tu eri duro, e lo tuo collo sì è di nervo e di ferro, e la tua fronte sì è di metallo.

1.4.1 Fras. Fare callo e fronte: abituarsi a qsa.

[1] F Cavalca, Pungilingua, a. 1342 (pis.), cap. 11: perocchè poi che l'uomo si vede vituperato, fa callo e fronte, e gettasi disperatamente a ogni male. || Bottari, Pungilingua, p. 110.

1.5 Sinedd. L'intera parte anteriore del capo; viso, volto. [In partic.:] lo sguardo.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 114.15: e la polvere nella fronte ragunata gli occhi riempie e richiude.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 21.3: Altri v'è che non hanno più che un occhio nella fronte.

[3] Lodi Vergine, XIV in. (ver.), 36, pag. 80: Ki è questa novella rosa, / k' ascendo en cel cun tanto gran triumpho / k' el par ke le aere e la terra se covra; / tant' è 'l splendor ke rendo êl so bel fronto?

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 563.11: però che prima li guatava in fronte, dove sono li occhi che vincono ogni intelletto umano...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 43, pag. 422.14: io sì fiso mirava la vostra fronte, che mi parve, allora che il chiaro raggio giunse nella bella acqua, riflettendo nel vostro viso...

[6] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 46, pag. 215.7: Come gli occhi del corpo materiale sono posti nella fronte per mostrare la via a tutte le membra...

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 323.5, pag. 397: una fera m'apparve da man destra, / con fronte humana, da far arder Giove...

- Fig.

[8] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 46, pag. 215.5: i prelati sono posti quasi nella fronte della Chiesa ad illuminare ed insegnare la via agli altri fedeli. Come gli occhi del corpo materiale sono posti nella fronte per mostrare la via a tutte le membra, così gli prelati nella Chiesa.

- Occhi della fronte: occhi, vista (in gen. in opp. all'immaginazione).

[9] Ugolino Buzzola (ed. Zaccagnini), XIII sm. (emil.), 1, pag. 88: Ocli del fronte ond'io me 'nde renego / e fero in trestizia...

[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 41, pag. 183.29: pensando che veder non ti possa con gli occhi della fronte.

[11] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 21.39, pag. 243: Fa che dentro al cuor dipinghe / ciò che vedrai con gli occhi de la fronte.

[12] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 1, pag. 274.7: maladetta sia la crudeltà di colui che con gli occhi della fronte or mi ti fa vedere! Assai m'era con quegli della mente riguardarti...

- Dirizzare la fronte: orientare il viso in una det. direzione.

[13] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 14, pag. 114.26: E però così si debbono gli ordini fare, che le dette cose ci vengano di dietro, e se si può fare, vengano al nemico dinanzi, e contra 'l nemico vada l' oste prima ordinata, e contra il nemico dirizzi la fronte.

[14] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 6.82, pag. 272: Ma movi i piedi e drizza la tua fronte / per ritrovare l'isole Ciclade...

- Fras. Alzare, levare la fronte: volgere il viso verso l'alto (in gen. manifestando nell'atto coraggio, baldanza, superbia).

[15] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 3, vol. 4, pag. 24.6: E però dee ciascuno guardare ch'egli non levi la mano, nè gli occhi, nè la fronte, in maniera che sia riprensibile.

[16] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.58, vol. 2, pag. 27: quando la nova gente alzò la fronte / ver' noi, dicendo a noi...

[17] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 15.1, pag. 58: Alzò la fronte, e del ciel si rammarca / Ghisola, che si vede a tal partito, / e dice a Giove...

[18] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 149.7, pag. 212: Io, ch'ero preso fra gli amanti gai, / Alzando gli occhi non vidi quell'ombre [sic] / Che mi fêr mille volte alzar la fronte...

[19] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 79-90, pag. 42.41: imperò che alzare la fronte significa ardire...

[20] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 24, 46-57, pag. 655.5: levai la fronte; cioè levai alto lo capo verso colui che m'addimandava, che prima lo teneva basso, come fa chi pensa...

- Fras. Levare la fronte contro: ribellarsi.

[21] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 5, pag. 161.7: E fu aperta questa dalla superbia dell'agnolo malvagio, il quale primeramente ardì di levare la fronte contro a Colui che creato l'avea...

- [Prov.].

[22] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 242, pag. 38: [LXI] Questo scrivo pro l' omini k' introppeca 'nnu monte: / Ki a lo vassu non flectese, urta ad altu la fronte.

- Alta fronte.

[23] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 64-78, pag. 427, col. 1.11: Colla faccia levata, ... ad alta fronte; quasi a dire: e' digo vero...

[24] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 7, pag. 178.11: e come gl' iddii conoscono, se a me l' armi si convenissero, già vendicato l' averei, e lui tra gli altri spiriti renduto con alta fronte; ma più non posso. Adunque, caro marito, non senza cagione miseramente m' attristo.

- Fras. Tenere alta la fronte, alte le fronti: esercitare un'egemonia a lungo e con superbia.

[25] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.70, vol. 1, pag. 103: Alte terrà lungo tempo le fronti, / tenendo l'altra sotto gravi pesi, / come che di ciò pianga o che n'aonti.

[26] Poes. an. perug., c. 1350, 158, pag. 20: Gl'Odde terreber più alta la fronte / ei Fucciarei si terien Monte Alere...

[27] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 64-76, pag. 189.2: Alte terrà lungo tempo le fronti; cioè che starà lungo tempo quella parte delli Neri...

- Abbassare, bassare, calare, chinare, inchinare la fronte: volgere il viso verso il basso (in gen. manifestando nell'atto paura, turbamento, vergogna, ma anche, in contesto pos., rispetto).

[28] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.44, vol. 2, pag. 42: e qui chinò la fronte, / e più non disse, e rimase turbato.

[29] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 30, pag. 587.22: subito non rispose, ma bassò la fronte, e con dolore riguardava la terra.

[30] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 20, pag. 732.7: Quella con atto vezzoso, bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubidire...

[31] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 119.65, pag. 157: Ratto inchinai la fronte vergognosa, / sentendo novo dentro maggior foco...

[32] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 79-90, pag. 42.41: quando l'uomo si vergogna cala la fronte: imperò che alzare la fronte significa ardire; et a calarla significa paura, e vergogna non è altro che paura di vituperazione.

[33] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 70-84, pag. 288.39: adornare lo volto di riverenzia è fare lo volto riverente, lo quale si fa abbassando giù li occhi, la fronte e 'l capo...

- Fig. Coricare la fronte: tramontare.

[34] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 24.12, pag. 181: Nè per isquadramento / di sol nell'argomento, / ché quand'egli è più grande / viepiù chiareza spande, / che non fa l'orizonte / coricando sua fronte.

