MÀCINA (1) s.f.

0.1 macena, macene, macina, macine, massena, maxena, mazine; a: macini.

0.2 DELI 2 s.v. macina (lat. parlato *macinam).

0.3 Mattasalà, 1233-43 (sen.): 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Mattasalà, 1233-43 (sen.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Rustico Filippi, XIII sm. (fior.); Doc. prat., 1296-1305; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Doc. cors., XIV.

In testi sett.: Doc. venez., 1315 (02); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Nota la forma femm. sing. macine e plur. macini in a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.).

0.6 N In contesti lat. è att. a partire da un doc. pist. del 1075: cfr. GDT pp. 381-82.

0.7 1 Grande cilindro schiacciato (gen. di pietra o metallo) che si fa ruotare al fine di triturare o schiacciare spec. cereali o olive. 1.1 [Con rif. alla pesantezza]. 1.2 [Con rif. al movimento rotatorio].

0.8 Elisa Guadagnini 25.03.2010.

1 Grande cilindro schiacciato (gen. di pietra o metallo) che si fa ruotare al fine di triturare o schiacciare spec. cereali o olive.

[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 27v.13: (e) Matasalà inp(ro)mise [[...]] se bisciogno v'avese macine p(er) la sua parte di rechavile ale sue dispese ifino a mulino...

[2] Doc. prat., 1296-1305, pag. 297.8: Cieccho maestro che fa le macine ebbe m(eçço) staio far(ina).

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 10.19: Se alcuno ti dicesse: 'Piglia una grave macina et portala addosso', se tu non la portassi, certo tu saresti scusato.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 95, vol. 2, pag. 50.2: Et per tutto el mese di febraio farò giurare due buoni huomini [[...]] che non lassino per lo detto ponte portare o vero recare macine da molino, se non l'una partita da l'altra, o vero per altro modo, secondo che alloro parrà che si convenga...

[5] Libro segreto di Arnoldo, 1308-12 (fior.), [1311], pag. 405.6: Chostonne una macina e in fare uno frettoio da olio a Baroncielli, die 20 di novembre 1311.

[6] Doc. venez., 1315 (02), pag. 130.2: do cisterne da aqua e llo chavallo e lla maxena e lla chaxella da dreo che xé sula tera che fo chonprada...

[7] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 88, par. 16, vol. 2, pag. 443.13: le macene deglie mulina se guastano e non durano per lo biado bangnato...

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 19, pag. 287.12: Il secondo olio similemente fa stringendo colla macina più fortemente; ma sarà per lo rompere de' noccioli non così dolce.

[9] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 9, pag. 9.7: Togli le mandorle bene mónde e bene lavate e bene macinate alle macine, e stenpera con poca acqua chiara;

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 307.12: hec mola, le, la macina.

[11] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 3, cap. 16, vol. 1, pag. 276.4: L'orzo ben mondato alla macine si ponga, e macinisi con la macine alquanto sollevata, acciocchè grossa farina adoperi:

[12] Doc. cors., XIV, 4, pag. 197.12: et debet habere lo supradicto Guido vel sua herede la quarta parte de tuto ciò che lo molino guadagna [[...]] et le mazine de li canali de lo mulino...

- Bocca della macina.

[13] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 11, pag. 149.25: 'l cielo è tondo e atornia tutto il giro del mondo. E chi è in Oriente, fugendo verso levante, conviene che dia di cozzo nel cielo, e non può fugire che non giunga a la bocca de la macina.

- [Per errore di trad., dal lat. molentes]. || Cfr. Mt 24.41: «duae molentes in mola: una assumitur, et una relinquitur»; Lc 17.35: «duae erunt molentes in unum: una assumetur, et altera relinquetur». Cfr. macinare.

[14] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 148, pag. 326.27: Due macine macineranno insieme; l' una sarà tolta e l' altra sarà lasciata.

[15] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 35.38, pag. 238: Due macine lavoreranno inseme: / tolta vien l'una et messa ne loco altro.

1.1 [Con rif. alla pesantezza].

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 8.8, pag. 37: Due donzei nuovi ha oggi in questa terra [[...]] macine non son già di molino: / ch'elle non hanno fondo, ma stranezza / hanno di peso, sì che lo palmento / n'andria giù in perfondo per gravezza, / ché di piombo è ciascun loro reggimento.

- [Usato come oggetto contundente].

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 13, pag. 124.24: Li Marsiliesi gittavano macine e travi in dosso a quelli di fuore, e co le forti balestra uccidevano li Romani.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 38, vol. 2, pag. 24.26: Ma poco regnò, perciocchè una femmina gli gittò in capo un pezzo di macina da una fortezza, la quale egli assediava, e volea ardere, e ruppegli il cerebro.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 71.2: Haco ignegni da aizare scale, da iettare macine.

- [Appeso al collo, come modalità di uccisione per annegamento].

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 163.19: santo Clemento papa fue coronato di martirio, ed il corpo suo giacque lungo tempo nel mare pontico con una macina a collo, lungo il Cessena, dove egli fu gittato vivo.

[6] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 95, pag. 273.26: Ma chi scandalizzerà uno di questi parvoli che credono in me, sarebbeli meglio che una macina di soma d' asino gli fosse appesa al collo, e gittato nel profondo del mare.

[7] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Vincenzio, pag. 129.23: Allora il re, vedendo questo, lo fece prendere, e fecegli legare una macine a collo, e fello gittare in mare.

1.2 [Con rif. al movimento rotatorio].

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 41.34: E 'n quello loco li se volgiarà lo cielo d'atorno cum tutte le sue stelle en modo de macina...

- [Rif. all'azione di bestie da soma:] menare la macina: farla ruotare.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 59, vol. 3, pag. 101.31: alcuni [[poltrucci]] sono, che non gli scelgono per altra cosa, che per portar pesi, e altri acciocchè menino le macini: e molti sono che gli usano a menar la carretta...

[u.r. 05.06.2021]