LACRIMETTA s.f.

0.1 lacrimetta, lagrimetta.

0.2 Da lacrima.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Lo stesso che lacrima (con connotazione espressiva).

0.8 Angelo Rossi 04.04.2011.

1 Lo stesso che lacrima (con connotazione espressiva).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 5.107, vol. 2, pag. 82: Tu te ne porti di costui l'etterno / per una lagrimetta che 'l mi toglie; / ma io farò de l'altro altro governo!".

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 84.2, pag. 132: Né potea ritenere alcun sospiro, / e tal fiata alcuna lagrimetta / cadendo, dava segno del martiro / nel qual l'anima sua era costretta...

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 46.2, pag. 581: E s' ella forse per la morte mia / pietosa desse alcuna lagrimetta, / sì la raccheta che contenta sia...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 108.14, pag. 144: Ma se 'n cor valoroso Amor non dorme, / prega, Sennuccio mio, quando 'l vedrai, / di qualche lagrimetta, o d'un sospiro.

[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 46-57, pag. 109.1: Non par iusto che quello omo ch'è in peccato tutta la vita sua, nè mai pentitosi, nè operato opre meritorie se non all'ultimo, per una lacrimetta, come dice l'autore, sia salvo.