ENTRO avv./prep.

0.1 aentro, emtre, emtro, enter, entor, entr', entre, entri, entro, entro', entrovi, entrum, etro, imter, inter, intor, intr', intre, intri, intro, intru, jnter, 'ntro, 'tro, ventro.

0.2 Lat. intro con influsso di inter.

0.3 Ritmo bellun., XII ex.: 1 [35]. || Ma cfr. 0.6 N.

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. volt., 1326; Lett. pist., 1331; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Doc. cors., 1370.

In testi sett.: Ritmo bellun., XII ex.; Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Doc. ver., 1214; Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1282 (2); Salimbene, Framm. volg., 1282-88 (emil.); x Doc. bologn., 1289; Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Poes. an. bologn., XIII; Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. chier., 1321; Doc. moden., 1347; Doc. padov., c. 1336; Stat. trent., c. 1340; Lett. mant., 1367; a Codice dei beccai, 1385 (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Doc. spolet., 1360; a Apologhi reat., XIV; Stat. cass., XIV; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344; Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. palerm., 1371.

0.5 La caduta delle vocali finali, generalizzata dopo l, n e r nelle varietà settentrionali (con annessa tendenza all'introduzione di vocale anaptittica nei gruppi consonantici con -r), non consente di distinguere in maniera netta i derivati di intro da quelli di inter: la molteplicità delle grafie rafforza l'ipotesi che le due basi siano state sovrapposte per via della contiguità etimologica, formale e semantica (cfr. Rohlfs § 845). Si ricorda inoltre che in molti testi sett. la scrizione in -e o in -o della vocale finale va interpretatata come grafia analogica priva di fondamento etimologico, nonché fonetico. Si noti che nel testo lomb. Disputatio roxe et viole (XIII sec.) si alternano le forme intra, intre, intri e intro riproducendo, quasi secondo un principio di armonizzazione grafica e fonetica, la vocale finale della parola che segue immediatamente nel contesto di riferimento. Sono incluse, pertanto, nella voce tutte le forme sett. del tipo entre / intre / inter di diretta ascendenza italoromanza (si tratti di cultismi o di forme popolari) e di presumibile tramite galloromanzo, ad esclusione di poche occorrenze che rappresentano con un buon margine di certezza delle varianti grafiche per inter mutuato direttamente dalla base latina. Queste ultime figurano nella voce inter.

Nota la forma entrovi (entro ivi, equivalente di iv'entro).

Locuz. e fras. a entro 2.1, 4.3.1; da entro 1, 2.2, 2.3.4, 3.1; da entro a 2.3.4.1; da entro da 4.1; da entro di 2.3.4.1, 3.1.1; da entro in 3.1.2; dare entro 2.3.7; di entro 2.2, 2.3.5, 3.1; dire entro 6.2; entrare entro 4.2; entro a 2.3.1, 4.4.1, 6.5; entro che 4.4.3; entro da 4, 4.3.2, 4.4.2; entro di 2.3.2, 3, 6.6; entro i vivi 6.1; entro in 2.3.3; entro in quel punto 2.3.4; entro la via 5.3; entro per 5; entro per la via 5.3; fino a entro 2.3.6; fino a entro in 2.3.6.1; il lato da entro 2.2.1; in entro 1.2; infino entro 2.3.6; iv'entro 1.1; la parte da entro 2.2.1; passare entro 5.4; per entro 5.1, 5.2; trasformarsi entro 2.3.8.

0.6 N Dubbia l'attestazione di Doc. savon., 1178-82: «anello .j. d' ariento (et) d. .v., q(ue) ei trovai i(n)t(er) barril» (cfr. Castellani, p. 176), che sarebbe la più antica.

0.7 1 [Richiama anaforicamente un luogo menzionato in maniera più o meno esplicita in una parte precedente del testo, indicandolo come punto d'arrivo di un movimento o come sede di uno stato:] all'interno. Anche fig. 1.1 [Per descrivere, in relazione reciproca, un contenente e un contenuto:] entrovi, locuz. avv. e prep. Iv'entro: lì dentro, nel cui interno; avente al proprio interno, con dentro. 1.2 Locuz. avv. In entro: verso l'interno. 1.3 [Definisce spazio e strutture interne contrapponendoli a ciò che appare all'esterno]. 2 [Focalizza la parte più interna e centrale di uno spazio chiuso:] lo stesso che addentro (anche fig.). 2.1 Locuz. avv. A entro. 2.2 [Posposto ad un sost. o ad un sintagma nominale del cui spazio definisce una sezione:] locuz. agg. Da, di entro: nella parte interna. 2.3 Prep. [Nell'espressione dello stato o del moto:] all'interno di, in; al centro di. 3 [In contesti che introducono l'idea della derivazione o della provenienza:] locuz. prep. Entro di: dall'interno di. 3.1 Locuz. avv. Da entro: dall'interno. 4 [Nell'espressione dello stato o del moto, descrivendo lo spazio interno a partire dal confine che lo delimita:] locuz. prep. Entro da (qsa o qno): all'interno di. Anche fig. 4.1 Locuz. prep. Da entro da qsa. 4.2 Locuz. verb. Entrare entro da qsa: cominciare qsa. 4.3 [Seguita da un numero che rappresenta il limite massimo di un conteggio:] fino a (prezzo, peso o misura), all'incirca. 4.4 [Rif. ad un limite temporale:] prima di. 5 [Rif. ad un percorso, ad una dinamica o ad una condizione statica che coinvolge per intero uno spazio circoscritto:] locuz. prep. Entro per: all'interno di. 5.1 Locuz. avv. Per entro: all'interno. 5.2 [Nell'espressione del movimento:] locuz. prep. Per entro qsa: attraverso. 5.3 Fras. Entro la via: per, lungo la via. 5.4 Locuz. verb. Passare entro (a, per) qsa: penetrare all'interno (di qsa). 5.5 Prep. [In contesti in cui si rimarca la durata o la processualità di un evento:] nel corso di, durante. 6 Prep. [Definisce una collocazione interna rispetto a due o più elementi che fungono da riferimento in uno spazio fisico o logico:] tra. 6.1 [Dir.] Fras. Entro i vivi: tra i vivi, essendo ancora in vita. 6.2 Fras. Dire entro qno (gruppo di persone): dire a qno. 6.3 Prep. [Contribuisce a rappresentare un insieme composito introducendone i due componenti più rappresentativi:] tra. 6.4 Prep. [Introduce un confronto o una relazione di reciprocità tra due o più riferimenti contrapposti:] tra. 6.5 [Definisce una collocazione, un confronto, un'azione o relazione reciproca:] locuz. prep. Entro a (qno o qsa). 6.6 [Seguito da un pronome personale o un dettico al plur.:] locuz. prep. Entro di qno.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 14.04.2011.

1 [Richiama anaforicamente un luogo menzionato in maniera più o meno esplicita in una parte precedente del testo, indicandolo come punto d'arrivo di un movimento o come sede di uno stato:] all'interno. Anche fig.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 478, pag. 617: Plui nigri è de carbone quili qe l'à portaa; / en le pene grandisseme de l'infern l'à çitaa, / en quel pessimo fogo q'è de sì grand duraa / qe, se tuta la mar entro fos envïaa, / altresì arderia como cera colaa.

[2] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 4.40, pag. 105: I' allumo entro e sforzo, in far semblanza, / di no mostrar zo che lo meo cor sente.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 21, pag. 42.1: non può ricuocere il cibo che è ito di soperchio nel ventre; e dacché non è ricotto non esce, anzi vi si corrompe entro, laonde s'ingenerano nel corpo gravissime e pericolose infermità.

[4] Doc. venez., 1313 (2), pag. 100.27: voio çaser a sancto Çacharia, s'elo plase ale munege, in l'arca grande ca eo è dito asè fiathe a mia sor et abia lib. L lo [logo], s'ele vol ca eo çasa intro...

[5] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 24, pag. 70.11: el se covrà (e) spe(n)se la po(r)ta enter p(er) força, (e) fo en casa.

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 109-123, pag. 705, col. 1.41: Orcia si è una corda che tyra entro la vela dello più basso lado dell'antenna lo quale, quando se va ad 'orcia', piega lo navilio in quel lado...

