0.1 sem', seme, semi, semini, semme, sseme.
0.2 Lat. semen (DELI 2 s.v. seme).
0.3 Doc. sang., a. 1238: 4.1.
0.4 In testi tosc.:Doc. sang., a. 1238; Mattasalà, 1233-43 (sen.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. fior., 1286-90, [1286-87]; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Nocco di Cenni, XIII sm. (pis.); Doc. pist., 1297-1303; Doc. prat., 1293-1306; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Poes. an. perug., c. 1350; Doc. castell., 1361-87; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusiovolg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.5 Femm. in Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.): «la mordace seme» e Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.): «la mala seme».
Locuz. e fras. a seme di papaveri 1.1; a seme di papavero 1.1; da seme 4.2; in seme 2; porre a seme 4; seme d'Adamo 2.1.1; seme da bachi 1.5.1; seme da vermi 1.5.1; seme di lino 1.4.1.
0.6 A Doc. fior., 1279-80: Rinalducco dal Seme de Santa Vittora.
0.7 1 Parte della pianta (gen. di forma tondeggiante e poco cedevole al tatto) che, germogliata, ne assicura la riproduzione. 1.1 Fras. A seme di papaveri, di papavero: in grande quantità. 1.2 [Con valore collettivo:] l'insieme dei semi da seminare o seminati. 1.3 [Per indicare collettivamente i cereali coltivati a fine alimentare]. 1.4 [Rif. a semi usati per scopi diversi dalla coltivazione, specif. in ambito gastronomico o farmaceutico]. 1.5 [Rif. estens. a ciò che fa nascere qsa altro:] uovo (fecondato). 1.6 [In contesto o con valore fig., per indicare ciò che è causa o origine (di qsa)]. 1.7 [Considerato come il prodotto della pianta (anche fig.)]. 2 Liquido organico maschile (dell'uomo, di animali o di entità antropomorfe) responsabile della fecondazione, sperma. 2.1 Meton. Figlio. Estens. Stirpe, discendenza. 2.2 [Detto degli ovuli femm., equiparati tipologicamente al liquido seminale masch.]. 3 [Generic., per opporre gli organismi viventi (vegetali e animali) agli oggetti inanimati:] corpo riproduttivo. Produrre con seme, senza seme. 4 [Agr.] Operazione di semina. Estens. Coltivazione (della terra); anche fig. 4.1 [Detto di det. quantità di cereali o ortaggi, di cui si esplicita l'utilizzo per coltura:] per seme. 4.2 [Detto di det. varietà di cereale o di ortaggio:] locuz. agg. Da seme: che si coltiva specif. per raccoglierne il seme. Grano da seme. 5 [Associato ad una misura di superficie:] quantità di semi necessaria a seminare una det. porzione di terreno. 6 Avv. Poco. [Spec. in frasi neg.:] per niente, niente affatto.
0.8 Elisa Guadagnini 10.05.2010.
1 Parte della pianta (gen. di forma tondeggiante e poco cedevole al tatto) che, germogliata, ne assicura la riproduzione.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 32.2: E trovamo e·lla terra molte generazioni de plante, [[...]] svariate e·lle radici ' e·lli pedoni ' e·lli rami ' e·lli fiori ' e·lle follie ' e·lli semi ' e·lli poma...
[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 165, pag. 249.9: del seme del berci regai io a Vinegia, e non vi nacque per lo freddo luogo.
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 256, vol. 2, pag. 113.39: Ma le brasche, porrine et cipolle si possano ine seminare, ma non piantare; et anco ogne altro seme si possa ine seminare, excetti li excettati di sopra.
[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 6.2240, pag. 264: Virtù si serra in lui sì come in seme / Che tien occulta sua umiditate, / Ché pianta nasce, quando il suol lo preme.
[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 108.1: secondo che dice Columella, più diventano fruttifere l' arbori, che nascon di semi, e di lor noci, che quelle che si pognon di piante, o di rami.