- Bassa fronte, fronte bassa.

[35] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.90, vol. 2, pag. 80: Io fui di Montefeltro, io son Bonconte; / Giovanna o altri non ha di me cura; / per ch'io vo tra costor con bassa fronte».

[36] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 39, pag. 315.27: in una camera, soletto, con bassa fronte, si pose pensando a sedere ripetendo in sé l' udite parole dalla santa dea...

[37] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 511-20, pag. 133.26: Io aveva con la frontebassa, sì come coloro che il lor fallo riconoscono...

[38] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 7.7, pag. 356: Io portava la frontebassa e china...

[39] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 59, terz. 36, vol. 3, pag. 158: Nel detto anno Messer Marco Visconti / prese una villa, ed arsela di piano, / e' soldati fuggir con basse fronti...

[40] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 85-93, pag. 113.1: con bassa fronte; non sentendomi aiutato; ma abbandonato da' miei n'abbo malanconia e vergognomene d'essere stato loro sì poco caro, e questo è andare con bassa fronte.

- Tenere la fronte, le fronti: tenere fisso il viso, lo sguardo in una det. direzione.

[41] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 3.36, pag. 101: Et dove il fil ti viene, / da indi in fuor si tiene, / che tanto sia levata / la stella che si guata / dal tuo proprio orizonte, / onde tu tien la fronte...

[42] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 19.46, pag. 238: Noi tenevamo in verso il mar le fronti, / quando mi disse...

1.5.1 Fig. Locuz. avv. Con aperta, a discoperta fronte, a fronte aperta, scoperta: con un atteggiamento che denota baldanza, coraggio, trasparenza, ma anche, in contesto neg., arroganza o assenza di pudore.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 1, par. 8, pag. 105.6: Solamente le genti umane levano loro cime in alto e stanno con diritto corpo, come dispregiassono la terra; e se tu, non essendo sconvenevolmente terreno, conosci 'l vero, certamente dei vedere che tu, il quale con levata faccia miri 'l cielo e con aperta fronte, dei levare in alto lo tuo animo.

[2] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 198, pag. 62: k' el no covegna a descoverto fronto / a una a una ben rendro raxon / de tut' afate le soe offension / en recevro el merito da ti, / segundo k' el avrà fato e merì...

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 181-90, pag. 69.11: e con opere virtuose, che la tua fama ampliassero, e con aperta fronte e lieta, dare di sé ottimo esemplo a' più giovani s' appartiene.

[4] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1136.9: E nella nostra età sappiamo noi quanti e quali, nella nostra città e altrove, non solamente col pensiero, ma con aperta dimostrazione e in rivolgimento degli stati comuni abbiano adoperato; e nondimeno, o che il continuo uso di così fatte opere o l'universo desiderio di ciascuno di vedere mutamenti o la forza di pochi anni, roditori d'ogni cosa, che fatto se l'abbia, cittadini l'abbiamo poi veduti, e con aperta fronte, tra gli altri non solamente procedere, ma tenere il principato.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 536.36: Dira'gli, qualora egli ti parla più, che io amo molto più lui che egli non ama me, ma che a me si convien di guardar l'onestà mia, sì che io con l'altre donne possa andare a fronte scoperta...

[6] Michele Guinigi, 1388 (tosc.), [1388] 241b.6, pag. 282: Franco mio dolce, l' abondanti lene / de la vostra virtú fanno esser pronte / le vostre rime ornate, congionte / con quella maestria che si convene. / Lo spirito gentil<e> sempre si tene / lodare altrui, e con aperta fronte...

[7] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 135.29: subito apersi l'ali, / et è, sperando, in fretta a te volato, / a torto acasonato, - a fronte aperto, / disposto a star coperto...

- [Nel congedo, con rif. alla canzone a cui si rivolge il poeta:] col fronte aperto, con fronte spacciata.

[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1374] 3.67: Canzon, tu sì andarai col viso aperto / e con fronte spacciata arditamente / e fra tutta la gente / non ti vergognerai de dir lo vero.

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.151, pag. 126: Tu te·n giray, cançon, col fronte aperto, / çerchando l'universo d'ogni parte, / mostrando l'argomento del mio sogno, / e conteray ch'a ciaschun fa bisogno / cognoscier dele sante dive l'arte, / se de l'etterno amor vuol esser cierto.

- [Prov.].

[10] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.62, pag. 151: Vada col fronte aperto / chi vuol esser experto / de ben fare.

1.5.2 [In partic.:] gli occhi, lo sguardo.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 51a.9, pag. 200: Non è colpa del sol se l'orba fronte / nol vede quando scende e quando poia, / ma de la condizion malvagia e croia.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.10, vol. 2, pag. 246: quand' io senti' a me gravar la fronte / a lo splendore assai più che di prima...

[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 53.6, pag. 84: in pan ti mostri, o dolce Yesú Cristo, / con la tua sangue e carne a nostre fronti...

1.5.3 Aspetto, espressione del viso che comunica, rispecchia o viceversa nasconde una condizione, uno stato d'animo, un sentimento (in gen. espresso dall'agg. che modifica il sost.). Estens. Atteggiamento, modo di comportarsi.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 17, pag. 335.20: però che de' schifare di soffirire le smoderate cose, sì ne [le] prosperità come ne l'aversità, [e èvi da avere uno medesimo volto e una medesima fronte, secondo che dice Socrate].

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 4: [17] ma egualità in ongna vita èt semp(re) avere uno vizo (et) una fronte, (et) preclara, s(e)c(on)do ch(e) si dice di Socrate.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 44.24, pag. 174: mala fronte ei porta enante chi col frate sta turbato, / ché 'n suo figlio 'l s' ha adottato...

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 37, cap. 2, par. 5, pag. 525.8: Chiara e lodevole è agguaglianza in tutta la vita, e sempre una medesima fronte e faccia.

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.77, pag. 127: La maire, con fronte iroso...

[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 237.2: E con cotali parole assalisce la contristata serocchia, e col volto ricuopre il suo consiglio e colla fronte rischiara la speranza...

[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 550.3: così fa il dottore quando trova alcuno perfetto scolaro, che tutto nella fronte si letifica.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 141.15: Tu fussi constritta di stari firma in quillu locu uvi sulia turbari et impaguriri la fronti di li principi di la nostra citati e la grandissima putestati di lu tribunu ti stava da supra, amenazanduti cu aspra et orribili cera.

[9] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 2, pag. 545.4: raddomandando i danari, li quali sì come con isfacciata fronte, così con vana promissione avea acquistati.

