SOFISTA s.m./agg.

0.1 soffista, soffiste, sofista, sofiste, sofisto, sophysta.

0.2 Lat. sophista (DELI 2 s.v. sofista).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Forse s.f. (soffista) in Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.): cfr. 1 [10].

0.7 1 [Filos.] Filosofo serguace della sofistica. Estens. [Gen. con valore spregiativo:] filosofo, pensatore o persona che utilizza con proprietà argomenti di artificiosa sottigliezza, senza badare alla verità di quanto afferma e spesso con intento ingannevole. 2 Agg. Artificioso, cavilloso e ingannevole.

0.8 Elisa Guadagnini 20.04.2011.

1 [Filos.] Filosofo serguace della sofistica. Estens. [Gen. con valore spregiativo:] filosofo, pensatore o persona che utilizza con proprietà argomenti di artificiosa sottigliezza, senza badare alla verità di quanto afferma e spesso con intento ingannevole.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.81, vol. 3, pag. 400: «Se quantunque s'acquista / giù per dottrina, fosse così 'nteso, / non lì avria loco ingegno di sofista».

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 24, 79-87, pag. 540, col. 2.1: Ingegno di sofista. Si è quello che mostra vero per falso, et e converso.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 48.15: Quistu Daphnites era unu sophysta, homu di pacisca et murdaci opiniuni.

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 26, pag. 313.6: Nel suo processo non avrà luogo il soffisticare delli avogadi, le gavillazioni de' procuratori o falsità di testimoni, né vani argomenti loici e ecezzione di sofista.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1386] 145.1: Ciascun soffista / en su la prima vista - è molto ardito, / ma poi schernito - riman nella fine.

[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 127-141, pag. 378.16: Questo fu [[...]] discepolo di Libano sofista, et uditore d'Andagato filosofo...

[7] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 24, 79-87, pag. 658.2: ingegno di sofista; cioè di colui che argomenta scientificamente, o vero non vi potrebbe avere luogo ingegno d'ingannatore con argomenti apparenti: imperò che sofista è vocabulo greco che si interpreta savio, o vero ingannatore.

[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 34.33, pag. 232: Guardative che alcuna gente trista / non ve soduca, [per]ché multi viranno / innel meo nome ad modo de sofista.

[9] f Plutarco volg., XIV ex.: E della interrogazion del sofista, e della risposta d'Alessandro. || Crusca (1) s.v. sofista.

- Femm. || Unico caso di concordanza con un agg. femm.

[10] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 24, pag. 650.18: se ogn'uomo terreno che aquista quaggiù iscienzia cognosciessono questo che fai tu Dante, a veruno di loro no gli farebbe bisognio nessuna soffista. || Commenta 1 [1].

2 Agg. Artificioso, cavilloso e ingannevole.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 5, (frammento).4843, pag. 411: Dunque ti cessa, o tu, loïco tristo, / Con le sofiste tue ragioni bianche, / Ché senza fè del ben non si fa acquisto.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.344: quel di Costantinopoli - se lagna / de to mala degagna, / che gli à' messo l'insagna - en su le guanze, / con tuo zanze - sofiste, / facendo viste - et atti / de fermar patti - con la triegua usata...

[u.r. 07.05.2012]