SOFISMA s.m./s.f.

0.1 soffiscime, soffisme, soffismi, soffismo, soffissme, sofisimo, sofisma, sofismate, sofismi, sofismo, sofissmo, suffismo.

0.2 Lat. sophisma (DELI 2 s.v. sofisma).

0.3 Doc. montier., 1219: 2 [8].

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Stat. sen., 1298; Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Poes. an. perug., c. 1350.

0.5 Nota le forme ricostruite analogicamente con la terminazione in -o tipica del sing. masch. (soffismo, sofisimo, sofismo, sofissmo, suffismo); il plur. alla greca sofismate.

0.7 1 [Filos.] Ragionamento (o specif. sillogismo) avente solo apparenza di verità, per il fatto di essere condotto con esattezza e proprietà ma a partire da premesse false. 2 Estens. Discorso, ragionamento o argomento contorto e cavilloso, gen. condotto per raggirare o mettere in difficoltà qno.

0.8 Elisa Guadagnini 20.04.2011.

1 [Filos.] Ragionamento (o specif. sillogismo) avente solo apparenza di verità, per il fatto di essere condotto con esattezza e proprietà ma a partire da premesse false.

[1] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 21.11: ciò prova egli per mal ingegno, e per false ragioni, e per sofismi, ciò è argomenti che hanno simiglianza e covertura di vero, ma e' non ha cose, se non false.

[2] Poes. an. perug., c. 1350, 223, pag. 21: O popol mio, cho' non se' sillogisma / che dei fals'argomente t'agorgiesse / che te provan costor co· llor sofisma!

[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c 11, 1-12, pag. 336.18: sofismo è argomento apparente; ma non essente...

2 Estens. Discorso, ragionamento o argomento contorto e cavilloso, gen. condotto per raggirare o mettere in difficoltà qno.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 364, pag. 574: Quel non è bon amigo qe parla con doi lengue / e va menand sofismi e briga con loseng[h]e.

[2] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 47.7, pag. 557: Nel profferer, che cade 'n barbarismo, / difetto di saver ti dà cagione; / e come far poteresti un sofismo / per silabate carte, fra Guittone?

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 23.23, pag. 145: loco se mustra li tuo fatti, / tratte so' fuore le carte / del male e del ben c' hai oprato: / ché non ce iova far sofismi / a quelli forti siloismi / né per curso né per rismi, / che lo vero non sia appalato.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 111, pag. 368.1: Tu mi domandi, come i sofismi si chiamano in latino [[...]] convenevole nome mi pare quello, che Tullio usa, che gli chiama gavillazioni, a' quale chiunque si dà, usandogli, truova nuove, e diverse quistioni.

[5] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 266.15: e per sofismi ec., cioè per dolo e per inganno... || Commenta Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.6: «e chi regnar per forza o per sofismi...» interpretandolo in senso estens., mentre 1 [3] glossa il termine nell'accezione tecnica.

[6] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 353.16: Siete savi: scorgete le vostre retà e falsi sofismi.

[7] Gl Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 2, pag. 44.8: E questa pena m' è data dalla divina giustizia per la vanagloria ch' io ebbi del parermi saper più che gli altri, e spezialmente di sapere fare sottili soffismi, cioè argomenti, da vincere altrui disputando.

- [In contesto giuridico].

[8] Doc. montier., 1219, pag. 44.15: p(er) quel k' el dovesse essar tenuto p(er) seram(en)to o p(er) ricolta o p(er) p(ro)missione o p(er) neuna somete(n)te cosa o soffismo...

[9] Stat. sen., 1298, dist. 2, cap. 26, pag. 218.18: li signori debiano chella udire e ricévare et intendere senza frode, et ogni cavillazione e suffismo e male ingegno rimosso.

[10] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 154, vol. 1, pag. 458.33: cessati in queste cose ogne soffismo et malo ingegno et fraude.

[u.r. 07.05.2012]