[10] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 62.2, pag. 559: Gli altri, che non curavan di riposo, / tornaro a corte con fronte cangiata; / e 'nsieme si rivider con gioioso / aspetto, come se fra loro stata / non fosse il dì battaglia...

[11] Poes. an. perug., c. 1350, 412, pag. 27: Queste non mostreran de pietà fronte, / ché lor natura sirà sì feroce / che solo a crudeltà siranno pronte.

[12] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 48, pag. 145.9: Abbiate Cristo buono in cuore, in lingua ed in fronte, e sia ogni vostro bene.

[13] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 22 [ser Ciano del Borgo a San Sepolcro].27, pag. 48: non con fronte malivola, / ma con vista benivola / allecti il cuor del soctoposto populo...

[14] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 222.12, pag. 284: Ma spesso ne la fronte il cor si legge: / sì vedemmo oscurar l'alta bellezza, / et tutti rugiadosi li occhi suoi.

- Allegra fronte, fronte allegra: espressione di contentezza, benevolenza (in partic. quando si incontra o si accoglie qno).

[15] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 62, pag. 640: Mo ki verà a vui, com'el fos un gran conto, / encontro ge corì con molto alegro fronto, / la porta ge sia averta et abassao lo ponto, / e poi el metì en cità cun canti e cun trïumpho.

[16] Novellino, XIII u.v. (fior.), 7, pag. 143.5: L'uno ch'avea lo cuore più ardito e la fronte più allegra si fece avanti e disse...

[17] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 9.14: però che la fronte della iddea, che poteva pure ora essere detta e parere trista, è allegra...

[18] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.23: andoe ad Elena, la quale con devoti affetti e con fronte allegra ricevendo, a llei con parole lusinghevoli e piacevoli umilemente si sommise.

[19] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 5, terz. 2, vol. 1, pag. 52: poi cavalcando con allegra fronte, / una donna il chiamò, ed andonne a lei...

- Ardita fronte: atteggiamento fermo e risoluto che denota coraggio, baldanza.

[20] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 54.43, pag. 87: perché in ben operare e savii e pronti / sieno cum ardite fronti, / perché el morir dolçe e benivol paia / a cui la fiama tua nel cor apaia.

[21] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 6.22, pag. 23: Ceccola prima con ardita fronte / prese il cammin, né ristette giammai / fin che su la portar le gambe pronte.

[22] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 2, ott. 63.3, pag. 316: Non spaventar le parole Creonte, / perch' abattuto si vedesse in terra, / né sembianza mutò l' ardita fronte, / né mitigossi nel cuor la sua guerra...

[23] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 18, terz. 50, vol. 1, pag. 208: ed arrivaro / nell' Isola con molta ardita fronte, / nè Città, nè Castello ritrovaro, / che fosse per lo Re Carlo tenuto...

- Chiara fronte, fronte chiara: espressione priva di turbamento.

[24] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 48.8, pag. 51: S'i' avesse d'oro e d'arçento un fonte / e la vita e seno di Salamonne, / fosse forte plu di Hector o Sansone, / e nato re, dose, marchesse, conte, / e sano snello ch'i' çuntase un monte, / e plu belo che no fo Asalone, / se Floruça no fa me' entencïone, / pyaçere non avrò nì claro fronte.

[25] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 28.12, pag. 65: Ma dico ben che la mente me àn mossa / In odio e ira qualor che per dilecto / Ognor si sforzan di darmi percossa / Cum fronte chiara et tenebroso petto...

- Fig. Chiara fronte: fama illustre. || Att. solo in A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

[26] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 6, terz. 49, vol. 1, pag. 68: Negli anni mille dugentrentasette / fondato fu il Ponte Rubaconte, / e cotal soprannome ben gli stette, / perocchè 'l Podestà con chiara fronte, / per cui la prima pietra fu fondata, / fu il Melanese Messer Rubaconte.

[27] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 47, terz. 46, vol. 3, pag. 27: Nel detto tempo Messer Giliberto, / con dugento a caval, con chiara fronte / andò in Romagna per lo Re Ruberto...

- Forte fronte, fronte forte: atteggiamento fermo e risoluto con cui ci si oppone a qno o qsa.

[28] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 10, pag. 79.10: E però vi priego che voi v' apparecchiate acciò che i vostri nemici, i quali credo che non sieno di qui guari lontani, possiate con più forte fronte ricevere che io non potei...

[29] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 3, vol. 7, pag. 374.8: [8] Ecco io hoe fatta la tua faccia più forte che la loro; e la tua fronte fie più forte che la loro.

- Lieta fronte, fronte lieta: espressione di contentezza, buonanimo.

[30] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 16.34, pag. 40: Levossi Diana poi con lieta fronte / dicendo...

[31] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 416.8: Ma Pompeo nè in una parte nè in l' altra mutato il viso, sostenne l' annunciamento del regno, e 'l vituperamento di questa cavillazione; acciò che per lieta fronte non mostrasse udire volontieri la sua potenza, o per tristo viso non paresse ch' elli la [ira] confessasse.

[32] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 1064-1108], pag. 188.29: nascondono i pianti e cuoprono i petti con lieta fronte, e, o buona libertà, elglino allegri ardiscono di raguardare lo sanguinoso male, piangendo Cesare.

[33] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 46, pag. 81.3: Latino si pose a sedere in su la sua alta sedia, non con lieta fronte, tenendo la verga reale in mano.

[34] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 24.65, pag. 71: con lieta fronte Emilio trionfai, / quando di me fece mentire il Gallo.

[35] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 35.168, pag. 241: ma prima venne a lue con fronte leta / colue ch'ebbe le cinque...

- Fronte serena: espressione priva di turbamento, che comunica e trasmette tranquillità.

[36] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae II.27, pag. 251: Ed Alcibiade, che sì spesso Athena / Come fu suo piacer, volse e rivolse, / Con dolce lingua e con fronte serena...

[37] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 284.11, pag. 358: Come donna in suo albergo altera vène, / scacciando de l'oscuro et grave core / co la fronteserena i pensier' tristi.

[38] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 1.123, pag. 7: Et udito il sermone, / il se turboe la sua fronte serena, / pensando assai...

- Sicura fronte, fronte sicura: espressione che denota coraggio, fermezza.

[39] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 5.18, pag. 212: Sicch' io farò sichura fronte, e volglio / Saver, s' io deggio mai sempre aspettare, / O sse quest' ovra mi de' mai giovare.

[40] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.66, vol. 1, pag. 352: e com' el giunse in su la ripa sesta, / mestier li fu d'aver sicura fronte.

[41] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21, pag. 338.22: Qui D. dice como V. passò di là dal capo del ponte, E com'el giunse etc., idest V., li convene avere fronte sicura.

