MACIGNO s.m./agg.

0.1 macigna, macigne, macigni, macignie, macigno, macingnio, macinia, maxegne; a: macingni, masegni.

0.2 DELI 2 s.v. macigno (lat. parlato *machineum).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.2.1 (contesto dubbio); Dante, Commedia, a. 1321: 1.1 [2].

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.) (cfr. 0.5); a Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.); Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.).

0.5 Resta dubbio se sia da ricondurre a questo lemma la forma macinia, att. in Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): cfr. 1.2.1.

Locuz. e fras. tenere del macigno 1.1.

0.7 1 Tipo di pietra (gen. roccia arenaria) di particolare durezza e resistenza (impiegato come materiale da costruzione e, in partic., per fare macine). 1.1 [Con rif. alla durezza]. 1.2 Meton. Blocco di pietra, masso (grezzo o lavorato, impiegato come materiale da costruzione). 2 Agg. Pietra, coperta macigna: di pietra arenaria (dotata di particolare durezza e resistenza). 2.1 Fig. Caratterizzato da estrema durezza.

0.8 Elisa Guadagnini 20.04.2011.

1 Tipo di pietra (gen. roccia arenaria) di particolare durezza e resistenza (impiegato come materiale da costruzione e, in partic., per fare macine).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 19.48, vol. 2, pag. 319: Con l'ali aperte, che parean di cigno, / volseci in sù colui che sì parlonne / tra due pareti del duro macigno.

[2] a Tariffa pesi e misure, p. 1345 (venez.), pag. 73.21: Gardamomi salvazi vuol esser blanchi e peloxi, e vuol esser quaxi de color de masegni.

[3] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 73.4: Ànnoci a rifare, per la cornicie del concio del macingnio che noi mettiamo del nostro...

[4] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 15, pag. 273.13: macigno, idest de la natura de quelle pietre onde se fano le mole da macinare...

1.1 [Con rif. alla durezza].

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 39, pag. 49.4: Le camere de' bagni son più forti di macigno: e puoile fare di testacci, e cignerli con cerchi di ferro, e poi smaltarle, ed imbiancare come ti piace.

- Fig. Fras. Tenere (del monte e) del macigno: presentare durezza e rozzezza d'animo. || Uso dantesco.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.63, vol. 1, pag. 249: Ma quello ingrato popolo maligno / che discese di Fiesole ab antico, / e tiene ancor del monte e del macigno, / ti si farà, per tuo ben far, nimico...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 45, pag. 674.24: «del macigno», in quanto duro e non pieghevole ad alcuno liberale e civil costume...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 413.14: del macigno; cioè dell'asprezza e durezza: imperò che la macina è aspra e dura, e così è lo popolo fiorentino...

1.2 Meton. Blocco di pietra, masso (grezzo o lavorato, impiegato come materiale da costruzione).

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 108.21: colla mano diritta levò uno grande macigno con grande forza, e gittollo verso il serpente.

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 453-508], pag. 50.28: e non solamente [['l fuocho]] arde le selve, ma grandi sassi e crudi macingni si disfecioro in puçolente polvere.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 68.10: feciono conducere e macigni e colonne da Fiesole, e fondaro e edificaro il detto tempio...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 515.33: due maniere di pietre ci si truovano di grandissima virtù. L'una sono i macigni da Settignano e da Montisci, per vertù de' quali, quando son macine fatti, se ne fa la farina...

[5] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 49.280, pag. 114: Le prede e le maxegne se speçon tute quante, / là era sepellite molte di corpi sancti; / assa' ne resuscitono chi feno vesta e sembianti / ch'el [er]a filius Dei ch'aveva vertù cotante.

1.2.1 Fig. [Detto del teschio (con rif. specif. al colore bigio-biancastro delle ossa?)]. || Cfr. 1 [2].

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 60, pag. 103: Le faze tenerelle dre don e dre donzelle, / Lo coiro k'è de sovra le fa parir plu belle: / Ki hav reschiniar via dra setileta pelle, / Macinia ge farave il colorae facelle. || Si interpreta così il passo: «i visi teneri delle donne e delle fanciulle, la pelle che sta sopra li fa sembrare più belli: chi raschiasse via della pelle sottile, renderebbe macigni i volti rosei». Cfr. contra Marri, che s.v. macinia glossa: «indica il guasto, la distruzione che farebbe nel colorito volto di una donna chi ne raschiasse via la pelle» rimandando a macinare, *maciniare.

2 Agg. Pietra, coperta macigna: di pietra arenaria (dotata di particolare durezza e resistenza).

[1] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 78.22: Delle pietre macignie.

[2] Doc. fior., 1353-58, [1356], pag. 88.28: pietre forti, br. soldi 13 quadro; coperte macigne, sol. 14 l' una; schaglioni, soldi 13 l' uno...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 19, 34-51, pag. 449.4: Tra du' pareti del duro macigno; cioè tra du' pareti del monte ch'era di pietra macigna, u' era scala da montare in suso. Queste du' pareti di pietra dura significano due costanzie...

2.1 Fig. Caratterizzato da estrema durezza.

[1] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II [Dubbie], 34.9, pag. 187: Qual cor di quercia o di macigno cerro / pure a un di tali colpi sarie 'ntero, / di que' che mille ciascun giorno i' sento?