MACCO s.m.

0.1 macchi, macco.

0.2 Nocentini s.v. macca (lat. volgare *maccum, di origine osca per Nocentini, contro DEI, per il quale deriva dal greco).

0.3 Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.); Stat. pis., 1321.

In testi sett.: Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).

0.5 Locuz. e fras. fare gran macco 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Gastr.] Specie di polenta (di fave). 2 Ammasso di cose mischiate e pressate insieme. Fras. Fare gran macco di qsa: ammucchiare, ammassare. 2.1 Violento combattimento di un gran numero di persone, aspro tafferuglio o strage. 2.2 Signif. incerto: impasto o amalgama non det. che si mescola illegalmente alla cera?

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2011.

1 [Gastr.] Specie di polenta (di fave).

[1] F Trattato dei cinque sensi, XIV in. (tosc.): E a quel medesimo male vale il macco della fava ben cotto, come quando si manuca, ma non sia condito... || Manuzzi, Trattato, p. 17.

[2] f Pistole di Seneca, a. 1325?: Un poco di farinata, o di macco, e dell'acqua da bere. || Crusca (1) s.v. macco.

2 Ammasso di cose mischiate e pressate insieme. Fras. Fare gran macco di qsa: ammucchiare, ammassare.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 37.22, pag. 90: Costei [[scil. la gola]] intende solo a far gran macco / Di vivande, e 'nsaccarsene il corpaccio, / E a bombar secondochè vuol Bacco.

2.1 Violento combattimento di un gran numero di persone, aspro tafferuglio o strage.

[1] Gianni Alfani, XIII/XIV (fior.), 7.9, pag. 614: sicché [l]i suo' parenti da far macco / non potesser già ma' lor più far danno / che dir: «Mendate da la lungi scacco!». || (Contini).

[2] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 186, pag. 28: E quella da i macchi, chi è Modena, / perqué non ha volù tenir lo mezo / ha tyrrania e pocha moneda. || Meroni-Zanghi: «uccisioni, stragi».

[3] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.58, pag. 152: Se io gli amacco / e fonne macco, / sarà pur fiacco...

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 18.5: Però non amirar s'io meno il macco, / drizzandome con pompe in fantasia... || Manetti: «fare strage».

[5] f Storie Nerbonesi, XIV ex.: Vedendo questo Guiscardo che l'Amiraglio facia tanto macco de' cristiani, disse: Costui farebbe pericolare questo campo. || Crusca (5) s.v. macco.

2.2 Signif. incerto: impasto o amalgama non det. che si mescola illegalmente alla cera?

[1] Stat. pis., 1321, cap. 79, pag. 263.12: Et che alcuno facente li dicti candeli, in queli candeli, u in cera di queli candeli, aqua u aceto, nè pegula u piombo, u macco u alcuna altra cosa, che pura cera, nuova co' nuova e vechia co la vechia, non meschiando nova con vechia nè vechia co' nuova, mectere non debiano...