LESSO agg./s.m.

0.1 lessa, lesse, lessi, lesso, lisso.

0.2 DELI 2 s.v. lesso (lat. elixum).

0.3 Regimen Sanitatis, XIII (napol.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Dante, Commedia, a. 1321; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.); a Doc. fior., 1359-63; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Per schiuma di lesso > schiuma.

Locuz. e fras. a lesso 1.1; fare lesso 1.2.

0.7 1 Cotto in acqua bollente. 1.1 Locuz. agg. A lesso: bollito. 1.2 Locuz. verb. Fare lesso: preparare una vivanda (gen. carne) facendola cuocere lentamente in acqua bollente. 1.3 Sost. [Di persone]. 2 [Gastr.] Sost. Vivanda fatta di carne lasciata bollire gen. in acqua insaporita da erbe e spezie.

0.8 Anna Colia 10.06.2010.

1 Cotto in acqua bollente.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 389, pag. 574: chi stipa pesce lisso in loco lento, / quando lo mangia, ponilo in tormento.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 11, pag. 107.34: Unde Iddio liberamente di noi puote fare ciò che vuole, o vuole lessi o vuole arrostiti a sua volontà, ché nulla da noi overo dal nostro fine abbiamo.

[3] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 34, pag. 21.29: E togli l'anguilla lessa, e trattene le spine...

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 53, pag. 174.12: Ancora ad quello medesmo male, vale uno vitello de ovo lesso...

1.1 Locuz. agg. A lesso: bollito.

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 12.11, pag. 417: E 'l freddo vi sia grande e 'l fuoco spesso; / fagiani, starne, colombi e mortiti, / levri e cavrïuoli a rosto e lesso...

1.2 Locuz. verb. Fare lesso: preparare una vivanda (gen. carne) facendola cuocere lentamente in acqua bollente.

[1] a Doc. fior., 1359-63, pag. 17.17: per una oncia di speçie per fare peverada spessa con quelle tinche che si feciono lesse et per fare un manicaretto delle cose dentro s. ij d. iiij.o.

1.3 Sost. [Di persone]. || Nell'Inferno di Dante.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.135, vol. 1, pag. 360: Ed elli a me: «Non vo' che tu paventi; / lasciali digrignar pur a lor senno, / ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti».

2 [Gastr.] Sost. Vivanda fatta di carne lasciata bollire gen. in acqua insaporita da erbe e spezie.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 20, 115-123, pag. 507, col. 1.9: quando venía la volta a lui d'aparchiare mai non facea fare alcuna cosa de cusina in soa casa, ma avea spirti a lo comandamento, che 'l facea tôrre lo lesso della cusina del re de França, el rosto de quella del re d'Ingelterra...

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 273.26: E mangiato ch'ebbono il lesso, venne davanti lo arrosto: ciò era grue e paoni e fagiani.

[3] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 11.14, pag. 24: Ad questa pena l' inferno gli à messi / così tractati per vituperare / e lusinghieri per schiuma di lessi.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 115-123, pag. 533.12: Questo lesso fu del re di Francia, l'arrosto del re d'Inghilterra...