[7] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 11, col. 2.14: subitamente lo cura inn acqua in che sia infuso entro comino e poi com polvere citrino overo colle cose acute dette in altri capitoli, exprovato.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 4, pag. 12.7: All' abate parve mill' anni di sustituire il mugnaio in suo luogo; e così fu fatto. Fatto il mugnaio abate, la mattina di buon' ora si mise in cammino; e giunto alla porta, là dove entro il signore dimorava, picchiò...

- Ivi, , qua, qui, quinci entro.

[9] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 77, pag. 602: entr' è basalisc[h]i, scorpïon e serpente / qe morde e percodhe de venen e de dente.

[10] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 245, pag. 533: Or vardai con' 'ste femene, qe qua entro son scrite, / per li lero malfati como sono mesdite.

[11] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 128.1: Marcello entrò nella chiesa di Santo Petro di Roma e ruppe il crocifixo, e tagliò le imagini di entro.

[12] Doc. venez., 1283-95, pag. 14.32: qu' elli debia destribuir li me' beni sì com' eo dirò qua entro.

[13] Lett. ver., 1297, pag. 537.9: sí g'è dui maistri ed ò fir messo entro en prexono sí tosto com'ell'è co(n)çà...

[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 10.17, vol. 1, pag. 161: Però a la dimanda che mi faci / quinc' entro satisfatto sarà tosto...

[15] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 65.8, pag. 96: ma tosto fate fare uno monimento, / e diremo che B[iancifior] sia iv' entro.

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 13, vol. 1, pag. 432.15: i cambiatori, il campo vermiglio e fiorini d'oro iv'entro seminati...

[17] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 144, pag. 162.27: Correte qua, conpangne mie chare, chè il bello Narcisci è qui nella fonte, che dorme qui entro l'acqua.

[18] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 14, pag. 116.6: ch'egli truova una rena ardentissima e secchissima e qui entro sono questi violenti, cioè bestemiatori di Dio...

- Esservi, stare entro.

[19] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 29, pag. 359.9: la spina fresca picciola nonn- è buona, ma la forte e la molto barbuta ferma la spina ne la terra; et la mente usa nel male vi sta entro più ferma.

[20] Doc. fior., 1255-90, pag. 241.7: Aven konperato da Bonakorso ......... Adimari u(n) peçço di terra possto ad Aglana quando vai ala fo(n)tana, ke v'è e(n)tro u(n) gra(n)de fiko albo...

[21] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 16, pag. 58.29: La seconda schiera simigliantemente s' armava, nella quale i cavalieri armati coll' asta, che v'erano entro, s' appellavano gli astati...

[22] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 68, pag. 489: Consiglio prenderag[g]io di follia, / poi ch' ag[g]io messo il senno in ubrïanza, / sì com' lo struzzolo che lascia l'uovo, / poi che l'ha fatto, istare entro l'arena...

[23] Stat. fior., 1310/13, cap. 22, pag. 31.13: sia condannato per li rettori di questa arte e compagnia in lb. XXV di pic. e quante volte, e sia tenuto di lasciare la bottega, et usarla overo stare ventro non poss[a] nè altri per lui... || Castellani: «incerta la v- (ma non mi pare che sia possibile un'altra lettura). Forse "iv'entro"?».

- Cadere, cadervi entro.

[24] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 59, pag. 97.7: E nel correre che facea, ambedue i piè dinanzi del cavallo s'abbattiero nella fossa che la Frode avea fatta, e caddevi entro col capo dinanzi, insieme con esso la Superbia, e cadde ella di sotto, e 'l cavallo le cadde adosso...

[25] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 33, cap. 1, par. 4, pag. 479.17: Ecclesiastico. Chi cava la fossa vi cadrà entro, e chi pone la prieta incapperà in essa.

[26] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 55.8: onde io medesmo spesse volte hoe paura di guardare lo mare e le terre, e 'l petto triema con dubbiosa paura. L'ultima via ee inchinevole; e abbisogna di certo temperamento. Allora il mare, che mi riceve colle sottoposte onde, teme ch'io non vi caggia entro.

- Entrare, entrarvi entro.

[27] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 230.16: seconda volta commatteo con Maurio allato a la porta Collina e per forsa entrao entro et abe grande victoria.

[28] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 7, pag. 125.18: trova la terra spongiosa per la virtude del cielo e forata (come se trova e·ll'animale forate le vene da la virtude per fare la sua operazione, e mirabelemente forate l'ossa); entra entro per essa.

[29] Doc. fior., 1277-96, pag. 389.24: Avemo alloghato la bottegha a nNeri chalzolaio per unn anno, e dene dare l' anno lb. IIIJ e s. X; introvvi entro lo die di messer Matteo apostolo, dies X ussciente sette[n]bre.

[30] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 12, pag. 118.3: E avegna che duro mi fosse nella prima entrare nella loro sentenza, finalmente v'entrai tanto entro, quanto l'arte di gramatica ch'io avea e un poco di mio ingegno potea fare...

[31] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 75.6: Perkì adunca li mei paroli non ponu intrari intru li soy aurichi...

[32] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 12, pag. 283.3: e legare a canne iv'entro fitte in tal modo, che l' uve non tocchin terra; e ricuopri sì, che 'l verno non vi possa entroentrare.

[33] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), pag. 14.5: zà çèn consego fin al tempio, / tuti se pugnavam d'entrar entro / per far lor venie et per orar.

[34] Stat. cass., XIV, pag. 135.3: como i(n)tranu i(n)tro monastero, si vederay la vita illorum essere tale, che <siani> siani de s(an)c(t)e (con)v(er)sacione.

- Gettare, gettarsi entro.

[35] Ritmo bellun., XII ex., 19, pag. 214: De Castel d'Ard av li nost bona part. / I lo getà tut intro lo flum d'Ard.

[36] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 151, pag. 605: Quando è reversaa la fera guardatura, / la soperbia e 'l regoio ch'avëa oltra mesura / molto tost è gitaa entro la terra dura...

[37] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 139.15: Cessò la detta pistolenzia poscia che Marco Curzio, gentile cavaliere armato di tutte arme, entro vi si gittò.

[38] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 49, pag. 160.9: Or intenderete come. Egli va alla buca del serpente con la bocca piena d'acqua, e gittavela entro, e quando egli ha ciò fatto, egli la trae a sè per ispiramento di suo naso e di sua bocca...

[39] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 79.20: O ambidui ardiri et gictarimi intru li flammi, ki eu non campi plui!».

[40] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 900.5: il libro de li eretici arse immantanente, ma quello di san Domenico non solamente [non] fue danneggiato, ma a la lunga saltò fuori del fuoco. Gittatovi entro la seconda volta e la terza, tuttavia ne saltò fuori sanza essere arso.

- Mettere, mettervi entro.

[41] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 2, pag. 141.34: E se più tosto il volete fare, togliete un ferro chaldo, overo una pietra di riviera ben chalda e rovente, e vi lla metete entro, e diventerae acieto.

[42] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 53, pag. 61.6: E anzi che tu eschi di questo bosco farai che tu abbi una piccola arca di legno per mettervi entro la mia scodella e in quel'arca la porterai...

[43] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 97, pag. 101.3: E quand'e' volle mettere l'altro piè entro sì no poté, anzi gli convenne arestare, ch'egl'era sì tenuto per di dietro per le bracia che non avea podere d'andare inazzi.

[44] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 117.16: ca issu, cuydu eu currizzatu et malvulendu a la sua manu dritta però ca non la potti usari ad aucidiri Pursenna, misila intri a lu focu et sufferssi que tutta s'ardissi.

[45] Stat. venez., 1338, cap. 59, pag. 449.19: page soldi XX per çascuno vaxello e perda li vaxelli, salvo se algun marcadante volese algun vaxello de bigonço un e meço de le predite doge per meter intro specie o merce...

[46] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 39, pag. 599.22: e tantu li cochi ki la pinna di la gallina, misa intru, incontinenti si dipili...

[47] A. Pucci, O lucchesi, 1370 (fior.), st. 11.2, pag. 20: Ricordivi che poi il Veronese / Messer Mastino, messe entro la scala; / E poi che smunta l'ebbe con le spese, / A' fiorentin la vendè sotto l' ala.

[48] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 176, pag. 92.18: Et poi ki su facti et tu li micti intru unu pani ki sia menczu coctu et sia beni caudu e poy lu torna a lu furnu...

