0.1 ensetato, insitata, insitatu.
0.2 V. insetare 1.
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 2.
0.4 In testi tosc.: Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Agr.] Che è unito per innesto (ad un altro elemento vegetale). 2 Fig. Che è o si presenta congiunto, posto saldamente, profondamente unito (a qsa).
0.8 Elisa Guadagnini 23.03.2010.
1 [Agr.] Che è unito per innesto (ad un altro elemento vegetale).
[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 150.17: et unu poti viviri per dui diversi viti, comu piru insitatu supra pumu vivi per vita di piru et per vita di pumu.
2 Fig. Che è o si presenta congiunto, posto saldamente, profondamente unito (a qsa).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 60.54, pag. 242: Là 've Cristo è ensetato, tutto 'l vecchio n'è mozato, / l' un ne l'altro trasformato en mirabele unitate.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 71.17: quantu odiu apiru li antiqui insitatu a li lur animi incontra li inimici di la libertati, issi lu adimustraru...
[3] Epist. a Quinto volg., XIV (tosc.), Prosa, pag. 28.15: Né io ora richieggio questo, che forse è cosa in tutta la natura, ma specialmente già nella nostra età malagevole, cioè mutare l'animo e se alcuna cosa al tutto pare insitata, o naturata a' costumi e a modi nostri, volerla subito svellere, questo io non richieggio.