- Superba fronte: espressione che denota tracotanza.

[42] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 72.7, pag. 628: nel quale ancora con superba fronte / vi si vedea regnare il gran Creonte.

[43] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 13.19, pag. 65: Dall'altra parte con superba fronte / era Epasto, con un piccone in mano / con punte agute bene ad entrar pronte.

[44] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 54, terz. 41, vol. 3, pag. 104: e Messer Can con sua superbia fronte, / curava poco di quella milizia.

- Triste fronte: espressione che denota dolore, afflizione psicologica (anche fig., con rif. alla canzone a cui si rivolge il poeta).

[45] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 86, pag. 697.5: imperò che secondo i poeti l' anime de li uccisi errando andavano con tristo viso, infino che di loro era fatto vendetta. Onde dice Vergilio nel Sesto d' uno nipote overo figliuolo di Marcello, il quale fu morto, che stava con trista fronte...

[46] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 16.70, pag. 37: Canson, vestita a nero voi' che vadi / e porti un velo in su la trista fronte, / e sì come acqua fonte, / lagrime versin li occhi tuoi dogliosi...

- Umile fronte, fronte umile: espressione, atteggiamento che denota riverenza, rispetto verso un superiore.

[47] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 178.1, pag. 353: Po' si volse a Iesù, con umil fronte, / che gli era al lato, confitto nel legno...

[48] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 23 [Ciano del Borgo a San Sepolcro].54, pag. 51: Nel cuor del servo dia formarsi e nascere / prontessa d'obbedir che non sia guantola; / di fronte humile e piana poi amantola, / che gratïosa sempre possa crescere...

- Vergognosa fronte, fronte vergognosa: espressione, atteggiamento che denota afflizione, turbamento, senso di mortificazione, ma anche, in contesto pos., riverenza.

[49] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 7, par. 6, pag. 91.9: Coloro, la cui mente è onesta, loro fronte o ardire vergognoso è.

[50] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.81, vol. 1, pag. 14: rispuos' io lui con vergognosa fronte.

[51] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 743, pag. 384, col. 1: E lu doctore se ascise / con vergogniosa fronte / delle paraule conte.

[52] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 2, pag. 22.18: Coloro che hanno la mente onesta hanno la fronte vergognosa.

[53] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 123, pag. 46.5: «con vergognosa fronte», per ciò che in quella parte del viso prima apariscono i segni del nostro vergognarci; come che qui si può prendere il tutto per la parte, cioè tutto il viso per la fronte.

[54] Maramauro, Canz., p. 1374/78 (napol.>tosc./sett.), 2.22, pag. 195: et Phille Rodopea / piangendo va con vergognosa fronte / el crudel Demophonte...

[55] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 33, terz. 43, vol. 2, pag. 104: Più non possendo, fe calare il ponte, / ed arrendersi, salve le persone, / poi si partì con vergognosa fronte.

[56] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 79-90, pag. 42.40: con vergognosa fronte; cioè con la fronte inchinata, che significa vergogna; quando l'uomo si vergogna cala la fronte...

- Fronte di meretrice.

[57] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 4, pag. 378.20: A queste tali dice Geremia profeta: Frontedi meretrice hai fatta, e non ti se' voluta vergognare.

[58] F Cavalca, Pungilingua, a. 1342 (pis.), cap. 26: Guardati da dire, e da riferire parole e cose brutte, perocchè appoco appoco per cotali parole si perde la vergogna, e fa l'uomo faccia e fronte di meretrice. || Bottari, Pungilingua, p. 234.

[59] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 3, vol. 7, pag. 21.6: tu hai fronte e faccia di meretrice, e non ti volesti vergognare.

- Fronte senza paura.

[60] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 81, pag. 703.14: ma furono con franco animo e frontesanza paura ricevuti...

1.5.3.1 Fig. Coraggio, impudenza.

[1] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 283, pag. 127: Non avia fronte star fra la gente, / Né demustrare me ad me' parente, / K'avia pecati tanti et ardenti / Finké issu me non tenne mente!

- [In interrogative retoriche o in esclamazioni:] con che, quale fronte.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 173.7: non so con qual fronte possiate dire che lli cherici non possano esser larghi...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 207.24: Modo con quale fronte, commo costumano li altri ammaturi, eo la poterrayo losengare a la mia volontate?

[4] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 3, cap. 30: Con che fronte adunque, con che cuore, con che svergognamento, con che sciocchezza, ovvero più tosto pazzia, non imputano quelli mali alli loro iddii, ed imputano questi a Cristo nostro Iddio. || Gigli, Della città di Dio, vol. I, p. 90.

[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 31, pag. 189.22: Se non ami la pace, se 'l prossimo hai in odio, con che ragione, con che patto, con che fronte dimandi che ti sia perdonato?

1.5.3.1.1 Fras. Fare fronte: farsi animo, assumere un atteggiamento coraggioso.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 58.35: incommenzao honestamente a ffare fronte et a parlare con Iasone e dicele queste parole...

1.5.3.2 Fig. Pudore, verecondia, ritegno.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 21, pag. 196.6: 'E labri della puttana', cioè del lusingatore che non à fronte chome la puttana, 'sono come il fiadone del mele...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (ii), par. 39, pag. 334.19: si vergognano che que' membri in aperto veduti sieno: questi soli hanno posta giù ogni erubescenzia, ogni fronte, ogni onestà...

[3] F S. Agostino volg., XIV (tosc.), L. 4, cap. 7: Nel quale vano parlare attendano costoro al tempo loro: e se hanno fronte o temono vergogna, confondansi di fare più simiglianti lamenti. || Gigli, Della città di Dio, vol. I, p. 98.

1.5.3.2.1 Locuz. avv. Senza fronte.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 359.21: donna piena di tutto disonesto abito e portamento, e parlante sanza alcuna fronte, o abito o atto pertinente a condizione di donna...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 7, pag. 32.34: se porta e fa le ovre de pessimo tyrano, è sbroncha e sença fronte chomo la meltrixe, non à mae misericordia e è sença vregonça...

1.5.3.3 Aspetto esteriore.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 7, cap. 1, par. 11, pag. 139.22: Tali si conviene d' essere gli uomini dello imperiale palagio, che per dimostramento di fronte aprano i beni della loro natura, e possano essere conosciuti da' costumi, quand' eglino sono veduti...

1.5.3.3.1 [Con valore neg., con rif. a chi o a ciò che si mostra diversamente da quello che è:] aspetto esteriore, apparenza (anche fig.).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 145.1: Quelli son pessimi e maliziosi nemici che sono ne la fronte allegri e tristi nel cuore.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.29, vol. 2, pag. 534: E quali agevolezze o quali avanzi / ne la fronte de li altri [[disiri]] si mostraro, / per che dovessi lor passeggiare anzi?».