- Avere, avervi entro.

[49] Doc. sen., 1277-82, pag. 402.5: nel dì che demmo vettura et passagio et chabella d'uno fardeletto che venne da Orvieto che v'ebe entro una iscarlatta.

[50] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 46, vol. 4, pag. 153.7: certo cotale divisamento è grave, perchè v'ha entro troppe cose; e basterebbe a dire: Io mostrerò ch'egli lo fece.

[51] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 3, pag. 43.29: elli trova allora ch'elli avea in mano un breve; ed elli lel trasse di mano e aperselo e trovò che v'avea entro lettere, che diciano cusì: [Q]ueste propie mane misseno già a duolo e a distrussione in uno solo giorno tutto lo reame di Norgalles.

- [Rif. ad una somma di denaro menzionata in una parte precedente del testo:] avervi entro qsa (valore numerico corrispondente ad una valuta diversa): equivalere, corrispondere a.

[52] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. VII, pag. 36.2: noi avemo allegati et messivi marchi 42 et 6/7 di marchi a denari 11 di lega, che v'à entro 471 danaio et 3/7 di danaio.

[53] a Jacopo da Firenze, Tract. algorismi, 1307 (fior.), cap. VII, pag. 36.11: Ora sappi quante once àe ne 5 marchi, che v'àe entro once 45. Et sappi quante once àe negli otto marchi, che v'à entro once 82.

- [Econ./comm.] Contare, compitare, computare entro qsa (somma di denaro): calcolare all'interno (di un totale).

[54] Doc. fior., 1281-97, pag. 544.10: i quali d. avea trati per sue ispese in questo anno, contandoci entro venti cinque fio. d'oro k' io avea renduti a meser Techiaio ed anche cinque fio. d' oro e s. <dodici> sedici e d. due di cor. k' io paghai di merito a questa tratta.

[55] Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1313], pag. 62.21: sì ch' io debbo ave(re) da l' abate (e) dal monestero fior. d'oro LXV, (e) sonci cho(n)pitati entro i detti diece fior. ch' io gli prestai...

[56] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 38.16: Bartolomeo ci restava a dare a dì 21 di maggio 321, rabbattendone queste due paghe di sotto de' fior. 144 d'oro, in tutto fior. 21 d'oro s. 7 d. 6 pic., non contandoci entro danaro niuno che noi o ser Lippo ci avessimo ispeso da dì 25 d'ottobre 321 in qua...

[57] Doc. fior., 1325, pag. 62.17: altre spese che vi fece de la sopradetta ragione da dì 15 di marzo 320 insino a kalen gennaio 322, minutieramente sì come gli dispendea, e contandoci entro fior. 20 d'oro i quali demmo a mastro Ramondo Cruglone per suo salaro per uno anno...

[58] Doc. fior., 1334-45, pag. 143.1: Fummo in achordo che di questi danari viene a Charoccio ci è chonputato entro la dota che Charoccio ricevette da monna Sandra sua molglie...

- Locuz. avv. Da entro.

[59] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 76, pag. 197.2: et li dicti inplasti ad stumidire et ad maturar(e) ce se pona; et ponase da entro li sitone unti de sapone.

[60] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 119, pag. 246.31: La cura: se lu c. se inte(r)ferre de li pedi d(e)reto tollase d(e) l'ong(n)a più da fore ch(e) da entro...

1.1 [Per descrivere, in relazione reciproca, un contenente e un contenuto:] entrovi, locuz. avv. e prep. Iv'entro: lì dentro, nel cui interno; avente al proprio interno, con dentro. || Non è possibile distinguere in maniera netta gli usi avverbiali da quelli preposizionali dal momento che la segmentazione sintattica dei contesti appare spesso ambigua.

[1] Doc. fior., 1262-75, pag. 307.14: Ànne dato s. * * *, che nn'ave(n)mo una ispadetta iv'e(n)tro j quaderletto piccholo.

[2] Lett. pist., 1320-22, 12, pag. 52.10: I' òe mandato a Baronto una lectera entrovi li pacti del comune di Pistoia che àe col Re, che la ti mandi in sue queste galee.

[3] Libro giallo, 1336-40 (fior.), pag. 191.23: Furono per due paia di forvici e per una cholteliera iv'entro sei choltella, e per tre saguoli che mandamo loro in una balla di panni lbr. 2 s. 11 d. 4...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 13, vol. 1, pag. 432.16: i cambiatori, il campo vermiglio e fiorini d'oro iv'entro seminati; l'arte della lana, il campo vermiglio iv'entro uno montone bianco; i medici e speziali, il campo vermiglio iv'entro santa Maria col figliuolo Cristo in collo...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 368.24: Il detto allume poi ch'è fatto e aghiacciato nella pila sì ne 'l traggono e mettonlo in cofani, e sopra ciascuno coffano entrovi l'allume sì vi gettano suso insino a 3 secchie d'acqua chiara, e poi lo lasciano stare a digocciolare 2 dì ne' detti coffini...

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 37, pag. 43.13: e sieno almeno dieci, e rinchiudeli in un vaso di terra iv'entro acqua, e fagli stare allo scoperto cielo per dì X sicchè 'l sole gli svapori bene...

[7] Doc. fior.>moden., 1357 (2), pag. 151.4: Apreso che se deba fare uno sugelo grande, entrovi San Giovanni Batista, come istà nel fiorino...

[8] Doc. pist., 1374-75, pag. 30.7: Uno fermaglo di perle entrovi uno smalto co una stella.

[9] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 17, pag. 139.4: Un'altra tascha vide rossa entrovi un'ocha biancha e questa è l'arme degli Ubriachi di Firenze. Ancora ne vide un'altra entrovi una scrofa azurra; chostui fu degli Iscrufirigni da pPadova.

[10] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 90, pag. 38.17: Il primo gonfalone fu campo vermiglio entrovi una scala bianca; il secondo, il campo azzurro, in lo quale uno quadro bianco e cinque nicchi rossi...

- [Posposta al nome che designa il contenuto:] entrovi, locuz. avv. e prep. Iv'entro.

[11] Novellino, XIII u.v. (fior.), 82, pag. 317.7: quando sua anima fosse partita dal corpo, che fosse arredata una ricca navicella coperta d'uno vermiglio sciamito, con uno ricco letto iv'entro con ricche e nobili coverture di seta...

[12] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 63.23: conpiuta l' orasione, lo gallo ch' era ne la nave incomincioe a cantare molto forte, quasi dicha: « Ecol qui». Et in questo modo allato a uno scollio lo trovarono, la nave con questo presioso corpo entrovi col cane e col gallo...

1.2 Locuz. avv. In entro: verso l'interno.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 19, pag. 307.35: La quarta cosa si è, che alla porta abbia un cotale anziporto e cavato o rimpiegato il muro in entro, acciò che si possa istare di sopra sed altri vi venisse a battagli o vi mettesse fuoco...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 425, vol. 2, pag. 417.30: che tutti li ordinamenti et statuti [[...]] sieno fermi et oservinsi dal detto palangheto in entro et ne la detta Corte del maleficio di sotto.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 33.96, vol. 1, pag. 574: Lo pianto stesso lì pianger non lascia, / e 'l duol che truova in su li occhi rintoppo, / si volge in entro a far crescer l'ambascia...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 25, pag. 44.12: Sì veramente, che in delli decti ombrachi vi si possa tenere panche chiavate et sedii, pietre da le colopne in entro per dilongo et per traverso...

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 56, par. 37, vol. 1, pag. 231.29: avere degga da doie milgla enn entro verso la citade diciocto denare...

[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu canuscimentu..., pag. 575.25: Li occhi grossi e nun cavati in intru. Li aurichi pichuli et aspri e tisi.

[7] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 7, vol. 3, pag. 49.7: dee avere i suoi occhi grossi, e che non gli abbia scavati in entro...

1.3 [Definisce spazio e strutture interne contrapponendoli a ciò che appare all'esterno].

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 5, pag. 17.31: ka multi fiati li bonj operacioni di fora levano in superbia la anima intru.

[2] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 42.63, pag. 229: Abito prendi ch'a tua dignitade / s'avenca: in signor vole apparenza: / usa costumi di nobilitade / entro, benché non sien di vile essenza, / e' famigliari che riverenza / ti faccin a tutt' ore / ma più quando esci fuore...

