0.1 ghermita, ghermiti, ghermito.
0.2 V. ghermire.
0.3 Boccaccio, Filocolo, 1336-38: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
0.8 Rossella Mosti 04.05.2011.
1 Stretto forte con gli artigli.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 13, pag. 375.15: e nel già detto prato a me assai appresso mi parea ch'egli [[scil. lo smeriglione]] la [[scil. la fagiana]] sopragiungesse, e ficcatasela in piedi sopra la schiena, forte ghermita la tenea.
- [Con rif. ai diavoli dell'Inferno dantesco].
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 22, 55-63, pag. 574.22: E come fu sparito lo barattieri, così volse li artigli al suo compagno Alichino; e quelli fu bene sparvier grifagno ad inghermir ben lui, e così ghermiti amendui caddono nella pegola bogliente...
[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 22, 133-144, pag. 581.5: cioè Calcabrina et Alichino, Cadder nel mezzo del bogliente stagno; così ghermiti, perché l'uno tirava qua, e l'altro là.
[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 19-36, pag. 548.4: cioè il garetto con li artigli suoi, perché non gli fuggisse; e questo significa allegoricamente che il demonio tiene ghermita l'affezione del peccatore, perché non si parta da lui.