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 77.4: Ma acciò che tu non riputi ch' io faccia contra la fortuna inespugnabile battaglia, dico che alcuna volta avviene, che ella fallace appo gli uomini ha merito; allora, cioè, quando ella s' apre, quando la fronte scuopre, e suoi costumi palesa.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 291.16: Conciosiacosa che il volto e la fronte de le ricchezze sia alegro di fuori, e dentro pieno di amaritudine...

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 31, 22-30, pag. 759.7: E quali agevolezze e quali avanzi Ne la fronte; cioè nell' apparenzia prima, delli altri; cioè beni mondani et imperfetti...

1.5.3.3.1.1 Locuz. avv. Nella prima fronte: nell'aspetto che si mostra inizialmente ad un osservatore; a prima vista. || Att. solo nei volgarizzamenti di Ov., Ars am., III, 553-554: «Dissimulate tamen, nec prima fronte rapaces / Este: novus viso casse resistet amans».

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 334.17: Infignetevi ampoi, né non siate rapaci ne la prima fronte: il nuovo amante si ritrae adietro, veduto le reti.

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 542.33: Ampo' ve enfençì né non sia' rapace in la prima fronte: lo novello amante se retegnirà, veçudo le rede.

1.6 Sinedd. La parte superiore del capo. [In partic.:] la parte immediatamente sopra la fronte.

[1] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 2, dist. 26, pag. 18.39: Tu no voler abandonar La causa La qual tu cognose Covignevol a ti: Lo fronte pleno de cavili De darere Questa ocasion Serà calva.

[2] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), II, 26.6, pag. 302: Ca[l]va serà, se rea cura ·de p[ill]i, / la fronte toa cop(er)ta de capilli.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 12.109, vol. 1, pag. 203: E quella fronte c'ha 'l pel così nero, / è Azzolino...

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 6.2246, pag. 264: E le nude ossa con la fronte calva, / Che dormono vestite di speranza, / Rinasceranno con la carne salva...

[5] Poes. an. perug., c. 1350, 86, pag. 18: O da la forte donna sogiogati / non ve recorda che la fronte nuda / rimarrà calva dai menbra spiciati?

[6] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 232.17: Rimproverimi tu, o usuriera, o generazione di mostro, fronte piena di capegli, ma dreto hai il capo raso.

[7] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 13, vol. 1, pag. 513.11: E se nella fronte caderanno i peli, calvo di dietro e mondo sarà.

- Adornare, cingere, onorare, ornare la fronte, le fronti di qsa (una corona e sim.).

[8] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.108, vol. 2, pag. 382: Euripide v'è nosco e Antifonte, / Simonide, Agatone e altri piùe / Greci che già di lauro ornar la fronte.

[9] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22, 94-114, pag. 457, col. 1.14: E pperçò, vogliendo mostrar ch'i poeti antighi v'irano, dixe che honorono 'già di lauro' le loro fronti.

[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 63.9: gli promise d' ornare la sua fronte di reale corona del fruttifero paese...

[11] Petrarca, T.F. III, 1371, 55, pag. 574: Di lauro avea ciascun la fronte cinta...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 61, pag. 460.25: Non fanno le riccheze li re, non il colore del vestimento tirio, non la corona della quale essi adornano la fronte loro, non le travi dorate de' lor palagi.

[13] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 22, 94-114, pag. 534.24: che già di lauro ornar la fronte; cioè li quali nel tempo passato si coronarono d'allorio...

1.7 [In sinedd., per indicare l'intero capo].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.35, vol. 1, pag. 162: ed el s'ergea col petto e con la fronte / com' avesse l'inferno a gran dispitto.

[2] Gl Tristano di Todi, XIV s.q. (tosc. occ.), pag. 561.26: et sì si rompe la testa cioè la fronte et lo viso...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 10, 31-39, pag. 282.37: Et ei surgea col petto e con la fronte; cioè tenea il petto e la fronte alta, e per questo mostrava che dispregiasse l'inferno...

- Crollare la fronte: scuotere il capo.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.43, vol. 2, pag. 465: Ond' ei crollò la fronte e disse... || Cfr. Petrocchi, Commedia, vol. III, p. 465 per la variante «la testa».

[5] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 34-48, pag. 649.21: crollò la fronte; cioè menò lo capo; e ponsi la parte per lo tutto, per quel colore di Retorica che si chiama intelletto...

- [Prov.].

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 7, par. 16, comp. 62.50, pag. 151: Coluy ch'à il fronte rotto / non temme duro motto / né vergogna.

1.7.1 Fig. Fras. Rompere la fronte: sconfiggere.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 93.7: po' volse sentir fame perché lo demonio se metesse a tentar-lo e con le parole vive de la scritura el ghe rompè lo fronte e a nu mostrò conbater...

1.8 [In sinedd., per indicare l'intero corpo, l'intera persona].

[1] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 41.4, pag. 682: e caddi 'n su quella petra, di lasso, / ove l' onesta pose la sua fronte...

2 Parte anteriore o esterna di qsa o qno che si offre alla vista di un osservatore. Estens. Lato.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 626.31: E 'l grave Auleste alto batte il mare con cento alberi, nella cui nave nella fronte dinanzi porta uomo, e 'l ventre finisce in pristi; e la spumosa acqua mormora sotto il petto del mezofiera.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.596, pag. 162: Portando sopra il capo le molte ova, / Essendo lesa dal fuoco supremo, / Erano sane come cosa nuova; / Ma dentro senza frutto e pien di vento / Furno trovate, ché da l'una fronte / Entrò la fiamma e strusse lor contento.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 327.23: al quale nocchiere in fino alle latora pelosa la fronte mostra uomo, il ventre finisce in bestia marina; e onda schiumosa mormora sotto il petto di quello mezzo fiera.

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 8, vol. 1, pag. 487.13: [9] E posegli la mitra in capo, e sopra essa, dalla fronte, una piastra d' oro, consecrata della santificazione, come Iddio aveva comandato.

- Locuz. verb. Dare la fronte a: volgersi con la parte anteriore a qno in modo da stargli davanti.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 252.15: ma una colonna di pietra era in mezzo il castello, alla quale, come entrava dentro il forestiere, era menato, ed a una delle campanelle convenìa mettere il cavallo e cappello; e come la fronte li dava, così era menato alla casa per lo gentile uomo, al quale era atribuita quella campanella, ed onorato secondo suo grado.