- Entro e (di) fuori.

[3] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 4.62, pag. 106: Dunqua, madonna, gli occhi e lo meo core / avete in vostra mano, entro e di fore, / c'Amor mi sbatte e smena, che no abento, / sì come vento - smena nave in onda...

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 40.21: ov'egli ispira fuori quando egli fa l'acqua del mare andare suso e stare come monte e poi tornare in entro, secondo che 'l suo espiramento va entro e fuori.

1.3.1 [Rif. al corpo umano].

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [35.7], pag. 50.12: La decocion de questa rayxe mundifica la mare e chaça fura el feto, quando le done ge senta entro.

1.3.2 [Rif. alla sfera psicologica, mentale o spirituale].

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 476, pag. 543: no trove hom sì santisemo, né latino ni greco, / se speso entro vardàse, q' elo no faça fleco.

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 59.13, pag. 278: ché la fiam[m]a, da poi ch'è bene apresa, / tardi s'astuta, s'entro pur m'ardesse, / così coralement'è, veg[g]io, ac[c]esa.

[3] Picciòlo da Bologna, Canz., XIII sm. (tosc.), 4, pag. 69: Prego ch'audir vi piaccia me, Picciò[lo], / vostro leale amico. A m[i]a potenza / è quella ch'è d'ogni valor valenza: / perdon m'acquisti s'[entro] non servòlo.

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 48, pag. 53.46: ché voglio che ciascuno sappi che, quando vi sarà, lo diavolo v'abergherà entro e poi lo metterà nella sua prigione, ciò è al fondo dello inferno...

[5] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 4.7, pag. 215: S'i' be· llo entendo quando me rasona, / e' dice che nel mezo del meo core / ha un desio, che la vostra persona / entro vel pose co le man d'Amore...

[6] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 31, pag. 498.23: che ella i· lui lavasse e mondasse entro de' suoi vizii.

2 [Focalizza la parte più interna e centrale di uno spazio chiuso:] lo stesso che addentro (anche fig.).

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 17, pag. 146.7: Antonio molto desideroso ritornando più entro al monte alla diletta solitudine, orava infaticabilmente.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 18, pag. 147.31: non potevano bene andare infino a lui al suo abitacolo, perché era molto entro fra 'l monte in luogo molto difficile a potervi andare...

- Aentro.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 19, pag. 27.23: Ma se si lascierà stare, poniamo che vi vengano, non entrano aentro se non uno palmo al più.

[4] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 313.1: la malattia era entrata più aentro; e riconvenne anche tagliare, infino presso al pettignone...

2.1 Locuz. avv. A entro.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 13, 22.5, pag. 168: per lo deserto nel vedemmo gire / e andò molto a entro ad abitare.

2.2 [Posposto ad un sost. o ad un sintagma nominale del cui spazio definisce una sezione:] locuz. agg. Da, di entro: nella parte interna.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 78, pag. 199.3: ène da teme(re) ch(e) la sania no(n) torne alle m(em)bra da entro et lu c. no(n) pera.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 138, pag. 270.10: Cura: èlgi da dare cose frede et temp(er)ate ad escaççiare la emfermità da ent(r)o lontanam(en)te retinuta et ad hume(t)tare lu corpo...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 142bis, pag. 283.8: i(n)na(n)ti ch(e) n(e)lla cura selgi faccia sangese d(e) la vena d(e) lu pettinicchio d(e) i(n)t(r)o...

2.2.1 [Spec. in indicazioni di carattere contrastivo:] fras. Il lato, la parte da entro (da, di qsa).

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 100, pag. 215.18: Se le gambe d(e) retro se to(r)ce i(n) de(n)tro, int(r)iferendo l'unu pede co l' alt(r)o anda(n)do, dialise lu foco (con)venevelem(en)te (con) fer(r)i, a çò da la p(ar)te da entro dalle cosse, app(re)ssu li tisticuli...

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 103, pag. 217.28: Fase una lesione a lu c., a la garicta da lo latu da entro, di sucto a la garecta, poco d(e) sucto, alcuna fiata aducente tumore i(n) la mastra vena...

2.3 Prep. [Nell'espressione dello stato o del moto:] all'interno di, in; al centro di.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 74, pag. 602: S'el è sì como dise Agostin e Climente, / la anema se n'esse grama, trista e dolente, / molto tost è portaa entro l'infern ardente, / en quel pessimo fogo, q'è sì caud e bugente / qe quel d'una fornase ve parrïa resente.

[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 354, pag. 538: Qui è sorpres d' amor a gran pena ne scampa, / da q' el mete lo pe' ben entro la soa trapa: / molt li covien saver d' ençegno e de frapa, / k' el non lase del so coita, mantel o capa.

[3] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 119, pag. 42: Leviti e secerdoti e tutta ienti / entro Sïòn stare gaoiente, / lo santo Too nome bendicenti.

[4] Doc. fior., 1262-75, pag. 307.14: Ànne dato s. * * *, che nn'ave(n)mo una ispadetta iv'e(n)tro j quaderletto piccholo.

[5] Doc. prat., 1275, pag. 538.21: Nicholao Marchovaldi per ij sacha che vi si portaro e(n)tro le chavichie nell'oste, s. vj me(no) d. j.

[6] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 66, pag. 30: De trabucar le anime entr'infernal fornax, / Cosí voi dar aïdha al peccaor malvax / Azò k'el salve l'anima, k'el faza ovra verax.

[7] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 153, pag. 644: E sì com'entro l'aigua se noriso li pissi, / così fa en quel fogo li vermi malëiti...

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.376, pag. 194: faxeam l'aparejamento / de sepelir lo corpo santo, / condio de tar unguento, / entr' um morimento novo / che Josep faito avea...

[9] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 50.19: Per la qual cosa, nui iungendu a lu portu, li iuvini incontinenti sautaru in la ripa et tiraru li navi intru lu portu.

[10] Stat. catan., c. 1344, cap. 3, pag. 31.30: Et in simili culpa sia cui richipissi ad altrui intru la chella; per ben ki non chi cunsintissi, sia tamen tinutu di revelarilu a lu superiuri.

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 13, vol. 1, pag. 42.10: lu quali non esti absolutu da lu debitu di lu lavurari, ma divi essiri bactutu per dui raxuni: ka non lavurau, et ka si dirrupau intru la fossa.

[12] Doc. cors., XIV, 4, pag. 197.16: pecio uno de vigna intro lo closo ad cima, sì lo dedit a lo sopradicto vescovo ad Guido vel ad sua herede...

[13] Stat. cass., XIV, pag. 119.34: pilanu le brache de lu vestiaryu, le quali fratri quando tornano al monastero, lavate le brache, r(e)ponanu ellà i(n)tro lu vestiario.

[14] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 52, Resurrez. G. Cristo, vol. 2, pag. 468.10: molto si recava a noia che quelli serpenti non li traevano tosto entro la fornace.

- Entro il viso, volto.

[15] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 521, pag. 580: Mateç' è a guardar l'omo trop entre 'l viso...

[16] Novellino, XIII u.v. (fior.), 74, pag. 297.12: Il segnore, vedendo questi fichi, sì ssi tenne bene scornato, e comandò a' fanti suoi che 'l legassero e togliessero que' fichi e tutti li gittassero a uno a uno entro il volto.

[17] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 55, pag. 310.8: et feggono loro padre entro lo volto con l'alie...

- Inchiudere, serrare entro qsa.

[18] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 16, pag. 585: çascun om qe è reu pagadore; / sescalco q' entro 'l desco me serra. / Molto me noia for de mesura / omo veglo prestar ad usura; / long arengar; vïa de coltura...

[19] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 140, pag. 567: La fridura [d]e l'airo revoca lo calore, / entro lo corpo includilo, che no essa de fare...

[20] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4713, pag. 173: Lo toro caldo e afochado, / Che iera de rame traçitado, / Intro lo qual era serady / Li quatro martori biady, / Començà a brayr e cridar...

- Cacciare, gettare, mettere fuoco entro qsa: appiccare del fuoco a qsa.