[6] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 100-111, pag. 103.7:Differenzia è tra seme, e semente: imperò che seme è innanzi che si semini, semente è poi ch'è seminato...
[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 37, pag. 212.13: Quelo, Pero, d' un pan sacià quelli lavoraoi per lo so servo Santulo, [[...]] lo qua tuti li semi produse de la terra e ogni cosa fé [de] niente.
- [Rif. ad un tipo di cotone commercializzato (di basso pregio).] Cotone col seme.
[8] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 86.24: Cotone granato, cioè cotone col seme, carati 12 per sacco.
[9] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 367.8: E tutte maniere di cotone onde che sieno vogliono essere bene bianche e paffuti di lana e netti di grana, cioè del suo seme, e nette di scorze e di foglie del suo albucello, e netti di tacce...
- [Detto estens. di qsa che si semina sotto terra].
[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 111.10: Cadmo ubidisce: e aperse il solco col fitto arato; e sparge in terra i denti del serpente, mortali semi.
1.1 Fras. A seme di papaveri, di papavero: in grande quantità. || Att. solo in Pucci.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 54, terz. 22, vol. 3, pag. 102: Gli usciti di Dicembre preser Chiaveri, / e col Marchese appresso acquistar Noli, / dove avea gente a seme di papaveri.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 84, terz. 79, vol. 4, pag. 108: Dall'una all'altra piccol tempo v'ebbe, / fiorini spese a seme di papavero / tanti, ch' a raccontar poco sarebbe.
1.2 [Con valore collettivo:] l'insieme dei semi da seminare o seminati.
[1] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 14v.1: Questo (è)ne lo seme, grano, spelda, orço che noi damo a li uomini di fuore di Siena.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 11, pag. 133.26: come lo semenatore che avesse a semenare molto seme e avesse piccolo campo: lo semenatore non lo potarea semenare e·lo campo, e lo campo no lo potarea recévare; e lo campo dea èssare proporcionato al seme.
[3] Doc. fior., 1286-90, [1286-87], pag. 122.11: It. avemmo da seme di cipollini, s. vj.
[4] Doc. pist., 1294-1308, pag. 144.12: li patti da lui a me sono ched io lo debbo sovenire di biada e prestarli lo seme p(er) uqua(n)no e ritorrere biada p(er) biada e debo avere meça la ricolta che su vi fie.
[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 6, pag. 73.10: vennero li uccelli e beccono lo seme ch'era seminato...
[6] Doc. sen., 1339, pag. 137.10: Questo canppo tiene Vanni d'Ugierri a ssuo seme e buoi, e rechalo a sSiena a le sue ispese...
[7] Stat. lucch., XIV pm., pag. 84.45: chi mancherà nel seme non ghoderà nello ricolto...
[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 15.29: Semina anzi più seme, che meno: se v'invecchia e non esca, venga fuori l'altro.
[9] Doc. fior., 1333-52, pag. 204.26: Volloro gli antidetti albitri che, per chagione che de' poderi da Lengnaia tochati a Bartolomeo parte di quegli si feciono lavorare a comune spese e seminare, che quanto che chostasse lavoratura o seme di quello Bartolomeo dovesse rendere solamente a Jacopo e Duccio per loro due lbr. ventiquatro di piccioli e a Tomaso lbr. dodici di piccioli...
- [Per indicare il tipo di coltivazione].
[10] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 41, pag. 291.14: Vuolsi ala terra mutar seme di tre in tre anni, salvo che cavoli, però che 'l grano seminato più anni in medesima terra senza letame alcuna volta diventa segale.
1.3 [Per indicare collettivamente i cereali coltivati a fine alimentare].
[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 257.6: Il Grano per la similitudine della sua complessione, più che tutti gli altri semi agli uomini dà convenevole nutrimento... || Corpus OVI.
1.4 [Rif. a semi usati per scopi diversi dalla coltivazione, specif. in ambito gastronomico o farmaceutico].
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), [Introduzione], pag. 3.5: e quanto di catuna generatione di grani overo d'erbe o di semi o di speçie debbiano torre e nella detta medicina a lloro scritto mettere... || Corpus OVI.