2.1 Lato esterno (in gen. anteriore) di una costruzione. [Con rif. ad una casa:] facciata d'ingresso.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 46.3: E la fronte della tua magione dee essere contra a mezzodì, in tal maniera che 'l primo cantone sia volto contra lo sole levante, e l'altra parte contra a ponente.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 329, vol. 2, pag. 500.18: rafforzando il castello molto di rocca e girone di mura e di torri, e murò di fuori la fronte...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 7, vol. 4, pag. 177: Secondo il mio parer, comincio, e dico, / che le tre parti di Firenze è posta / in piano, allato all' Arno, e come a bico. / L' altro quartier di là dal fiume sosta, / e quasi inver Levante alza le fronti, / perocchè 'n parte piglia della costa.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 42, pag. 169.10: Il settimo dì da Ibero si venne a Cartagine e insieme per terra e per mare; da quella regione della città che è volta verso settentrione fu posto il campo: e questo è dalle spalle, perciò che la fronte era per natura sicura, e niuno steccato v' era davanti posto.

[5] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 128.16: Et nella fronte delle ditte mura erano porte cento de metallio...

[6] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 40, vol. 7, pag. 565.7: [19] E misurò la larghezza dalla faccia della porta di sotto insino alla fronte del cammino dentro... || Cfr. Ez., 40.19: «et mensus est latitudinem a facie portae inferioris usque ad frontem atrii interioris».

2.1.1 Fig.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 2.82, pag. 10: O Treviso, fundato per Amore / col fronte de Pietà e Cortesia, / per tua folia - se quigli exulerano, / la fine te farà vergogna e danno.

2.1.2 [Arch.] Una delle due pareti di un vestibolo, di una loggia.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 2.1, pag. 257: Compreso le due fronti de la loggia, / con le mie guide a la terza mi trassi...

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 40, vol. 7, pag. 563.11: [9] E misurò l' antiporto della porta, ch' era di VIII cubiti, e la sua fronte era di due cubiti; e l' antiporto della porta era dentro.

[3] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 40, vol. 7, pag. 566.12: [26] E per sette gradi si ascendea a lei; ed eravi l' antiporta dinanzi alle sue porte; ed eranvi due palme nella fronte sua scolpite, una di quà e una di là.

2.2 Parte anteriore di una macchina bellica.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 14, pag. 159.14: ed è chiamato in volgare bolcione, e per lettera montone, perchè ha durissima fronte, e con esso si fanno le mura cadere, o vero ch' a modo di montone torna addietro...

2.3 Prua di un'imbarcazione.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 145.25: ora ambedue navi si tragono co le fronti giunte insieme, e longamente sulcano i salsi guadi.

2.4 Parte, regione estrema di un territorio, fascia di confine.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 11.6: Asia, ch' è la primaia e la maiore terza parte del mondo, hae nella fronte del levante una regione chiamata India...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 8.99, pag. 26: Di Cerauno Tigris surge d'un fonte; / l'arca Noè sopra Ararat si mira; / Eufrates l'aggira per la fronte.

2.5 Versante esposto di un elemento naturale con uno sviluppo verticale (un monte e sim.).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 14.2: Poi viene Cilicia, ch'è una grande terra, là ove Montor siede, che guarda a destra verso settentrione. Da quella parte è Caspio ed Ircania. A sinistra guarda verso mezzodì, in quella parte è il regno delle Amazoni, il regno delle femine, e Chaie e Scithe. E le sue fronti guardano da occidente...

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 175.2: Uno scoglio ee sopra 'l mare: la parte di sotto ee cavata dall'onde, e difende le coperte onde dalle piove: la parte di sopra ee aspra, e distende la fronte nell'aperto mare.

[3] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 392-438], pag. 29.4: Questi ingenera grandi fiumi che escono delle grandi fronti, e sparse i fiumi in dipartimenti de' due mari.

2.6 Parte sommitale di qsa.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.123, vol. 3, pag. 522: così, quasi di valle andando a monte / con li occhi, vidi parte ne lo stremo / vincer di lume tutta l'altra fronte.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 94.22: La qual cosa unu pocu parirà mayuri se homu considera que la fronti di quilla bara era ornata di li triumphi di Macedonia.

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 31, 112-129, pag. 822.11: tutta l'altra fronte; cioè tutta l'altra altezza, che era in tondo, l'una parte incontra a l'altra.

[4] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 11, vol. 1, pag. 115.8: Il salcio, ovvero il larice segaticcio, secondo che scrive Palladio, è utilissimo, le cui tavole se metterai nella fronte, ovvero estremità dei tetti, si difenderanno dal fuoco...

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 26, vol. 1, pag. 381.17: [9] De' quali cinque giugni dall' una parte; e sei insieme aggiugnerai, sì che lo sesto copritore nella fronte del tetto duplichi.

2.7 Parte iniziale di un testo.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 9.6: conosco che la presente opera al vostro iudicio avrà grave e noioso principio, sì come è la dolorosa ricordazione della pestifera mortalità trapassata, universalmente a ciascuno che quella vide o altramenti conobbe dannosa, la quale essa porta nella sua fronte.

2.7.1 [In partic.:] titolo di un'opera.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.2: darà forsse da rier lo nostro sermonar, perçoché sul so' fronte e dichio principal el porta sententia greve e desconça...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 34, pag. 170.1: [36] Finise lo libro chi dixe in lo so' titol e porta scrichio sul fronte che nessun à dagno noma' da sì meesmo.

2.7.2 Sommario posto all'inizio di un testo per riassumerne il contenuto.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, conclusione, pag. 719.30: Tuttavia chi va tra queste leggendo, lasci star quelle che pungono e quelle che dilettano legga: elle, per non ingannare alcuna persona, tutte nella fronte portan segnato quello che esse dentro dal loro seno nascose tengono.

3 [Milit.] Parte anteriore, prima fila rivolta verso il nemico (o già a contatto con esso) di un esercito schierato in battaglia; anche prima, primiera fronte. Estens. Luogo, zona in cui avviene la battaglia.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 20, pag. 126.8: L' una battaglia è con lunga fronte, e coll' oste quadrata...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 28, pag. 36.15: Catellina stava a la fronte, e soccorriva li lassi e li debili di sua gente, e metteva avanti li più freschi, e li suoi nemici richiedeva sovente a la spada et a la lancia e quando a la mazza turchisca: [[...]]. Pretegio quando lo vidde così aspramente difendere a la sua prima schiera...

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1, cap. 10, pag. 138.8: I capitani della guerra misono i feditori alla fronte della schiera...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 190, pag. 248.17: Elli mise Acchilles nel fronte dinanzi, con tutta sua buona gente, che molto erano irati e corrucciati de la morte di Patrocolus suo compagnone.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 392.20: E così, secondo che pone Vegezio De re militari, apo li Romani usavano alcuna volta schiera quadra, quando il nemico appare da più parti, sì che [on]dunque voleva fedire, era la fronte de' Romani verso il nimico.