[21] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 381.10: uomini vecchi e per età più deboli cominciaro a gittare coppi pieni di pece, e di sevo, e di cenci, messovi in prima il fuoco entro, e collo sforzo di tutta la gente del castello, usciti delle porte ardeano i mangani e la torre.

[22] Novellino, XIII u.v. (fior.), 84, pag. 322.4: Quelli rivoleano i loro istracciati, ma neente valse: ché tutti li mise in uno monte, e cacciovi entro fuoco.

[23] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 1, vol. 2, pag. 371.20: infino ch'elli trovaro un'altra bocca che rispondea a quella cava, e turarono amendue le bocche di minuto bosco, e gittârvi entro il fuoco...

[24] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 16, vol. 2, pag. 34.8: vi fece agiugnere legname la mattina inanzi dì e mettervi entro fuoco, acciò che lla avarizia della preda non impedisse l'animo a' suoi...

[25] a Apologhi reat., XIV, 5.14, pag. 670: molto pactume aveva arradunato, / a pede de l'arbore l'aveva portato. / Andò per lo fuoco encontinente, / et miseluce entro incontinente.

2.3.1 Locuz. prep. Entro a.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 324, pag. 573: plui sotilment qe l'olio entra êl sen de l'omo; / quand ela l'à piiado dal pe entro al som[o], / or taia da dui ladi, sì como fai la spada...

[2] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 37.14, pag. 111: E me e 'l mio e cciò ch'i' poss'e vaglio / dono voi, cui fedel star più mi piace / ch'esser de tutto esto mondo amiraglio. / De voi vogli' eo sol che sofriate 'n pace: / ché, ciò pensando sia, tuto mi squaglio / del gran dolzor ch'entr'a lo cor mi face.

[3] Stat. perug., 1374, pag. 8.30: tutte quilgle de la fraterneta deggano essere a la casa ad honorare el corpo e acompagnare etro a la sepultura.

2.3.2 Locuz. prep. Entro di.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 112, pag. 242.6: che nulla persona possa lavare nè debbia fare lavare alcuno monte o vena, overo faccia fare, entro di Villa di Chiesa, nè intorno de la suprascripta Villa da l'abeveratojo in qua, cioè in verso la Villa...

[2] <Doc. ven., 1345>, pag. 201.8: Recivesso a questo dì una tua lettera, alla qual così te respondemo, che sopra la questione del sal et della cera, la qual est intro de Vita de Sorego et li nostri merchadanti, avemo specialmente la tua persona electo nostro consolo...

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 30, pag. 144.1: ca tanta era la multitudini di la genti, chi li casi non bastavanu intru di la terra, ma foru fatti di fora di la terra.

2.3.3 Locuz. prep. Entro in.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 142, pag. 23: Questa bona cogitata / emtroem core li foe nata.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 160.22: E como se sedea in una preta forte feruto, vende uno Romano k'avea nome Lentulius et menaoli uno cavallo ke devessi fugire e quello respuse: «Una co lo popolo mio volgio morire». Entro in quella li soprenendero africani et occiderolo.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 21.29, pag. 583: Onn'altro amore me pare amarume / e lo mio core non vede ben lume, / ma par ke ss'anneg[h]i intro 'n un flume...

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 226.22: E fuoro aretenute quisti V dì entroen casa de Nicholone de Pançço...

[5] Doc. spolet., 1360, pag. 36.14: It(em) disspisci pro u(n) pitictu (et) una folglect(a) de vinu e(n)troe(n) casa d'A(n)gnirillu co(n) tuctu lu chapituru...

- Entro nel mezzo, il mezzo di qsa.

[6] a Lucidario pis., XIII ex., pag. 103.37: anburo sono socto noi entro lo meço de la terra.

[7] Poes. an. pis., XIV, 18, pag. 6: Ancor vorre' io anco / (per tal che tu non creda ch' io sia stanco) / entro nel mezzo del piú alto mare / [trovare] una montagna...

[8] Poes. an. pis., XIV, 51, pag. 7: Poi vorre' avere un palagio, sodo / e grande e bene agiato, / posto ed edificato / entro nel mezzo di questo bel piano...

- [Con valore temporale:] fras. Entro (in) quel punto: in quel preciso momento.

[9] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 23 parr. 1-16, pag. 98.13: E parlandomi così, sì mi cessò la forte fantasia entro in quello punto ch' io volea dicere: «O Beatrice, benedetta sie tu»...

[10] Dino Fresc. (ed. Marti), XIII ex.-a. 1316 (fior.), 9.12, pag. 374: Entro 'n quel punto ogni vizio fu morto / ch' io tolsi lume di cotanta pace...

[11] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 11.17, pag. 591: Allor bassa' li miei / per lo tu' raggio che mi giunse al core / entro 'n quel punto ch' io la riguardai.

[12] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 5.7, pag. 638: / Subitamente ti levasti solo, / sanza esser da me chiamato o punto, / e bel tacer perdesti entro quel punto...

2.3.4 Locuz. prep. Da entro.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 37, pag. 123.11: andausinde ad unu furnu, in lu quale li vichini unu iornu avanti avianu coctu pani; e guardau kistu previti da intru lu furnu, si pir aventura che avissi rumasu nullu pane.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 47.23: poy que issu intisi que so filyu se turmentava da intru la casa inganatu per unu falsu rumuri di li vicini...

2.3.4.1 Locuz. prep. Da entro a, di.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 70, pag. 186.14: dui cucchiare lu secundo dì et unu cucchiaro i(n) lo terço dì et mectase da entro delli nare...

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 97, pag. 211.15: castrese et tragase lu intisculu leso voi admora et le intistine se remene da intro allu loco soiu.

2.3.5 Locuz. prep. Di entro.

[1] Iscr. bellun., 1350, pag. 95.14: p(er) ord(e)nam(en)to d(e) s(er) A(n)drea e Pero so fiol, de intro glesia e fisla far dona Bonavintura muier che fo del dito Pero.

[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 146, pag. 78.9: Ad auchidiri li pulchi. [1] Pigla cuglandru et pistalu et gectalu di intru l'acqua et gecta per la casa, ki murrannu li pulchi.

2.3.6 [Rif. ad un limite dello spazio rappresentato come lontano:] locuz. prep. Fino a entro, infino entro: fino a. Anche fig.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 37, vol. 1, pag. 324.9: se egli truova alcuno vapore gelato, egl' il serra e indura, e fanne gragnuola molto grossa, e cacciala per lo suo calore infino entro la terra...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 38, vol. 1, pag. 331.5: Appresso l'intorniamento dell'aere si è assiso il quarto elemento, cioè il fuoco, il quale è un aere di fuoco, senza nullo umidore. E stendesi infino entro la luna, e aggira questo aere dove noi siamo.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 170.13: E dis Ysidor che per Alexandr Mang le Amazone fo destrute fina intre la mort...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 156.16: et turniyandu lu piculiu intandu si inflamma di ira et di duluri, ki tuctu si ardi fina intru l'ossa.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1386] 145.99: che 'nfino entro la porta / con infinita scorta - noi verremo...

2.3.6.1 Locuz. prep. Fino a entro in qsa.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 9, pag. 163.14: per forza di lu ventu arsi li tavuli et quasi intrau fina intru in killa parti undi non era periculu...

2.3.7 Locuz. verb. Dare entro qsa (con, di qsa): penetrare in qsa, urtando, anche con violenza, contro le pareti interne (con un oggetto).

[1] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 30, pag. 291.3: allora se ne vae ad una dura pietra et dànni tanto entro di suo becco che ella se lo speçça tutto quanto.

[2] a Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 185.29: chon una lancia lungha in mano e diede a messer Piero Rosso entro la choscia, onde ch'e' ne morì...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 1, pag. 450.18: Vera cosa è che alcuni dicono che la donna aveva ben volto il teschio dello asino verso Fiesole, ma un lavoratore per la vigna passando v'aveva entro dato d'un bastone e fattol girare intorno intorno, e era rimaso volto verso Firenze...

[4] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 176, pag. 215.9: Egli trovò in prima il suono dell'acqua corrente nelle pietre che erano nell'acqua [[...]] E anche lo trovò per le foglie degli alberi, quando il vento vi entro.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 160, pag. 388.2: volto con la coda verso la groppa del mulo cominciò a chinare la testa verso il rotto del detto mulo, ed entro vi diede del becco.