[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 65.16: Senape ed ongne seme, soldi X, soma.
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 99.20: primieramente facia fare una dicotione di viuole, di susine, di seme di zucche, di melloni, di cietriuoli...
[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 8, cap. 9, pag. 221.12: Il seme della senape uno staio e mezzo polverizza, e metti con quella V libbre di mele...
[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 80, pag. 339.11: Et quando la cocerai in aceto con seme di sirole, se alcuna femina ne berae, allevia lo suo parto incontanente.
[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 22, col. 2.21: R(ecipe) seme de milleloto, seme di coriandoli, seme di lino an. q. I...
[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 108, pag. 225.6: dein(de) se recipa lo seme d(e) lo assenço tone(re) et l'apli et la parita(r)ia, et la bra(n)ca ursina, et pistece ensemi (con) sufficiente assung(n)a vecchia porcina...
1.4.1 Locuz. nom. Seme di lino: tipo di granaglia costituita dai semi del lino (Linum usitatissimum), usata spec. per preparazioni farmaceutiche.
[1] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 65.8: Seme di lino, soldi IIIJ, soma.
[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 115.18: ssi dee bangniare ciasquno giorno in aqua ove ssia chotta malva, benevischio, viuole, seme di lino, fieno greco, orzo e chamamilla...
[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 41.30: Seme de lin mill(ie)r per mill(ie)r.
[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 146.20: Salma 1 di seme di lino di Fermo torna in Vinegia staia 2 5/8.
[5] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 3, cap. 15, vol. 1, pag. 274.13: La virtù del seme del lino secondo Avicenna, è prossimana alla virtù del fien greco. Caldo è in primo grado, e temperato in umidità e secchezza: e se si prenda con mele e pepe, muove l'appetito della lussuria. || Corpus OVI.
1.5 [Rif. estens. a ciò che fa nascere qsa altro:] uovo (fecondato).
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 224.5: Lo letame ha i semi che ingenerano le verdi rane...
1.5.1 Locuz. nom. Seme da vermi, da bachi: uova (fecondate) di baco da seta.
[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 69.31: A cantar forfori si vendono Giengiovo, [[...]] orpimento, seme da vermini, e sandali...
[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 215.31: A centinaio si vendono in Genova Semeda bachi, e corallo di sorta, risalgallo, e turbitti, e cera nuova.
1.6 [In contesto o con valore fig., per indicare ciò che è causa o origine (di qsa)].
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 207.10, pag. 251: Catun recoglier de' de ch'el somenza, / ché 'l mal frutt' ha renduto el crudel seme, / che tanto fo sementato in comenza.
[2] Nocco di Cenni, XIII sm. (pis.), 26, pag. 320: Lo frutto bono - da bon àlbor vène, [[...]] avegna sono - sem' en dolce spene / ch'amar frutto n'avene...
[3] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 11.63, pag. 526: Madonna [[...]] se ttu non t' argumenti / e ttal seme sementi / ke nne fug[g]a l' Inico! / Àne facto peccare, / nol ne far desperare!
[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 72.14: Colui era buono arbore, che in sé portava buono frutto; che la sua buona uopera si era el frutto; e cosie seminò colui el suo buono seme entr' a' buoni...
[5] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 12, pag. 52.14: la prossimitade è seme d'amistà...
[6] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 315.28: Rompi la composta pace e semina i semi della battaglia.
[7] Stat. assis., 1329, pag. 162.9: secondamente che è manifesto dalla parte ella evangelica parola del Salvatore del seme semenato e in diversi modi referente fructo.
[8] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 2, pag. 367.27: ogni iniqua tentazione sia da te morta nel suo seme. Onde questo insegna lo Salmista dicendo: Beato colui, che percuoterà li suoi mali pensieri, mentre che sono piccoli...
[9] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 8 [superbia].2, pag. 48: Io son la mala pianta di superba, / che 'ngenerai di ciascun vizio il seme...
