0.1 ioni, ionii, joni; cfr. (0.6 N) jonas.
0.2 DI s.v. Ionia (lat. Iones, con sing. rifatto analogicamente).
0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Boccaccio, Esposizioni, 1373-74.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Non si considera nella doc. la forma lat. jonas, att. in Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 84.22.
Doc. esaustiva.
0.8 Giulio Vaccaro 27.04.2011.
1 Originario o abitante della regione della Ionia, nell'Asia minore.
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 112.2: Ecco color simigliante a te, lo qual in qua dirieto, disconci l'inganni Ionii, iscampasti Frison ed Ellem.
[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 304, pag. 245.15: egli fu prencipe de' filosofi ioni, e fu massimamente ammirabile in quanto, essendo da lui compresi i numeri delle regole astrologiche, non solamente conobbe i difetti del sole e della luna, ma ancora gli predisse.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 68.9: li Joni eranu stati li primi qui avianu truvata la usanza di l'unguentu et di mitiri la segunda tavula da maniari: li quali non su pizuli irritamenti di luxuria.
[2] F Giustino volg., XIV (tosc.), L. 2, cap. 5: saputo che li Ateniesi aveano dato aiuto alli Ionii contro a lui, convertė tutto il furore della guerra contro alli Ateniesi. || Calori, Giustino, p. 40.