GENIO s.m.

0.1 genio.

0.2 Lat. genius (DELI 2 s.v. genio 1).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Divinità che secondo i Romani tutelava e proteggeva ogni uomo durante la sua vita, determinandone anche le caratteristiche. 1.1 [Con focalizzazione sull'ultimo momento della vita].

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Divinità che secondo i Romani tutelava e proteggeva ogni uomo durante la sua vita, determinandone anche le caratteristiche.

[1] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 19-24, pag. 671.25: Et è qui da notare che l'autore dimostra qui lo ingegno umano esser dato da Dio sanza mezzo all' uomo, quando l'anima si congiugne col corpo, di grazia speziale, o per mezzo delle costellazioni che ànno ad aoperare nelle cose di qua giù, secondo che Idio à operato et imposto loro: e questo ingegno è quello che i Poeti chiamano genio, che fingono che è uno idio singulare a ciascuno uomo, col quale nasce e muore...

1.1 [Con focalizzazione sull'ultimo momento della vita].

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 8.4274, pag. 375: Quando lo Sol ritorna al primo punto / Di cui la stella sta nel tristo coro [[scil. nello Scorpione]], / Quel genio della morte sarà giunto.

[u.r. 07.05.2012]