GRAMIGNA s.f.

0.1gramegna, gramigna, gramigne, gramignia, gramignie, grimigna, grimingna.

0.2 Lat. graminea (DELI 2 s.v. gramigna).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: San Brendano pis., XIII/XIV; Dante, Commedia, a. 1321; Simintendi, a. 1333 (prat.); a Doc. fior., 1359-63; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); San Brendano ven., XIV.

0.5 Per corona di gramigna > corona.

0.7 1 [Bot.] Nome generico di alcune specie di piante erbacee delle Graminacee aventi rami striscianti e radicanti, che infestano i campi coltivati. 1.1 [Impiegata in medicina per le sue virtù terapeutiche]. 1.2 Estens. Erba. 1.3 [In contesto fig., come elemento neg., rif. ad un partito o dottrina che si diffonde con grande rapidità]. 2 [In contesti fig., come metaf. di un'umile origine].

0.8 Rossella Mosti 03.06.2011.

1 [Bot.] Nome generico di alcune specie di piante erbacee delle Graminacee aventi rami striscianti e radicanti, che infestano i campi coltivati.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 610, pag. 121: Sor quel montagn li erpegan mintro a la colmegna, / Zos per quii spinz ponzenti, ke illó no è gramegna...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 56.21: Capitol de la gramegna.

[3] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 75.33: E intraici ad ora di nona, et una lontra m'àe recato mangiare, ciò è di mare pescio uno et fascietto uno di grimingna a far fuoco.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.136, vol. 2, pag. 564: Quel che rimase, come da gramigna / vivace terra, da la piuma, offerta / forse con intenzion sana e benigna, / si ricoperse, e funne ricoperta / e l'una e l'altra rota e 'l temo, in tanto / che più tiene un sospir la bocca aperta.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 124-141, pag. 708, col. 1.4: Quel che rimase come da gramigna: çoè quel povolo ch'era aradixado alla fe', tutto a modo come la gramegna s'aradixa a la terra...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 161.12: Sotto il fermamento d'Esperia sono le pasture de' cavalli del Sole, i quali in luogo di gramigna hanno l'erba ambrosia, la quale notrica gli membri affaticati per gli servigi del dì, e rapparecchiali alle fatiche.

[7] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 64, col. 2.37: la terra purgata e netta dalle spine e monda da ogni gramegna

[8] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 115, pag. 120.31: La gramegna è una herba che ha tre spetie.

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 124-141, pag. 797.9: di gramigna; ecco che fa la similitudine de la terra fertile che subito si cuopre di gramigna, e così li prelati si coperseno dei beni temporali…

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 198.12: e in li piè de driedo iera uno fasio de legne seche e gramegna per esca da fuogo.

[11] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 11, cap. 10, vol. 3, pag. 266.19: Il giunco, gramigna e felci, e tutte altre erbe nocive, del mese di Luglio si vincono per ispessa aratura, o per seminatura di lupini.

- [Usata come foraggio per i bovini].

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 115, pag. 121.22: Galieno dixe che li buò e li altri animale magna la gramegna.

1.1 [Impiegata in medicina per le sue virtù terapeutiche].

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 115, pag. 121.28: E la gramegna che nasce in Cossos, quando el se strucca fuora el sugo da le suò vene e po cuxese cum vin e mielle, egualmentre toiando parte equale de queste, po mirra la mitè e la terça parte de pevere cum altretanto incenso, çoa molto a l'oio.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 6, cap. 53, vol. 2, pag. 282.2: La gramigna ha virtude stitica, ed ha virtù di saldar le ferite e dissolvere il ventre, e di sanar le piaghe delle reni e della vescica, e a mitigare il dolor della milza: e il suo sugo dato a bere, ha proprietade d'uccidere i lombrichi.

- Acqua di gramigna.

[3] a Doc. fior., 1359-63, pag. 34.35: pagai per acqua di gramigna et per acqua d'assentio per Biagio nostro chericho che aveva mal di bachi, d. viij.

1.2 Estens. Erba.

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. IX [Phars., IX, 256-295], pag. 169.10: lo sicuro pastore si rallegra nella gramignia Hyblea d'avere guardate le riccheçe della casa. || Cfr. Phars., IX, 291: «gaudet in Hyblaeo securus gramine pastor divitias servasse casae».

[2] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 149.6: O Chalchi, quando tu desideravi di stare in de la casa paterna, che ti giovó la grimigna de la terra Fasidea? || Cfr. Ov., Rem. Am., 261-62: «Quid te Phasiacae iuverunt gramina terrae, / Quum cuperes patria, Colchi, manere domo?».

1.3 [In contesto fig., come elemento neg., rif. ad un partito o dottrina che si diffonde con grande rapidità].

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 15.76, pag. 132: Moltiplicava la mala gramigna / de gli eretici in ogni parte allora, / come tu sai che la mala erba alligna.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 216, pag. 79.32: Quelli della parte nera si ripararono a casa i Frescobaldi in lo Fondaccio appiè del ponte a S. Trinità; e fu questa la seconda mala gramigna che si allevò nella città di Firenze, imperocchè come s'erano divisi in Pistoia i Pistolesi ad aiutare chi l'uno e chi l'altro, quello e peggio si fece in Firenze per tanto che poche schiatte di Guelfi o Popolani ebbe in Firenze che non pigliassono parte chi dell'una e chi dell'altra.

2 Fig. [In contesti fig., come metaf. di un'umile origine].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.102, vol. 2, pag. 238: Oh Romagnuoli tornati in bastardi! / Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? / quando in Faenza un Bernardin di Fosco, / verga gentil di picciola gramigna?

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 91-102, pag. 333.27: Vegna gentil di picciola gramigna; cioè di picculo nascimento ingentilisca e facciasi grande?

[u.r. 07.05.2012]