0.1 dantre, d'antre, dantro.
0.2 Fr. ant. d'entre.
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.
0.4 In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.).
0.5 Si includono nella voce unicamente le forme dal lat. deintro che notano con a la vocale tonica prenasale presumibilmente ricalcando il modello fonetico galloromanzo. Lo stesso tramite può essere ipotizzato per numerose altre forme incluse nelle voci dentro, entro ed inter per le quali si rimanda alle note ivi introdotte.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Introduce un confronto o una relazione di reciprocità tra due o più elementi]: tra.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 14.04.2011.
1 [Introduce un confronto o una relazione di reciprocità tra due o più elementi]: tra.
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 83.24: «Mai enpermordeçò elo no se coviene qe granda ira dibia permagnire dantro doi amanti...
[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 85.23: E s'el è mo' nasuda alguna tençone dantre voi per li vostri çogi, elo coviene qe la colpa viengna a mi qe no fui qua.
[3] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1128, pag. 65: E 'l pover unca no favela / Qé molt atende a la scüela. / Mai non è ioco ben partito / D'antre lo nüo e 'l ben vestito.