2.3.8 Fras. Trasformarsi entro qno: identificarsi in qno.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 82.25, pag. 338: S'eo veio ad omo male, o defetto, o tentato, / trasformeme entro lui e faice 'l mio cor penato...

3 [In contesti che introducono l'idea della derivazione o della provenienza:] locuz. prep. Entro di: dall'interno di.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 6.22, pag. 507: A cki l'om fact'à offença, / si ppoi li fa reverença, / l' ira e la malavolgença / entro de lo cor li tra'.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.43, pag. 7: O parto enaudito, lo figliol parturito, / entrodel ventre escito de mate segellata!

3.1 Locuz. avv. Da, di entro: dall'interno.

[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 26.15: de subito ge trasse de intor plu de milly manere de spirity malingy, vista fane de punerelo.

[2] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), pag. 193.34: questa simiglianza overo imagine de la cosa è prossima cagione dell'amore, et è cagione da presso e da entro. La cosa è cagione rimota e de fore di questa imagine, overo simiglianza che sta dentro.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 92.11: La dea Pallas volse verso costei la ritundità de' crudeli occhi, e con tanto movimento trasse i sospiri da entro, che parve ch'ella scotesse il petto e lo scudo posto nel forte petto.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 10, pag. 61.25: Tutte barbe, e purgamenti, e specialmente barbe di rovi, o di felci faccia segare, e divellere da entro.

3.1.1 Locuz. prep. Da entro di: dall'interno di.

[1] Stat. mess. (?), 1320, pag. 26.15: Si la mircatantia oy mercha vegna di fora oy da intru di Sichilia pir mari, pagirà lu accactaturi incontinenti ki si vinda la mercha...

3.1.2 Locuz. prep. Da entro in.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 219.3: La ierda è molle inflat(i)o(n)e ad grandeçça d(e) unu ovu, alcuna fiata minur(e), et nasce cusì da fore como da e(n)t(r)o in le guarecte...

4 [Nell'espressione dello stato o del moto, descrivendo lo spazio interno a partire dal confine che lo delimita:] locuz. prep. Entro da (qsa o qno): all'interno di. Anche fig.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 4654, pag. 171: Et Eustadio lo çentil chavallier / Con soy fijolly e soa muier, / O· lli fe tuti quatro ligar, / Et introdallo toro gitar / Per una porta piçeneta...

[2] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 68.34: Ma Dio, che è de pietade, volse che entroda lor se manifestasse quel bruto pecado, açò che intrambi se podesse salvar.

[3] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 12, pag. 47.25: I laroni à paxe entro da sì, perçò no voler clamar paxe, ma domanda la batai...

[4] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 36.145, pag. 78: non ò plu conforto / negum, né n'ò plu negum baldore, / ch'el era tuto lo me' deporto, / et era tuto lo meo vigore. / E' l'ò portato entro da lo meo corpo, / viva me tene per grande amore.

4.1 Locuz. prep. Da entro da.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 103, pag. 218.5: Cura: q(ua)n q(ui)llo tumore se fa sucta la garicta da la p(ar)te da ent(r)o da la iu(n)tura de la garecta...

4.2 Locuz. verb. Entrare entro da qsa: cominciare qsa.

[1] Stat. trent., c. 1340, cap. 17, pag. 22.18: caschauno fradel de la fradaya, quando el ven a la nostra casa per far la disciplina, incontinento como el entra entro da l'uso, sì deba dire: De' ve dia pax, ay mei fradey.

4.3 [Seguita da un numero che rappresenta il limite massimo di un conteggio:] fino a (prezzo, peso o misura), all'incirca.

[1] Doc. prat., 1288-90, pag. 171.1: Diedi, vettura d'una piccola gibba ke mandai a Bari, ke v' ebe entro lb. mille dugento, lb. IJ s. XV tor.

[2] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 19, pag. 15.26: Con questo salvo, ch' e dicti viarii debbiano lassari ciascheduna via stradinga ampia da' termini intro XVIII piedi e no meno.

[3] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 203.10: a messer lo Duca una coppa, entro VJ C fiorini, e a la mogle sua una coppa, entro CCL fiorini, e a messer Felippo dispoto de Romania una coppa, entro CC fiorini.

[4] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 25, pag. 34.9: Una chanpana pexa 29 libre e avj entro 12 libre di rame e avj entro 10 libre di stagno e avvj entro 7 libre d'ariento...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 452, pag. 412.19: Et quando elli have cavalchado intro .III. megia, a lor adevene qu'elli ascontrà ad uno valeto.

4.3.1 Locuz. prep. A entro.

[1] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 109.13: Fue il fondamento terzo a entro br. otto chavato. Fue il fondamento quarto a entro br. otto chavato.

[2] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 113.17: E per chavare il secondo membro alla porta de' Cornachini, fue a entro braccia XJ 1/4 compensato, lungho compensato braccia VJ, largho compensato braccia IIJ; somma, braccia 202 1/2...

[3] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 115.16: E murò il decto fondamento braccia XIJ a entro, e per ogne verso compensato br. 3; che sono quadre braccia 108.

4.3.2 Locuz. prep. Entro da.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 306.10: Il cafisso di mandorle col guscio none schiacciate pesa ruotolo 1 e occhie 1, e ischiacciandole vi troverrà entro da occhie 2 e 4/5 di mandorle nette di tara di gusci.

4.4 [Rif. ad un limite temporale:] prima di.

[1] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 74, pag. 849: «Cavalchà' tosto fieramente / fin al Mercado». / Como li Germî aveano ordenato, / entro la meçanote fo arivato / lo conestabel, suxo lo Mercato / pose la bandiera.

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 122, pag. 564.14: Et iuro, che pubblicamente [entro il mese] dalla 'ntrata del mio comsulato, et in del mese d'aprile...

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 331, pag. 296.29: Ma in quelo zorno in lo qual mandona Isota era stada menada in tal maniera como io a vui ho contado, adevene chossa che lui sì dormiva da fadiga in uno boscho intro hora de vespero, et era tuto desarmado.

4.4.1 Locuz. prep. Entro a.

[1] Doc. montier., 1219, pag. 47.16: tutte q(ue)lle cose ke -l vechi lo 'nporra(n)no col lor co(n)sillio p(er) utilità de la co(m)pagnia intro ala vilia di kl. ian(uarii)...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 27, pag. 119.16: (Et) questo ène quando l'omo è cresciuto tanto k'è bastevole, ma infin'entre a quell'ora abisongna ancho a cresciare ke faccia la terça digestione (et) decoctione: se converte parte in simile.

[3] Doc. fior., 1325, pag. 103.21: il detto Giovanni ne sentenziò che lle dette rede dovessero, ogni cosa contata e rabatuta intro al sopradetto dì...

[4] Stat. assis., 1329, cap. 1, pag. 164.12: se sonno de etade legetema, cioè de più de xx anni, entro alla quale etade non volemo che veruno sia recevuto, se no per forteça de corpo o per endustria de senno...

[5] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 47.37: se pue si ne avesse che questo di quello che li ci rimaneva entroa dì uno di novebre 333, che lo prendemo chome apare di suso...

4.4.2 Locuz. prep. Entro da: nel periodo delimitato da (una det. scadenza).

[1] Stat. sen., c. 1318, cap. 80, pag. 78.6: Anco statuimo et ordinamo, che neuno officiale electo per lo rectore e per la magiore parte del Capitolo possa essere rimosso dal suo officio entrodal tempo del suo officio...

4.4.3 [Evidenziando la durata di un intervallo temporale:] locuz. cong. Entro che: fino al momento in cui. || Cfr. anche il fr. ant. entro (< lat. inter hoc e il prov. entroca 'fino a (che)' in FEW IV,748-49.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 629, pag. 622: / Finqé fui piçol entro q'eu son vetran / no tign eu via né vita d'armitan.

5 [Rif. ad un percorso, ad una dinamica o ad una condizione statica che coinvolge per intero uno spazio circoscritto:] locuz. prep. Entro per: all'interno di.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 193.16: qu'eu ài de molto bele pome e bele nose là da casa, et anc' altre bele caose le qual eu darai a ti (eu no sai apena qual homo guardà mo' entro per la porta), dele qual tu medesema poras aver et usar ala toa volontà.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 16, pag. 23.23: E cercando noi entro per lo corpo de questo mondo, trovamo otto cieli stellati, lo primo de li quali è quello de sopra, là o' so' le stelle fisse...

