0.1 giulia, iulii.
0.2 Lat. Iulius.
0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.
0.6 T Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.): gli Alpi che sono chiamati Iulii. || Per errore di trad. o fraintendimento: sezione della Alpi occidentali. Cfr. Liv. V, 34: «Ipsi per Taurinos saltus [saltum]que Duriae Alpes transcenderunt».
0.8 Selene Maria Vatteroni 20.04.2011.
1 Relativo alla gens Iulia (che si diceva discendente di Enea).
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 64, pag. 637.27: ella fu del più nobile sangue di questa città creata, sì come de' troiani Iulii, e il padre fratello di costoro, in casa cui tu tacitamente dimori, trasse origine dal magnanimo Scipione, l' opere e la nobiltà del quale risonarono per tutto l' universo.
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 787.27: Enea [[...]] dà principio alla gente giulia. De' quali, della vergine sacra e di Marte, Romulo trae invitta origine...
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 37.14: E il detto Ascanio regnò apresso Enea XXXVIII anni, e ebbe due figliuoli; l'uno fu chiamato Iulio, onde nacque la progenia de' Iulii, onde poi furo i re di Roma...
[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 15.101, pag. 47: Di qui deriva poi quel nome antico / de' Iulii, che nel mio grembo tenni, / ai quali vidi il ciel già molto oblico / e talor dritto come stral che 'mpenni.