[10] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 2, pag. 6.14: Iddio à seminato in noi seme di buone operazioni, e però, se questo seme nasce e multiplica, non ne dobbiamo però gloriare noi medesimi, però che non è nostro, e per noi non potiamo alcun frutto fare.
[11] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 360.108, pag. 448: Di bon seme mal frutto / mieto: et tal merito à chi 'ngrato serve.
- [Rif. a persone:] progenitore.
[12] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 7.86, vol. 3, pag. 110: Vostra natura, quando peccò tota / nel seme suo, da queste dignitadi, / come di paradiso, fu remota...
1.7 [Considerato come il prodotto della pianta (anche fig.)].
[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 26, pag. 179.25: Tre sono li semi del demonio: sono li peccatori, sono li vitij, sono le pene.
- [Prov.] Ogni erba si conosce per il seme.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.114, vol. 2, pag. 273: ogn' erba si conosce per lo seme.
[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 16, 106-114, pag. 382.27: ogni erba, si cognosce per lo seme; cioè per lo frutto che fa, ch'è poi seme di che nasce l'erba, quando l'omo lo semina...
1.7.1 Estens. Qsa da cui nasce qsa altro.
[1] ? Poes. an. urbin., XIII, 40.8, pag. 622: Moll'e filloli ke ò mandecato / de questa usura e dde questo peccato, / innelo inferno lo' sia loco dato, / ka lo mio seme nutricati l'à.
2 Liquido organico maschile (dell'uomo, di animali o di entità antropomorfe) responsabile della fecondazione, sperma.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 14, pag. 148.12: per lo calore che l'uomo maggiormente à di verno che di state; und'esso à più seme in sè, e perciò è migliore usare con la femmina il verno, che la state...
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 31, pag. 55.17: Peccato contra natura è quando si isparge il seme altrove che nel luogo naturale.
[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 43.10: Quinci si crede che sia nato Epafo del seme del grande Giove...
[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 15, vol. 1, pag. 109.17: nulla madre generare può, se altrove non riceve seme.
[5] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 414, pag. 773.22: Vulcano amoe Pallas e richiesela d' amore; quella negava ciò e fuggiva, onde elli impetuoso e impronto nella lussuria sparse il seme in una nuvoletta ch' era in mezzo tra lui e Pallas.
[6] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 46.13: dice Ali, che l'astinentia di congiungnere lo mascio cola femina corrompe il seme, il quale corropto èe molto nocevole al corpo.
[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 182.17: Mictimu ki unu sia nutricatu di carni di homini et facza sementa di lu cibu nutricamentu so, di carni di homini, et generi cum una fimina similimenti nutricata, et naxa unu di tali semini, et nutrikisi di carni di homini; kista carni di kistu si resussitirà in kistu, non resussitirà in l' autri homini la loru carni...
[8] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 10, pag. 141.20: Et conciosiacosa che la conceptione melgior se faccia de lo puro seme che de lo no(n) puro; et conciosiacosa che de lo seme temperato più se convenga a la generatione che lo non temperato, bona cosa et utele è che 'l cavallo legieramenti se cavalche et pilge exercitio...
- Seme umano.
[9] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.7, pag. 133: Omo, pensa de che simo [[...]] D' uman seme sii concetto: / putulente sta soietto...
[10] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 21, pag. 390.11: quando l'umano seme cade nel suo recettaculo, cioè nella matrice, esso porta seco la vertù dell'anima generativa e la vertù del cielo e la vertù delli elementi legati, cioè la complessione...
[11] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 164.3: Iesu Cristo, il quale non di semeumano, ma per virtù di Spirito Santo fu ingenerato del purissimo sangue della Vergine Maria...
- Fras. In seme: fin da prima della nascita.
[12] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 46.6: in quello solo peccato [[scil. mangiare lo pomo]] sì feceli [[Adamo]] vi criminali peccati unde elli ingomborovi in seme tucti quelli che di lui deviano nascere.
- [Rif. al concepimento di Cristo]. Senza seme.
