GÈMITO s.m.

0.1 çèmedi, çémei, gemiti, gemito, gemitu; a: çemito.

0.2 DELI 2 s.v. gemere (lat. gemitum).

0.3 <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>: 1.5.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Giudizio universale, XIV in. (ver.); a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Effetto sonoro del versare lacrime, emettere lamenti o sospirare in gen. sommessamente. 1.1 [In contesto erotico:] manifestazione di una sensazione di piacere. 1.2 Estens. [Con valore pos.]. 1.3 Lacrime e gemiti. 1.4 [In partic.:] sospiro. 1.5 Fig. Manifestazione, espressione di dolore o contrizione per la propria condizione. 1.6 Estens. Verso di un animale.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Effetto sonoro del versare lacrime, emettere lamenti o sospirare in gen. sommessamente.

[1] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 295, pag. 65: façando en l' ora tuti un cri sì grando / de çémei e de sospiri e de planto / le femene, li omeni e li fanti, / k' el no fo mai per nesun tempo oldì...

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 221.19: uno lagrimabile gemito è udito dentro dal munimento; e quella boce perviene agli orecchi...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 23.14: et manifestau per gemitu lu duluri conciputu di quilla parola in modu d'aguriu.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 221.3: et ora indurano i loro corpi nel gelato freddo di monte Caucaso, et ora ponendoli al fuoco senza alcuno gemito.

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 29, pag. 338.12: non solamente una voce più feroce contro alla atrocità della pena, ma niuno gemito vi fu udito.

[6] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 1, pag. 222.1: La notte piango e ripiango, e raddoppio i gemiti, e la moltitudine de' dolori cresce in me...

- [Come signif. etimologico di Cocito, il lago ghiacciato posto nel nono cerchio dell'Inferno dantesco].

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 276.31: e fanno uno stagno detto Cocito, cioè pianto e gemito, ch'è universale in tutte le danate anime; Acheronte, sanza allegrezza; e Stige, tristizia; Flegetonta, incendio; Cocito, lutto e gemito.

1.1 [In contesto erotico:] manifestazione di una sensazione di piacere.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 303.2: Verrae uno ramaricamento da dolcezza, verrae uno amabile mormorio e dolci gemiti e acconce parole al giuoco, che ora usano.

[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 524.23: Li lamenti si vegnirà, lo amabil murmuro si vegnirà e li dolçi çèmedi e parole convegnivel a quel çuogo.

1.2 Estens. [Con valore pos.].

[1] Leggenda s. Galgano, XIV (tosc.), pag. 104.17: si svegliò e subbitamente narrò a la madre sua la sopra detta visione, e con esmisurato gemito e pianto di letitia pregò la madre sua...

- [Con rif. allo struggimento della preghiera].

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 91, pag. 178.22: A questo modo parbe che volesse dire il glorioso apostolo Pavolo, quando disse che lo Spirito santo piagneva dinanzi a me, Padre, con gemito inenarrabile per voi.

1.3 Lacrime e gemiti.

[1] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 196, pag. 92: lo qual lavava ognun[a] noito adeso / de lagreme e de çémei lo so leto...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 313.25: s' appoggioe al morto amico, et infino a tanto in lagrime e gemiti bagnato fue, che per troppa pietade constrinse a sè cagione di morte...

1.4 [In partic.:] sospiro.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 2, pag. 180.19: ed elli non dicea alcuna cosa; ma traendo gravemente gemiti del profondo petto, disse...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 17.153, pag. 116: et guarda / nel celo con un gemito che il fexe: / "Effetta" disse...

1.5 Fig. Manifestazione, espressione di dolore o contrizione per la propria condizione.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 83.14: Onde il nostro Signore disse, che veracemente orare, e pregare Dio è amaro gemito di compunzione, cioè dolore e ripentimento di cuore gemire a Dio...

[2] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 48, pag. 65.35: Chi no se vestirà de planto e de çemito, o chi no se spaventerà da maraveia?

[3] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 175, pag. 255.14: Unde lu nostru Signuri dissi ki veramenti orari et pregari Deu era amaru gemitu di componctioni cum doluri et pentimentu di cori, plangiri dinanti da Deu...

1.5.1 Fig. Sentimento di amarezza e dispiacere.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 2.33, pag. 9: [Q]uesta leggiadra e più d'altra piacevile / nella mia mente giunse con gran fremito, / e con amaro gemito / chi dentro v'era fuor misse in esilio...

1.6 Estens. Verso di un animale.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 313.4: udiron gemiti e ire di leoni e d'orsi e di setoluti porci e di lupi...

[2] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 6, pag. 45.15: El terço fo Symon Bariona che vien a dir fiol de columba, per la qual cosa se dà ad intender ch'elo ave beleça de costumi, doni de vertude e çemito de lagreme, perché la columba à çemito in luogo de canto.