STREMARE v.

0.1 estremò, istrema, istremare, strema, stremà , stremando, stremandosi, stremare, stremava.

0.2 Da estremo.

0.3 Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.7 1 Ridurre al minimo; consumare. 1.1 Togliere valore, sminuire. 2 Portare a un livello estremo. 3 Diventare sempre più piccolo. 3.1 Impoverirsi (anche pron.).

0.8 Francesca Faleri 25.06.2010.

1 Ridurre al minimo; consumare.

[1] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 1.10, pag. 321: Ma voi sentite d'amor, credo, poco, / E giovanezza vi strema ragione...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.121, pag. 231: L'inverno vego li omi stremà , / e li arbori quasi secar.

- [Detto degli effetti del fuoco].

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 18, pag. 170.21: quello fuoco non solamente non arse lui, ma eziandio la estrema parte del suo vestimento non estremò.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 12, 100-114, pag. 338.28: non si lasciò più radere con ferro; ma con carboni accesi si facea stremare li peli.

1.1 Togliere valore, sminuire.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 169.11: Questo ch' è detto, non è detto per istremare la grazia di Dio, nè per diminuire l' eccellenzia e l' onore della Vergine Maria...

2 Portare a un livello estremo.

[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 48, pag. 92.29: Quanta pena sostiene l' avaro, che per avarizia strema la sua necessitá!

3 Diventare sempre più piccolo.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 167.10: s' incomincia ampio, e come vae correndo sempre vae stremando, infin che si fae come aguto nel capo.

3.1 Impoverirsi (anche pron.).

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 10, vol. 7, pag. 33.26: in più guise si stremava per la guerra ch'avea per racquistare la Cicilia...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 15.51, pag. 45: Tiberio, il suo figliuolo, il regno guida / sì ben, ch'alcun per forza non istrema.

[u.r. 05.06.2021]