GIUGURTINO agg./s.m.

1 Relativo a Giugurta, re dei Numidi.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 89, pag. 51.10: Onde dice Valerio: la secta di Scipione seguitoe Metello al tempo ch'elli fue consolo e ricevette l'oste nella guerra giugurtina, corropta per troppa negligenza di Spurio Albino...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 231.6: Ancora fu superbo quasi quello fatto di Cajo Mario, il quale dopo il trionfo Giugurtino e dopo quello de' Tedeschi beveo in càntaro sempre.

1.1 [Attributo di Sallustio, in quanto autore del Bellum Iugurthinum].

[1] Poes. an. napol.>sett., XIV u.q., 4, pag. 104: Ben disse al mio parere Quintiliano / e Tito Livio, del longo sermone, / e 'l Maximo Valerio che 'l dispone, / Salustio giugurtino et Albertano, / e ben disse Aristotile, Lucano, / Virgilio, Ovidio, Seneca e Platone.

2 Sost. [Titolo di un'opera di Sallustio].

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11 cap. 11, par. 7, pag. 241.29: Sallustio in Jugurtino. Per la memoria delle cose passate fortissimamente s' accende l' animo a virtude...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 522, pag. 796.9: Onde dice Salustio nel prologo del Giugortino: «A così grande e utile fatica mia cioè de lo studiare [e] scrivere i fatti de' maggiori porranno nome di pigrizia e di miseria».

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 73-87, pag. 477.2: Salustio ne l'Iugurtino: Omnia orta occidunt, et aucta senescunt, - ma celasi in alcuna...