[13] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 347.3: Cristo fu tutto piacevole, e nacque senza seme, e senza corruzione...
2.1 Meton. Figlio. Estens. Stirpe, discendenza.
[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 94.10: tutti ubidivano le nostre comandamenta a fare sfrenatamente ogni generazion di peccato; se non si fuor certi che fuor del seme d'Abel, e que' fuor sì pochi, che agevolmente si poteano annoverare.
[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 26, pag. 178.4: Inimicitie porroe intra te [[scil. lo serpente]] et la femina et lo seme tuo et lo seme di lei. [[...]] Anco [[lo serpente]] àe nimistadi col seme delle femine, cioè colli homini, però che lo seme del serpente et l'omo, lo quale è seme della femina, ànno nimistadi: però ke et l'omo più teme del serpente, et lo serpente più dell'omo che d'altro animale.
[3] Gl Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 441, pag. 464.35: lo risponso lo' disse che facessero cerchare per lo seme d'Acchilles, ciò è a dire suo figliuolo, ché questi sarebbe colui che l'uopara accivirà.
[4] Gl Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 51.2: e dissegli che 'l seme suo, cioè li figliuoli, farebbe pellegrini in terra istraniera...
[5] Ingiurie lucch., 1330-84, 75 [1343], pag. 33.10: - Io ti strosserò, ché elli è peccato a laxarne seme in ter(r)a delli tuoi pari.
[6] Poes. an. perug., c. 1350, 188, pag. 21: Quanto ne so dolgliosa nol te dicho / vegiendo i filgluoi miei in tal dispregio / quant'è milglior lo veggio più mendicho; [[...]] simelemente fa 'l mio dolce seme / che per timenza de cadere in peggio / lodano 'l fallo de chi più spreme.
[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 6, pag. 31.34: quando Noè fu desto ed ebbe saputo ciò ch'era stato, maladisse Cam e suo seme e diede i figliuoli per servi a Giafet...
[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 28.220, pag. 195: Cristo non vien de Gallilea? / Ver è alcun dice che scripto è diverso: / del seme de Davìd Cristo se crea / et del castel de Bethlèm?
[9] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 120.30: Et è tanto ad dire Seth quanto resurrectione, per che in esso resuscitao lo seme iusto, lo quale è la stirpe de li figlioli de Dio.
2.1.1 Fras. Seme d'Adamo: razza umana.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 3.115, vol. 1, pag. 53: il mal seme d'Adamo / gittansi di quel lito ad una ad una, / per cenni come augel per suo richiamo.
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.67, pag. 417: «Oh, diss'io vèr Solin, semed'Adamo, / tanto natura di qua ti trasforma, / ch'a pena mostri frutto del suo ramo!»
2.2 [Detto degli ovuli femm., equiparati tipologicamente al liquido seminale masch.].
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 2.860, pag. 180: Il nato porta del padre somiglia, / Quando lo seme della donna è vinto: / Intanto nasce la viril famiglia. / Ciò si converte dal contrario senso, / Quand'è lo nato dai parenti spinto / E il doppio sperma fu dal cielo offenso.
3 [Generic., per opporre gli organismi viventi (vegetali e animali) agli oggetti inanimati:] corpo riproduttivo. Produrre con seme, senza seme. || Uso dantesco.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.66, vol. 3, pag. 212: e queste contingenze essere intendo / le cose generate, che produce / con seme e sanza seme il ciel movendo.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 317.13: 64. E queste contingenze ec. [[...]] dice, che sono le cose generate, le quali Idio produce mediante seme, come è l'uomo, il cavallo ec.; o quelle ch'egli produce sanza alcuno seme, sì come è che 'l moto de' cieli genera molte cose sanza seme, e produce e minerali ed altro...
4 [Agr.] Operazione di semina. Estens. Coltivazione (della terra); anche fig.