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 35.5: potaremo asimelliare la carne a la terra, e le petre molli a le cartillagine, e le petre dure a l'ossa, e lo sangue che corre entroper le vene a l'acqua che corre entro per lo corpo de la terra, e li peli a le plante.

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 22.71, pag. 142: Intro per Santo Petro e per Santa Santoro / mandasti tua fameglia facenno danza e coro...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.432, pag. 196: Menandome entro per citae, / en ca' de san Zoane entrai, / unde per gran necessitae / pusor dì steti e abitai».

[6] Doc. volt., 1326, 10, pag. 24.22: Il decto dì nell'ora del vespro, e Forciore ritornò ala Pieve, e egli e Massa, e istectero entro per lo chiostro uno poco, e poscia se n'andarono per l'uscio dela Pieve.

[7] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 13, 139-154, pag. 256, col. 1.9: E hano molte volte facto cavare li Senisi entro per la terra, e mai non l'hano possù trovare...

[8] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 21.23: E a la vignuda soa, sì tosto como ello çunsse, questo vicario sì començò a fare lavorare entro per la citade, metando grande multitudine de maistri per la citade.

5.1 Locuz. avv. Per entro: all'interno.

[1] a Lucidario pis., XIII ex., pag. 104.20: La prima sì est fuoco, lo quale est sì ardente che se tucto lo mare vi corresse per entro non lo potrebbe neiente ispegnare...

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 7.24, pag. 127: Tutte coverte di perle tessute, / Guanciali per tutto di sciamiti piani, / Piuma per entro delgli ucielli grifoni, / Topazi molti, zafiri e smeraldi, / Con varie pietre per bottoni a quelgli.

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 7.36, pag. 128: Lenzuola suso di seta churata / Soave ed umile, sottile e costante; / Coltre solenne, e 'ntagli per entro; / E, tratti ad ago e di varie scolture, / Pesci e ugielli, e belli tutti animali.

[4] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 53, pag. 162.18: Onico è una petra somegiente al collor delle dite delle mane. E per entre viene blanca et altro n'è quasi negro.

[5] a Stat. lucch., 1376, L. 4, cap. 28, pag. 145.13: di non fare li cordoni come ordinati sono o di non farli aguagliti per entro...

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 17.22, pag. 112: Unde ad lemosinar giascun se inclina, / et nei cor vostri cercate per emtro, / et tutto quello che avete d'avanço, / voi ben vedete là dov'ïo reemtro...

[7] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 41.10: Quinci è venuta la incostansia del cuore per la turba delle varie cogitassione che si spargen per entro, e massimamente in luoghi santi e tempi divoti...

5.2 [Nell'espressione del movimento:] locuz. prep. Per entro qsa: attraverso.

[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1278, pag. 298: [U]n cavalero de grand' afaro devoto a Katerina, / andà per entro 'l mare, fo en molto gran carina, / comença a spericolaro con soa gran compagnia...

[2] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 3.17, pag. 237: Or coninciate e, dal lindo colore / cercando ben per entro / lo spazio verso il centro...

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 38.14: E per entro l'osso trapassava un'ôra de vento, lo qual toccando li nervi rendeva alguna melodia...

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 950, pag. 74: Tegnir sentier strada ne via, / Per entro se messe ad andare; / Ma molto lo fea strasudare / Soy fiolly, che plançea / E da mançar li recheria.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 12, pag. 217.16: Et zo dictu, ixeru per intru li inimichi; et cussì scurrendu abandunau la trista surrella in mezu li lanzi et ruppi per mezu li skeri...

[6] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 2, pag. 139.15: Per me, cioè per entro me, si va nella città dolente, cioè nella città di Dite...

- [In forme sintatticamente discontinue].

[7] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 10.12, pag. 431: / e per Siena entro gir alto gridando: / « Muoia chi cortesïa vuol difendere...

[8] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 7, cap. 5, vol. 2, pag. 158.24: io ti ficcherò incontanente questo coltello per lo corpo entro».

[9] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1447, pag. 77: Puoi lo ferì crudelmente: / per lo flanco entro deritto / questo lançone li ebbe ficto.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 517.14: per ciò che il sole è alto e dà per lo Mugnone entro e ha tutte le pietre rasciutte, per che tali paion testé bianche, delle pietre che vi sono, che la mattina, anzi che il sole l'abbia rasciutte, paion nere...

5.3 Fras. Entro la via: per, lungo la via.

[1] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 280, pag. 166, col. 1: Fora ensì Rainald da l'altra part, / de dreto me venne çença revart, / a ma' meo gra' sì m'aforçà, / entrola via se acolegà...

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 65.2, pag. 183: La povertà m'ha sì disamorato, / che s' i' scontro mie donn'entrola via, / a pena la conosco, 'n fede mia...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 2, Sant'Andrea apostolo, vol. 1, pag. 41.7: E Egea, innanzi che tornasse a casa, fu preso e dibattuto dal dimonio e, entro la via, dinanzi a tutta la gente, cadde morto.

5.3.1 Fras. Entro per la via.

[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 6, pag. 25.30: Costei à quattro figliuoli e 'l marito, e, in breve, ella istà il più del tempo in fervore, tutta fuore di se, cade quando nel fuoco, talora nel fango, andando entro per la via, et è di moltitudine di lagrime...

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 31, pag. 112.29: più vi dico che mi parve per due volte entro per la via sentire degli odori soavi già sentiti...

5.4 Locuz. verb. Passare entro (a, per) qsa: penetrare all'interno (di qsa).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 30.19: e se noi movemo una linea per ambedoi li poli, passarà entro per questo ponto; e questo ponto pare che sia centro de la terra e centro de tutto lo corpo del mondo.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 49.14, pag. 197: Ha'me donato una pace, sempre con teco aio festa; / vita meno celesta, puoi ch'eo non t'aio a rebello, / ca lo spiacer tuo è coltello ch'entro al merollo ha passato».

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 73, pag. 85.28: Fugendo per quella tana entropassa, però che puoe.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 13, pag. 215.17: difesa di usberga e di traponta non gli valse, ch'el ferro non passasse entro infino a una piastra di pelle di cuoio.

5.5 Prep. [In contesti in cui si rimarca la durata o la processualità di un evento:] nel corso di, durante.

[1] a Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 242.41: Anchora mo' che i masari novi de la dicta università, de quello chi serà aministrà per i masari vechi intro el dicto sò offitio utelementre overe inutelementre [[...]] dibia scodere le rasone...

[2] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 237.6: noi gli dicemmo molte cose e come noi ci savamo partiti dal nost[ro] munistero e che cose ci erano incontrate di bene [e] di male entro lo viaggio.

6 Prep. [Definisce una collocazione interna rispetto a due o più elementi che fungono da riferimento in uno spazio fisico o logico:] tra. || I riferimenti possono essere definiti da un nome di massa o di insieme o rappresentati da nomi elencati e coordinati da e.

[1] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 160.7: Guai a mi, misero, k'eu no scamparai e no posso scanpare, ké lo nauclero me à abandonado entre le onde et eu cerco e damando porto e no lo posso trovare.

[2] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 85, pag. 104: Toa madre, te digo, che sempre sta vestia, / resembla e sì designa la zente falsa he iniga; / chi intri pechay malvaxi sempre perman e sbriga / insire no vorano fora in tuta la soa vita.

[3] Portolano Marc., XIII (ven.), pag. 235.30: navega entro ponente et afracin et vas fora delo Galço milliaria XX usque XXV et sunt milliaria CCXXXX.

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 552, pag. 63: E tutty si lli inclina de bon cor / Con reverençia e con amor. / E quando el fo intro sua çente...

- Entro le braccia di qno.

[5] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 468, pag. 19: Zené entre so braze grand forza se consente.

[6] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 133, pag. 53: Eo voi k'entremee brace tu dibli ess recevudho...

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.6: el s'adormenza intre y so braz e no se regorda d'alcuna soa forza né d'alcuna soa vertù...

[8] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 107, pag. 260: a Madona santa Maria ella figurava, / entrole soe braçe teniva un garçono, / sì bella enpentura no vide unkamay hon...

