GENERALITÀ s.f.

0.1 generaletade, generalità , generalitade, generalitate, genneralità , gieneralità .

0.2 Lat. generalitas (DEI s.v. generalità 1).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.): 4.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Lucidario ver., XIV.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Locuz. e fras. in generalità 1.1, 2.2, 3.1.

0.7 1 Insieme delle qualità intrinseche di un'entità, che sono comuni a più entità (senza necessariamente appartenere alle caratteristiche che definiscono specif. l'entità sovraordinata). 1.1 Locuz. avv. In generalità : senza riguardo a ciò che è specifico di più entità considerate insieme. 2 Qualità di ciò che si estende alla totalità o ad un gran numero di entità o circostanze; compiutezza, completezza. 2.1 Principio, norma che riguarda tutti gli esseri umani. 2.2 Locuz. avv. In generalità : dovunque. 3 Insieme di persone considerato nella sua interezza a causa di alcune caratteristiche comuni; collettività, totalità. Estens. Grande quantità di persone; moltitudine. 3.1 Locuz. avv. In generalità . 4 [Con valore neg.:] qualità di ciò che manca parzialmente o completamente di determinatezza e specificità, e quindi chiarezza.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Insieme delle qualità intrinseche di un'entità, che sono comuni a più entità (senza necessariamente appartenere alle caratteristiche che definiscono specif. l'entità sovraordinata).

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 484.16: Tieni dunque per certo, e non dottare, che onestà è sì utile, che nulla cosa non è utile, s'ella non è onesta: nè non ci è nulla differenza nella generalitade di queste due cose, ma in loro proprietà. Ragione come: Questo uomo è ciò che è animale in generalità , non in conoscenza. Chè ad essere animale non è mestiere altra cosa, se non tanto ch'egli è sostanza mortale che ha anima e sentimento; ma acciò che egli sia uomo, conviene che egli conosca ragione, e sia morale.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 16, pag. 131.29: Della seconda questione, come si dimanda se vi fusseno stati animali in paradiso, dicono i Santi che non vi sarebbeno stati di generalità e di natura del paradiso.

[3] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), Rubricario, pag. 63.24: Della luxuria. Della generalità della luxuria. Di diverse spetie di luxuria.

1.1 Locuz. avv. In generalità : Senza riguardo a ciò che è specifico di più entità considerate insieme.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 60.3: Questa part e quest libr conten de le bestie e de le soe nature in general e in special. Capitol dey animay in generalità . Quest libr conten in singularità le nature e le proprietà de molt animay.

2 Qualità di ciò che si estende alla totalità o ad un gran numero di entità o circostanze; compiutezza, completezza.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 184.29: Unde questa passione, per la generalità delle pene che Cristo ebbe indella croce d'ogna cosa, come voi avete udito, passoe tutti li dolori delli altri e neuno fue a quello mai simile, imperò che in lui funno tutte l'altrui pene...

[2] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 13, pag. 102.7: Parimente ad amore, e reverenza dello studio sì c' induce la generalità , e la comunitade della sua dottrina; perocchè la Scrittura pone quello, che dobbiamo credere, quello che sperare, e quello che temere, e operare, dandoci in ciascuna di queste cose molti, e ineffabili esempi; onde al tutto ci è necessità di sapere.

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 14, par. 7, pag. 79.32: La quale, come io credo, i giuristi volglono dire «equità». Però ch'ella è una beningnia interpretazione della leggie o moderazione e attenperanza inn alqun chaso, il quale la leggie conprende sotto l'università e gieneralità de rigueor *...

2.1 Principio, norma che riguarda tutti gli esseri umani.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 4, 1.39, vol. 2, pag. 358: Chi bene in sé rivolle / queste e le simiglianti, / avrà di più veder poi libertate, / ch'esta generalitate / a tutti ell'è comuna...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XI, par. 24, pag. 543.23: e però tutti ci dobbiamo amare: ma a questa generalità si prepone una particularità, per ciò che noi dobbiamo amare più i cristiani che l'altre sètte...

2.2 Locuz. avv. In generalità : dovunque.

[1] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 13, vol. 1, pag. 160.25: Adunque così in comune, cioè in generalitade disposto il letame per tutto 'l campo ugualmente...

3 Insieme di persone considerato nella sua interezza a causa di alcune caratteristiche comuni; collettività, totalità. Estens. Grande quantità di persone; moltitudine.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 184.11: Le pene tanto sono maggiori quanto elle sono fatte da generalità di persona e di genti.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 314.15: Questo figliuolo era chiamato lo Scotto Inglia, del quale ne era oppenione tra baroni inghilesi, che questi a ragione doveva essere Re d'Inghilterra; perocchè per la prima gieneralità era però giudicato Re, il quale molto nobilemente sua vita menava.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 82.2: Poi che l'Autore hae particularmente trattato del detto vizio in persona d'alquante famose persone, qui sotto questa generalità mille e più, lascia al leggitore comprendere per sè la moltitudine, che amore carnale hae inchiuso nello Inferno...

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 64, par. 25, vol. 1, pag. 260.30: statuimo e ordenamo che 'l menistro dei frate de la penetentia de la citade de Peroscia [[...]] sia tenuto e degga, a pena de cinquecento livre de denare, solecetamente e fedelmente enquirire e envestigare de tucte e ciascune persone mò êlle dicte carcere pregione recomandate so' la dicta generaletade...

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 52-69, pag. 159.10: In questi sei ternari lo nostro autore pone la risposta che Virgilio continuò alla sua dimanda, manifestando e nominando singolarmente alquanti, e poi riducendosi alla generalità .

[6] Lucidario ver., XIV, III, pag. 207.10: E in tal maynera tuta la generalità dele anime se purgano in purgatorio...

3.1 Locuz. avv. In generalità .

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 34, pag. 102.5: E perçò securamente et in generalitate e specialitate e 'l communo e 'l deviso de questa terra poteti requerere e demandare.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 9, pag. 568.2: E certo se io nella memoria avuta t' avessi, quando in generalità male di voi parlai, te avrei dello infinito numero delle ingannatrici tratta...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 69, pag. 360.24: Furono questi cinque onorevoli e famosi cavalieri e cittadini di Firenze; e, perché li loro nomi paion degni di fama, di loro in singularità domanda l'autore, domandando poi in generalità degli altri.

[4] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 10, pag. 564.1: In questa terza parte l'altore fa menzione in gieneralità dell'anime poste in questa spera del Sole e mettele in similitudine d'una grilanda di stelle e istieno intorno al Sole.

4 [Con valore neg.:] qualità di ciò che manca parzialmente o completamente di determinatezza e specificità, e quindi chiarezza.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, intr., pag. 139.18: Ma imperciò che le parole che contengono in questo verso son gravi e generali, e la generalità rende oscurità, le dette parole...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, inc.: [3] Et imp(er)ò che le paraule co(m)prese in questo verso sono paraule ponderose (et) ge(n)nerale, et la ge(n)neralità rende oscurità...

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 45.6: per le tue parole stesse so che no llo intendi bene, però che lla generalità delle parole no 'l ti danno a intendere.

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 576.11: Adunque, a ciò che sotto specie de così facto giuramento e generalità de parole no se daga cagione de peccare a coloro chi giurano...

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 57.10: per la tua risposta manifestamente cognosco che non m'hai bene inteso: la generalità della parola ti fa parere oscuro il dire mio.

[u.r. 07.05.2012]