GARRITRICE s.f./agg.

0.1 garritrice, garritrici, gharritricie.

0.2 Da garrire.

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Colei che parla troppo o ad alta voce, chiassosamente. 1.1 Agg. 2 Agg. [Detto di un animale:] che emette un verso roco e sgradevole.

0.8 Maria Fortunato 20.04.2011.

1 Colei che parla troppo o ad alta voce, chiassosamente.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 124.21: Eco ancora era corpo, no era voce; e tuttavia garritrice, no avea altro uso di bocca ch'ella abbia ora.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 30, pag. 215.10: Socrate filosofo aveva a uno tempo due mogli, le quali erano grandi garritrici e ispesso s'acapigliavano insieme per lui, bench' egli fosse rustichissimo uomo...

1.1 Agg.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 17, pag. 189.13: 'La fenmina clamosa', gharritricie, 'e stolta, piena di male dilettazioni e al postutto semplicie', sanza sapienza, 'sede inanzi la sua casa i(n)n alto loco gridando, chiamando choloro che passano e malvagità di core parlando'.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 480.12: Prender moglie fa perpetua sollicitudine, continui richiami, rimprovero di dote, grave tormento de' parenti dal lato della moglie, lingua garritrice di suocera...

2 Agg. [Detto di un animale:] che emette un verso roco e sgradevole.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 81.12: Lo quale la garritrice cornacchia seguita con le mosse penne, per sapere da lui ogne cosa.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 137.15: La garritrice pernice, dalla ramoruta quercia, vide costui che sotterrava lo corpo del figliuolo...

[3] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 3, pag. 236.18: la garritrice rana non può esser divelta dal padule.