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VII [Phars., VII, 214-234], pag. 124.25: e, o conbattevole Domitio, la fronte della battallia dal lato dritto èe commessa a te con deità che ti sarae contraria...

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 33, pag. 344.20: e statuì nella fronte quattro coorti, perciò che più dilatare non poteva la schiera.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 128.24: Puoi commutavano, ché lli cinqueciento della ala ritta vennero alla fronte denanti.

- Prima, primiera fronte.

[9] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 27, pag. 35.11: E' non fu ne la battallia, ma sì ordenò le schiere, e mise nel primo fronte li cavalieri antichi indurati ne le battallie...

[10] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 6, pag. 78.4: Allora venne davanti Lelio, uno nobile cavaliere, che tutto giorno andava davanti al primiero fronte de la battallia...

[11] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 93.9, pag. 40: Lelïusso si trasse avanti allora, / ch'al primo fronte solea tuttor gire.

[12] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VII [Phars., VII, 521-551], pag. 132.7: Allora Cesare, temente che la prima fronte non gli fallasse nel corso, tiene per lato le compagnie dopo le 'nsengne...

[13] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 97, pag. 732.30: messi nella prima fronte delle schiere quelli aspri e duri Inghilesi cui tirava la voglia della preda...

[14] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 14, pag. 217.24: Da Annibale gli Spagnuoli ottenevano la prima fronte e questa era la forza in tutto lo esercito.

[15] Tristano Veneto, XIV, cap. 340, pag. 305.33: «Sì me haida Dio, elo serà ben secorsso, et megio vorave io murir avanti in la prima fronta cha elo murise per defeto dela mia aida».

[16] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 3 Re 20, vol. 3, pag. 429.5: [17] E uscirono i fanti de' prìncipi delle provincie nella prima fronte.

3.1 Estens. Parte anteriore di una flotta.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 119, pag. 184.12: ellino misero nel fronte dinanzi .c. de le migliori navi e de le meglio apparecchiate ch'eglino avessero.

3.2 Fras. Porre l'oste in fronte: schierare l'esercito.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 909, pag. 207: Viva lo conte, / Lo nobile signore che porta l'arme admonte! / Ad Selmona! ad Selmona! ponamo l'oste in fronte!

3.3 Fig. Prima fila di una schiera.

[1] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Pudicitiae, 79, pag. 231: Armate eran con lei tutte le sue / Chiare Virtuti - o gloriosa schiera! - / E teneansi per mano a due a due: / Honestate e Vergogna a la fronte era, / Nobile par de le vertù divine / Che fan costei sopra le donne altera...

3.3.1 Fig. Prima fila in una battuta di caccia.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.33, vol. 1, pag. 565: Con cagne magre, studïose e conte / Gualandi con Sismondi e con Lanfranchi / s'avea messi dinanzi da la fronte.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 33, 23-37, pag. 831.31: S'avea messi dinanzi dalla fronte: però che queste case avea messe per capo del trattato e della setta.

3.4 Locuz. verb. Stare a fronte a, con: opporre resistenza armata.

[1] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 61-81, pag. 529.18: Da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi; cioè da stare a fronte con Brescia e Bergamo, con le quali cittadi Peschiera è vicina et atta a difendersi da loro, et a comparire così bene come quelle due cittadi...

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 142.31: ma che prode fece quella valente defensione de lo re Prothesialo, concessa de cosa che fuorsi X milia Grieci a ccavallo, li quali erano descisi in terra, voleano stare a ffronte a C milia Troyani?

3.5 Locuz. verb. Tenere fronte: resistere nel tempo, durare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.57, vol. 1, pag. 460: Ora chi se', ti priego che ne conte; / non esser duro più ch'altri sia stato, / se 'l nome tuo nel mondo tegna fronte».

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.4163, pag. 370: Ventiquattr'ore è il giorno naturale; / L'ore non sono uguali, ma ridotte, / Quelle, dico, del giorno artificiale, / Il quale è tanto, fin che il Sole alluma / Una fïata tutto l'orizzonte: / Così la gente lui chiamar costuma. / Artificiale è detto, perché l'arti, / Infin che il Sol non posa, tegnon fronte...

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 55-60, pag. 696.24: Se il nome tuo nel mondo tegna fronte; cioè abbia fama.

4 [Con valore di stato in luogo, definisce la posizione reciproca di due entità:] locuz. prep. A / alla, in / nella, per fronte a, di: davanti a, in faccia a, dirimpetto a.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 13.10: dal merigge monte Tauro, ov' ee Cilicia e Isauria, nella fronte dell' isola di Cipri.

[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 471, pag. 61: Ça lo volea ferir del tutto, / Quando in so fronte l'à veçuto / Una croxe, che desexe / Dal çiello vegando luy palexe.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 23, pag. 389.13: e, rimirando per una finestra, vidi a fronte alla mia camera in un' altra dimorare due donne sanza più...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 4, cap. 2, vol. 1, pag. 149.16: il quale carroccio di marmi fu recato da Fiesole, ed è nella fronte della detta chiesa di San Piero...

[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1043, pag. 241: Et posero lo campo alla fronte de Aversa...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 1.18, pag. 3: poi che 'l sol passa / in fronte a Virgo e che lascia il Leone...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 69, pag. 702.14: infino al Fare di Messina, dove è tronco da Peloro, il quale è un monte in Cicilia a fronte al fine suo.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 194.24: La matina per tiempo deo per terra le belle palazza in pede de ponte de Santo Pietro, in fronte de Santo Cieizo.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 128.5: ma se assettaro ad uno scanno che stava per fronte allo re Priamo...

[10] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 40, vol. 7, pag. 565.4: [18] E lo pavimento era nella fronte delle porte [ed] era di sotto.

4.1 Locuz. avv. A / alla, da, nella fronte.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 20.1: ed hae nella fronte le isole Stechadas, ove il fiume di Rodano entra nel mare.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 18, pag. 574.23: qui a fronte, dove le vecchie radici del bel granato vedete, s' assise...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 50, vol. 2, pag. 355.6: Il marchese avendo alla fronte il bello e grande esercito de' detti signori, no· ssi potea volgere indietro a ddare soccorso a Pavia per non avere i nimici alla coda...

[4] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 329.10: Dicendo che frontegia Bergamo e Bressa, idest sta a fronte.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 245.136, pag. 289: e l'altro, in cu<i> la banda non fu ascosa / de' Medici, e quell'altro ivi da fronte, / messer Francesco Brunelleschi saggio, / e con le virtù d'arme ardite e pronte.

