LACRIMATO agg.

0.1 lacremato, lagrimata; f: lagrimati.

0.2 V. lacrimare.

0.3 Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (3) e passato a TB e a GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

Doc. esaustiva.

0.7 1 In lacrime. 1.1 Segnato dalle lacrime. 2 Fig. Atteso e implorato con lacrime. 2.1 Fig. Costato lacrime e sofferenze.

0.8 Angelo Rossi 04.04.2011.

1 In lacrime.

[1] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 78, pag. 20: Ben parea presso che morta: / sancta Chiara la comforta, / con salute li rapporta, / se medesma lagrimata.

1.1 Segnato dalle lacrime. || (Brugnolo, N. de' Rossi, vol. I, p. 293).

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 16.13, pag. 32: Lucida ciera, or no mi far torto, / exaldi lacremato core myo / che sença ti disira esser morto.

2 Fig. Atteso e implorato con lacrime.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.35, vol. 2, pag. 160: L'angel che venne in terra col decreto / de la molt' anni lagrimata pace, / ch'aperse il ciel del suo lungo divieto, / dinanzi a noi pareva sì verace...

2.1 Fig. Costato lacrime e sofferenze.

[1] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Ricordati de' lagrimati avvenimenti e sventure. || Crusca (3) s.v. lagrimato.