GENITORE s.m.

0.1 genitor, genitore, genitori, genituri, ienitore.

0.2 DELI 2 s.v. genitore (lat. genitorem).

0.3 Formula di confessione umbra, 1065 (norc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Formula di confessione umbra, 1065 (norc.); Doc. osim., 1151.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Essere umano di sesso maschile rispetto al figlio o ai figli che ha generato; padre. 1.1 [Al plur.:] padre e madre. 1.2 Estens. Uomo che ha dato origine ad una stirpe; progenitore. [Al plur.:] uomini che sono vissuti precedentemente (con rif. ad uno stesso gruppo familiare, etnico, politico, ecc.); antenati. 1.3 Estens. [Con rif. a Dio:] creatore dell'intero genere umano.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 Essere umano di sesso maschile rispetto al figlio o ai figli che ha generato; padre.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 91.29: Acc(usome) delu genitore meu (et) dela genit(r)ice mia (et) deli p(ro)ximi m(e)i, ke ce n(on) abbi q(ue)lla dilectio(n)e ke mesenior D(omin)ideu co(m)mandao.

[2] Doc. osim., 1151, pag. 151.13: sì li d(on)o per alima sua (e) delu ienitore (e) dela ienitrice sua...

[3] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 203.26: E dé sì lo padre ponere sé innanzi in questo modo: 'Mazzeo genitore a l'amato suo figliuolo P. salute e in tutte buone cose la paterna benedictione'...

[4] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 1-8, pag. 87.1: colui che era stato genitore di tanta maraviglia quanta si vedea ch'era questa nobilissima Beatrice...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 338.7: Inde appresso il genitore parla al suo nato co detti amici...

[6] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 413.9: El tuo genitore ti veste buone arme a la tua patria e a la tua gente e lo nimico piglia e regni del non vinto padre.

1.1 [Al plur.:] padre e madre.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 130, pag. 517.25: Impossibile mi fu di conoscere i miei genitori...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 95, vol. 2, pag. 255.5: Guiglielmo conte, figliuolo di messer Lottieri conte e di madonna Adalagia contessa, diede per rimedio dell'anima sua e de' suoi genitori...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 22, 139-154, pag. 621.8: E debbiamo sapere che tutti questi furno omini e donne, li quali li autori fingeno essere pianeti e stelle, per compiacere ai loro genitori e progenitori, dai quali conti, regi potentissimi e ricchissimi aveano le grandi provigioni.

[4] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Zc 13, vol. 8, pag. 358.13: e trafiggerannolo lo suo padre e la sua madre, che furono suoi genitori...

1.2 Estens. Uomo che ha dato origine ad una stirpe; progenitore. [Al plur.:] uomini che sono vissuti precedentemente (con rif. ad uno stesso gruppo familiare, etnico, politico, ecc.); antenati.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Prologo, pag. 165.25: Enea fu il primo loro genitore...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 8, 85-96, pag. 194, col. 1.20: Tu m'hai ditto che i genitori del re Roberto sono de grande largitade; come possé de tal semente nascere frutto vitioso e cúpido?

[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), Prol., pag. 5.6: Eneas, lu quali fu lu loru primu genituri, comu da ipsu happiru la prima radichi.

[4] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 114, vol. 7, pag. 259.33: acciocchè la sincerità dell'amore, il quale tra' genitori nostri e voi già lungo tempo, e da noi e voi fu ed è indissolubile, insieme con noi perseveri e continuamente cresca... || Cfr. generitore.

[5] Bindo di Cione, 1355 (sen.), 12.62, pag. 102: Quel biondo grande, che sta sol da parte / per riverenzia, tra questi signiori, / ha in cielo quegli onori / che l' opere suo' belle gli aquistaro: / egli è il mio genitor, figliuol di Marte...

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 29.133, pag. 200: che Abraàm sia il genitore vostro...

1.3 Estens. [Con rif. a Dio:] creatore dell'intero genere umano.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 14, vol. 1, pag. 105.7: Dio dunque è il principale padre e genitore...

[2] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 39, pag. 244.26: Genativi, che è genitore di tutta l'umana generazione.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 29.206, pag. 202: il qual dicete tutti, o gente vane, / che quello è il genitor vostro et Deo magno...

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 189.9, pag. 206: L'alto mio Genitor<e> deggio adorare, / il qual di niente al mondo m'ha creato...

- [Con rif. a Dio in quanto Padre e Figlio:] Genitore e Genito.

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 39.55, pag. 821: col genitore e 'l genito, uno effetto / dall' uno e l' altro igualmente spirando, / e con loro uno, è etterno e perfetto.

[6] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 190.24: Dove nulla manca, nulla ribocca, dove il Genitore, e il Genito sono una cosa, al quale ogni cosa serve, ed ogni buona anima obbedisce.