INSETARE (1) v.

0.1 ensetato, inseta, insetando, insetare, insetassero, insetata, insetati, insetau, insitare, insitari, insitarinci, insitarsi, insitaru, insitata, insitati, insitatu.

0.2 Lat. insitare (DEI s.v. insetare 2).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante, Convivio, 1304-7; Gramm. lat.-aret., XIV m.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Agr.] Inserire su una pianta una parte di un'altra pianta (per lo più un pezzo di ramo), al fine di farle crescere unite a costituire una nuova varietà vegetale (più forte o migliore). 1.1 Estens. Coltivare. 2 Estens. Inserirsi in qsa di preesistente, risultandovi strettamente unito.

0.8 Elisa Guadagnini 23.03.2010.

1 [Agr.] Inserire su una pianta una parte di un'altra pianta (per lo più un pezzo di ramo), al fine di farle crescere unite a costituire una nuova varietà vegetale (più forte o migliore).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 22: abbo edificate case, piantate vi(n)gne, facti orti (et) giardini, et posti (et) insetati in loro tucte ge(n)neratione d'albori...

[2] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 34, col. 1.11: Insero, ris, insetum, per insitare le piante.

- Sost.

[3] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 146.15: e tu puoi ponere piante in de li orti bagnati e puoi menare li rivi de la lieve acqua. Verrà inde lo insetare: fa' che 'l ramo adotti lo ramo e stia coperto l' arbore dei capelli pelegrini.

- [In contesto fig.

[4] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 166.1: e vostra cavallarìa seculare vana [[...]] la cangiate in orrata e miglior molto, sovra d'essa piantando e insetando (ch'è infruttuoza e selvaggia, e ascierbissimi fae e amar pomi) la nobilissima, orrata e fruttuosa de la cielestiale sonma Reina Vergine Donna Nostra...

[5] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 401.12: là dove questo seme dal principio non cade, si puote inducere nel suo processo, sì che perviene a questo frutto; ed è uno modo quasi d'insetare l'altrui natura sopra diversa radice.

1.1 Estens. Coltivare.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 16, pag. 238.12: Et ciò è che disse Tullio: poniamo che tu abbi molti de' beni de la ventura, e abbi la vita abbandonata, non insetata [sic] dagli amici, non può essere allegra e gioconda. || Cfr. Cic., Laelius, 55: «ut, etiamsi illa maneant, quae sunt quasi dona Fortunae, tamen vita inculta et deserta ab amicis non possit esse iucunda».

2 Estens. Inserirsi in qsa di preesistente, risultandovi strettamente unito.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 127.18: subitamenti vinni per l' airu una multitudini di api; et mictendusi a la chima di killu lauru incontinenti cum grandi rimuri chi insitaru unu pendenti ramu.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 126.18: undi li exerciti insetau l'unu exercitu intra l'altru. Per la quali cosa adivinni que Hasdrubal nunca sappi que issu combattia cu li duy consuli fin intantu que issu fu sconfittu per lu putiri di ambiduy.

- Rifl.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Rubricario, vol. 1, pag. 6.32: Cap. 16, di quilli li quali, essendu nati di bassa manu, se sforzaru di insitarsi oy di mittirsi intra nobilissimi familgi.

[u.r. 05.06.2021]