[9] Tristano Veneto, XIV, cap. 347, pag. 311.45: Or la damisela de queste cose non savea niente né amaistrada non era, sì qu'ela se strenceva intro le brace de Tristan, et elo a lié' altrosì.

- Entro le mani (di qno).

[10] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 31, pag. 270.12: quando alcuna persona se mete liberamente entro le manne e segnoria d'altru', reponsando in quelo le so' secrete vexende.

[11] Doc. venez., 1311 (5), pag. 77.23: dela cu(n)pagnia cha ilo avea entro le mane soe...

[12] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 99.23: in prexente romasse [t]uta la Suria introle suò mane.

[13] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 74.38: «un'altra vol[ta] ne vegnirà entre le mane ch'el non schanperà cossì leçeramente como ell'è schanpado».

[14] Doc. venez., 1314 (3), pag. 110.13: quando 'lo serà a quelo tenpo sovrascrito, voio che tuto lo so li sia dado intro le man...

6.1 [Dir.] Fras. Entro i vivi: tra i vivi, essendo ancora in vita. || Calco sul lat. giuridico inter vivos, lo stesso che inter vivo, i vivi.

[1] Doc. bologn., 1287-1330, [1305] 10, pag. 71.2: per l' anema de Nicolo, meo fraello, e per l'anema de Gisla, muier del dito Nicolo, inrevocabelmente et entro li vivi, tuti li mei beni e tu' le mie cose mobele et inmobele...

[2] Doc. padov., c. 1375, pag. 46.4: el dito Zuane sì fa donaxon al dito B(er)ton la qual fi dita entroi vivi, la qual no possa né debia fir revocà p(er) alguna engratitudine o ofenssa grande né piçola...

6.2 Fras. Dire entro qno (gruppo di persone): dire a qno.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1087, pag. 52: E sí deseva entro li frai: / «Zá vegní e sí m'ascoltai...

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 33, pag. 258: ge tene parlamento, / el ge clama gi baron, conti e marchesy, / .......... / dis entro lor...

[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 59, pag. 258: e clama la fijola k'à nome Katerina, / e dis entro gi baroni...

6.3 Prep. [Contribuisce a rappresentare un insieme composito introducendone i componenti:] tra.

[1] a Doc. ver., p. 1268, pag. 284.19: Ancora una peça de t(er)ra araora çasa(n)to en la cu(r)to de Nogara en casalo d(e) Fe(r)rara e pò esro undexo ca(m)pi intro frum(en)to e segala...

6.4 Prep. [Introduce un confronto o una relazione di reciprocità tra due o più riferimenti contrapposti:] tra. || Per la rappresentazione lessicale e sintagmatica dei riferimenti si veda quanto detto in 6.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 175, pag. 35: Entre ti e madona Eva / No será mai paxe ni tregua...

[2] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 190.4: no poresamo -noi aver logo a çò, enperçoq'eu son senpremai entro li vardiani et illi è senpre cô mi...

[3] Doc. venez., 1282 (2), pag. 10.1: Et s' elo soperclase dr. o masaria, voio qe per anema mia sia partiti intro Marchesina mia sor et Çani meo frar et Tenda mia sor munega de san Çacharia.

[4] x Doc. bologn., 1289, pag. 470: che questione novellamente è staa intro Aspectao, Berto de Viçano e i altri de casa su da l'una parte [e Guio da Viçano da l'altra parte]...

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 76.3, pag. 383: Un re' vento con arsura / à menao gram remorim / enter Guerfi e Gibellin / chi faito à greve pontura...

[6] Doc. gen., c. 1320, pag. 22.13: se e llo fesse sentir inter l[i] mercanti o per alcum de li nostri, poresi dir che voj crej che li grandi servixi che noi avemo a far de questa guerra no è stao provisto a tae cosse...

[7] Stat. chier., 1321, pag. 348.18: e debien precixament enter archoign de la ditta compagnia e etiamdee fer e percurer con effet con coigl de la ditta compagnia que la vindita d[e] la percusion que se ferea a coigl de la ditta compagnia se faça...

[8] Doc. padov., c. 1336, 1, pag. 16.8: Vene a sta(r)e B(er)tolino co(n) fra' Tura a dye XVIJ d(e) mese çena(r)o, pati fati entro el d(i)c(t)o B(er)tolino (e) f(r)a' Tura...

[9] Doc. moden., 1347, par. 3, pag. 155.1: ugni quistione lite controversia e piae la quale fosse tra l'une e l'atre de le dite parte e movere se possesse [[...]] etiamdeo per casone de tuti li ben comune e[n]tro le parte loro...

[10] Stat. casert., XIV pm., pag. 60.2: p(er) no(n) menare scandalo intro li fratre.

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 15, pag. 71.16: Lu Conti intra li altri cosi chi trovau intru li spogli di chisti Sarrachini trova palumbi masculi...

[12] Lett. palerm., 1371, pag. 141.6: Da capu fu briga intru li signuri di Sicilia...

- [Seguito da un pronome personale plurale].

[13] Doc. ver., 1214, pag. 249.22: se lagà e(n) s(er) Pegoraro dal Mercà Novo de quelle questione le quale igi aveva e(n)tro ssì.

[14] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 751, pag. 54: E Deu del ciel ve l'à tramesso, / Qe voi ve amad molt entre voi...

[15] Pamphilus volg. (ed. Mascherpa), XIII t.q. (venez.), pag. 196.23: agnunca amor fi coronpuo e desperso entre noi».

[16] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 547, pag. 21: Sed e' foss deponudho da questa segnoria, / E anc enter vu srave error e tenebria...

[17] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1182, pag. 53: Sí li debiai lavar inter vu; / E questo ve volio comandare / Ke vu debiai inter vu amare.»

[18] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 558, pag. 869: ed entro nui fo deliberato / como nui potesseno far de celato / questa cosa...

[19] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 107, pag. 819: «E' te vorave parole dir, / che noe avemo entre nu a partire.

[20] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 273, pag. 54: nè entro nui no creçemo çà k' el sia / (no lo tegnai en mal nè en vilania) / ke en[s]primer nè cuitar lo poeso, / se special don da Deo el non aveso...

[21] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 23, pag. 60.11: Doma(n)dà que eli rasonà enter sí de far de quel pes, o de venderlo o de partirlo, o autre couse...

[22] Doc. moden., 1347, par. 3, pag. 155.20: unda che 'l predicto Cichino sì domanda dena[n]çe e da [v]ui mes. arbitri la dicta peça de tera sì comunamente como li atri bem comuni intro loro...

6.5 [Definisce una collocazione, un confronto, un'azione o relazione reciproca:] locuz. prep. Entro a (qno o qsa).

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 20a.7, pag. 484: A ciascun rëo sì la porta claude, / che, sembr', ha più via che Venezi' ha Marchi; / entr'a' Gaudenti ben vostr'alma gaude, / ch'al me' parer li gaudii han sovralarchi.

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 42.27, vol. 1, pag. 296: a voi sì faciam preghero / ke mandiate pace al mondo / entr'a la gente cristiana, / ke non viva in tanto errore.

[3] a Catenacci, Disticha Catonis, XIII/XIV (anagn.), IV, 48.3, pag. 470: Si tu say multe cose, quello onde si' sacce(n)te / no lo tener(e) celato, mostralo sayamente, / discilo volinteri e spandelo intro a la gente...

[4] Stat. pis., 1318-21, cap. 11, pag. 1096.3: se entr' a li consiglieri che allora seranno fusse electo alcuno che non fusse iurato del dicto Porto...

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice rubr., pag. XLV.13: Che non si dee domandare quello, che l'uomo non vuole impetrare, e che differenza è intr' a' comandamenti, e' decreti...

6.6 [Seguito da un pronome personale o un dettico al plur.:] locuz. prep. Entro di qno.

[1] Doc. venez., 1299 (4), pag. 25.11: nui eremo per metre acordo intro d'esi.

[2] Doc. venez., 1316 (3), pag. 147.10: voio ch' el sia in albitrio deli mie' comessarii a destribuir li mie' beni intro d'esi...

[3] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2130, pag. 105: Raxonando intro di lor / Con gran paxe e con amor / De molte cose, ch'io no do dir...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 23.4: honoratamenti fu sollepnizatu lu convitu intru di loru.

[u.r. 06.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]