GARRITO s.m.

0.1 garito, garriti, garrito.

0.2 Lat. garritus.

0.3 Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Verso acuto e aspro proprio di alcuni uccelli. 2 Rimprovero aspro, sgridata.

0.8 Maria Fortunato 20.04.2011.

1 Verso acuto e aspro proprio di alcuni uccelli.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 135.16: antiquamente li pagani vivean per augurio, idest al moto e al garito de li ucelli...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 55, pag. 151.32: Questi sciagurati. Questo vocabolo è disceso dall'antico costume de' gentili, li quali nelle più lor cose seguivano gli augùri, cioè quelle significazioni che dal volato e dal garrito degli uccelli, qual buona e qual malvagia, secondo le dimostrazioni di quella facultà, scioccamente prendevano...

2 Rimprovero aspro, sgridata.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 70, SS. Nereo e Achilleo, vol. 2, pag. 659.2: ancora quella che potea patire appena i dolci ammonimenti de la madre, sì le conviene patire le grandi garriti del marito.