MIETITURA s.f.

0.1 metetura, metitura, metiture, mietitura.

0.2 Da mietere.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 [Agr.] Operazione di falciatura e raccolta delle spighe mature dei cereali. 1.1 Meton. Piena maturazione delle spighe dei cereali. 1.2 Meton. Insieme delle spighe da mietere (anche in contesto fig.). 1.3 [Rif. estens. alla raccolta dei legumi].

0.8 Elisa Guadagnini 01.04.2010.

1 [Agr.] Operazione di falciatura e raccolta delle spighe mature dei cereali.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 16, pag. 240.9: Appo Anzio, a coloro che mieteano, parve che nella mietitura loro cadessero spighe sanguinose.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 419, vol. 1, pag. 283.21: Et che tutti et ciascuni cittadini salvatichi, e' quali [[...]] diceranno sè volere abitare secondo che cittadini, sieno tenuti abitare a Siena con tutta la loro famellia, continuamente. Excetto el tempo de la metitura et de la vendemmia.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 45, par. 4, vol. 2, pag. 84.13: E ke sempre annuatamente per la necessetà degli uomene, cioè al tempo de la metetura, siano ferie da la meità del mese de giugno enfine a la octava de la festa de sancta Maria del mese d'agosto.

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 289.29: hec seges, segetis, la biada, et dicitur quando est metenda in agris vel campis, sed hoc messis, messis, quando est metenda, sed hec messis, messis, etiam la metitura...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 138, Ss. Cosma e Damiano, vol. 3, pag. 1208.1: Uno villano standosi nel campo dopo la fatica de la mietitura e dormendo a bocca aperta, un serpente gli entrò nel ventre.

1.1 Meton. Piena maturazione delle spighe dei cereali.

[1] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 77, pag. 252.22: E la terra spontaneamente fruttifica, in prima l' erba, poi la spiga, poi il grano compiuto nella spiga. E quando avrà fruttificato, incontanente vi mette la falce, inperò ch' è venuta la mietitura.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 3, cap. 16, vol. 1, pag. 274.25: L'Orzo [[...]] In questi tempi e in quel medesimo modo che 'l grano si semina [[...]] Da Alberto si dice, che si semina nel principio della Primavera, e l'uno e l'altro può esser fatto: ma la mietitura di questa seminazione più tardi viene a maturità.

- Venire a mietitura: maturare, giungere (dei cereali) ad uno stadio di sviluppo che ne consente la raccolta.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 17.2: Le sementi che vengono in tre mesi a mietitura, ne' luoghi freddi si convegnono, là ove la qualità della state è umida.

1.2 Meton. Insieme delle spighe da mietere (anche in contesto fig.).

[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 187, pag. 24: Sancto Francesco udì la voce, / et a· llui disse la Croce: / «[[...]] sì· lla [[scil. la Chiesa]] metto in vostre mani [[...]] perché la sementa grani / ch' i' ò in terra seminata. / Metitura si è molta, / sì fie grande la ricolta; / guardala, non sïa tolta, / né da ladron furata.

1.3 [Rif. estens. alla raccolta dei legumi].

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 3, pag. 205.6: E di questo mese ne' luoghi freddi faremo la metitura de'legumi.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 12, cap. 6, vol. 3, pag. 309.10: Anche di questo mese si dee far la mietitura de' legumi, a la fava si dee divellere nel menomamento della Luna...