4.2 Locuz. prep. Dinnanzi alla, dalla fronte a, di: davanti a, al cospetto di.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 10, pag. 210.24: Uno marchese aveva dinanzi a sua fronte, che aveva nome Surachi...

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 164, pag. 224.12: Lo re Menelaus e lo re Thalomon erano a' Troiani dinanzi a la fronte, e apresso loro lor gente, che molto facevano de Troiani gran martirio e crudele...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 446.26: la vita bestiale del re di Cipri, il quale doverebbe essere tutto santo, però che dinanzi alla fronte li siede la terra, dove il suo Creatore il sangue sparse.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 31.36, pag. 178: e additommi un gran palagio, / ch'era dinanzi da la nostra fronte.

4.3 Locuz. prep. Incontro alla fronte di: davanti a.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 1, vol. 3, pag. 5.19: ruppe il muro del Comune di sopra al Corso de' Tintori incontro a la fronte del dormentorio de' frati minori per ispazio di braccia CXXX...

4.4 Locuz. prep. In fronte a: avanti a, prima di.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 43.6: in prima il re, a ccui andava in fronte il duca Guernieri co' suoi Tedeschi...

4.5 Locuz. prep. A faccia fronte: davanti a (con gen. apreposizionale). || Att. solo in F Doc. mess., 1380 (cfr. Rohlfs, § 846).

[1] F Doc. mess., 1380: It(em) havi a fachi fru(n)cti la di(c)ta casa putiga una da vi(n)diri drapi... || Rinaldi, Testi d'archivio, p. 128.

[2] F Doc. mess., 1380: It(em) havi turi una cu(m) uno puçu de fora cu(m) dui volti a damusu (et) cu(m) una durupata a fachi fru(n)cti la casa de mis(er) Maçiu Sarafinu... || Rinaldi, Testi d'archivio, p. 128.

4.6 Locuz. avv. A fronte a fronte: faccia a faccia, uno davanti all'altro.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.100, vol. 1, pag. 428: ché due nature mai a fronte a fronte / non trasmutò sì ch'amendue le forme / a cambiar lor matera fosser pronte.

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 90.8, pag. 242: Dïana, di sul soprastante monte, / abbracciati gli vide a fronte a fronte.

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 38.5, pag. 30: quando, in parte essa riguardando, / vidi star con un'orsa, a fronte a fronte, / donna gentile e d'ogni biltà fonte...

- Fras. Guardare a fronte a fronte.

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 25, 40-48, pag. 674.37: vuol che tu t'affronti; cioè vuole che tu, Dante, guardi a fronte a fronte...

4.6.1 Locuz. avv. A fronte a fronte: faccia a faccia, in uno scontro diretto, corpo a corpo (in contesti che denotano ostilità o contrapposizione).

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 354, pag. 860: Ma li gram guelfi, ch'è piem de salute, / veçendo li soi nimixi a fronte a fronte, / vanno a ferire cridando...

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 265.4, pag. 108: veder pugnar li Greci e li Troiani, / cavagli e cavalier' di grand' asprezza / a ffront' a fronte ogni giorn' a le mani...

[3] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), [1317/18] 32.12, pag. 54: e sperase che uscir a fronte a fronte / cum lor potrà la gente, e la citade / toremo senza gran colpi di spade.

[4] Bindo di Cione, 1355 (sen.), 12.94, pag. 105: L' altro è Orazio Cocles, che nel piano / conbattè co' nimici a fronte a fronte, / facciendo drieto a ssè tagliare il ponte.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 29, vol. 2, pag. 324.27: dopo a cinque dì che a fronte a ffronte erano stati co' nostri sanza fare niuna mostra o atto di guerra...

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 516, pag. 479.37: Miser Tristan et miser Lanciloto era a viso a viso et a fronte a fronte; eli have lagado tuti li altri et sì conbateva insembre molto duramentre.

4.6.1.1 Locuz. avv. Fronte a fronte.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 516, pag. 480.22: perché la batagia qu'eli fese al Petron de Merlin né quela dela Çogiosa Guardia fo niente inver questa, perché mai eli non abandonà l'uno l'altro, anci era tuto lo zorno fronte a fronte...

4.7 Locuz. avv. A fronte a fronte: a perpendicolo.

[1] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 19.5, pag. 224: da quella parte che 'l sol guata / quand' è nel mezzogiorno a fronte a fronte...

5 [Con valore di moto a luogo:] locuz. prep. A / alla fronte a: incontro a, contro.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 15 rubr., pag. 218.4: Come Pompeo, quando vide Cesare all'aiutorio d'Antonio, spronò il cavallo e gli andò alla fronte; e come i due duchi si combatterono a piedi con gran virtù.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 20.3, pag. 574: Signor, tu sai che, poi che di Creonte / il giusto Marte ti diede vittoria, / io, che con lui t' era uscito a fronte, / per prigion preso, fui della tua gloria / picciola parte...

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 89, pag. 717.4: Averardo [[...]] a ffronte si fé al conte di Monforte...

[4] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 10, 20.3, pag. 574.2: [a fronte]: incontro.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 20, pag. 188.25: contra lo quale quillo fortissimo Hector le ensio a ffronte coll'altra soa lanza inpugnata...

6 Locuz. avv. [Con valore di moto da luogo:] Dalla fronte: da davanti.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 91.1: Ed i cavalieri prima vadano innanzi, e poi i pedoni, appresso la salmeria, e mercato, e di dietro vadano poscia certi cavalieri e pedoni, perchè andando, talotta dalla fronte, ma più spesso di dietro, sono assaliti.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 24, pag. 166.5: vada 'l bifolco non dal lato, ma dalla fronte, e mostrili, e porga il cibo...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 48, pag. 275.15: il colle opposito toglieva che nè dalla fronte nè dal lato fossero assaliti.

[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 63, vol. 3, pag. 106.16: E allora gli s'accosti il bifolco con dolci lusinghe, e porgendo loro dilettevoli cose, non mica dallato o di dietro, ma dalla fronte...

6.1 Locuz. avv. Dalla fronte dinnanzi.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 25, pag. 34.14: lo distretto luogo difendare, sì che li nostri nemici non ci possino inchiudere da la fronte dinanzi.

7 Fig. [Stabilisce un paragone tra due entità in opp.:] locuz. prep. Alla fronte a: in confronto a, di contro a.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 27, par. 2, vol. 2, pag. 129.25: Et ki plui nobili cosa esti a lu mundu, ki la cruchi di Iesu Cristu, a la frunti a la curuna di li imperaturi, a li cunfaluni di li imperaturi, di li rigi, di li comuni?

[u.r. 27.02.2023; doc. parzialm. aggiorn.]