[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 8.22: Sempre era primavera, e' piacevoli zefiri colle tiepide aure miticavano i fiori sanza seme nati. Ancora la terra non arata menava le biade, e lo rinovato campo biancicava delle piene spighe.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 275.7: alcuni dicono, che questa prima etade fu quello tempo, che Adam stette nel Paradiso diluziano, anzi ch'elli peccasse, però che veramente quello tempo fu sanza vizio, e la terra solo da ssè producea sanza seme ciò che bisognava al vivere...
- Locuz. verb. Porre a seme: seminare (un terreno). Estens. Coltivare.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 23, vol. 2, pag. 622.5: tanto feciono che 'l contado di Pisa verso le parti dove potieno cavalcare no· s'abitava, né si poneva a sseme.
4.1 [Detto di det. quantità di cereali o ortaggi, di cui si esplicita l'utilizzo per coltura.] Per seme.
[1] Doc. sang., a. 1238, pag. 158.24: Ite(m) de dare Galigaio i modio di grano a rasieri p(er) se[m]e, p(er) lo quale riceve(t)te iiii l., te(r)mine i· kl. agusto.
[2] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 49r.8: (E) ancho ij s., che si chonpraro cipole p(er) seme. (E) ancho xviij d., che si chonp(rò) ali p(er) seme. (E) ancho iij s., che si chonp(rò) xij torcce di pori p(er) seme.
[3] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 152.11: It. demmo per ij istaia d'orzo per seme, dì ij a l'uscita d'ottobre...
[4] Doc. pist., 1297-1303, pag. 166.16: Prestoe a Castra d'Useppo, del mese d' otobre, una o. di grano p(er) seme.
[5] Doc. prat., 1293-1306, pag. 174.30: Ischiata f. che fue Saraccione ci d(e) dare, che lli prestamo p(er) seme, VJ istaia di grano.
[6] Doc. pist., 1294-1308, pag. 148.17: Anche mi dee dare, li prestai p(er) seme, die xvij d' ottobre, j o. di crano.
[7] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 359.6: Questo medesimo dì, sabato detto, fino a dì XV, vendessi lo staio del millio bello per seme s. XL panicho buono per li polli s. XL segale fine s. XVJ [[...]] saina finissima per seminare s. XX.
[8] Doc. aret., 1349-60, pag. 176.23: E dieno dare, e ancho volsero ch' io lo represtasse p(er) seme, staia quattro de grano, ch' elli me dovieno dare del fitto de la casa ch' elli àno tenuta da me p(er) l' anno passato, posta e·lla (detta) villa d' Agaççi.
[9] Doc. castell., 1361-87, pag. 183.11: Ite(m) àvve ('n) presto p(er) seme doi staia d(e) grano ma(r)çuolo.
4.2 [Detto di det. varietà di cereale o di ortaggio:] locuz. agg. Da seme: che si coltiva specif. per raccoglierne il seme. Grano da seme. || Canevazzi-Marconi s.v. seme.
[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 122.22: E de dare, per omine xij di grano da seme e omine v di seghale che lli prestò messer Cino, lb. ***.
- [Con prob. doppio senso osceno:] pinca da seme.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 567.30: Pinca mia da seme, ella è una troppo gran donna...
5 [Associato ad una misura di superficie:] quantità di semi necessaria a seminare una det. porzione di terreno.
[1] Doc. fior., 1333-52, pag. 174.21: una chasa chon terra aia e chapanna posta nella chorte di Chastelnuovo a luogho detto in Albereta, la quale terra è intorno di 24 staiora a seme, chonfinata al I via al II e III il piovano di Sanpolo...
6 Avv. Poco. [Spec. in frasi neg.:] per niente, niente affatto.
[1] Lett. sen., XIV pm. (2), pag. 88.15: e se io avesse fatto così a loro come ànno fatto a me, abiate per fermo che de' loro fatti di qua, e anco del loro fattore, no si trovarebe seme.
- [Rif. a persone].
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 34, terz. 71, vol. 2, pag. 118: e furono a battaglia in un bel piano. / A ferir d'ogni parte gente preme, / alla perfine il Soldan fu sconfitto, / e in sul campo de' suoi non campò seme.
[u.r. 10.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]