GENSORE agg./s.m.

0.1 çençore, çensor, gensore, genzore; f: genzor.

0.2 Prov. gensor (DEI s.v. gensore).

0.3 Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.): 1 [2].

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.).

In testi sett.: Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.); Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.); Poes. an. mant., XIII/XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [In gen. nel lessico della lirica amorosa, come comparativo di gente agg., con rif. a persona in contesti che presentano o suggeriscono una comparazione:] in possesso di qualità fisiche o morali ad un livello superiore in assoluto o rispetto ad altri. 1.1 [In partic.:] migliore per valore e capacità. 1.2 Estens. [Rif. a qualità:] presente ad un grado superiore. 2 Sost. Alto grado di valore; eccellenza, perfezione.

0.8 Diego Dotto 03.06.2011.

1 [In gen. nel lessico della lirica amorosa, come comparativo di gente agg., con rif. a persona in contesti che presentano o suggeriscono una comparazione:] in possesso di qualità fisiche o morali ad un livello superiore in assoluto o rispetto ad altri.

[1] Re Giovanni (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), [disc.].9, pag. 85: Oi chiarita spera! / la vostra dolze ciera / de l' altr[e] è genzore.

- [In allocuzioni:] donna gensore.

[2] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 8.2: sì me prende lo vostro amore, donna çençore, sovra onne bella.

[3] Poes. an. mant., XIII/XIV, Bela polcela,20, pag. 234: la vostra bela semblança / me ten in alegrança / per avir la vostr'amança / de vu, donna çensor.

1.1 [In partic.:] migliore per valore e capacità.

[1] Guittone, Lettere in versi, a. 1294 (tosc.), 30.26, pag. 299: ché, quanto gente è più mistier, gensore / dimanda overatore, / degno, orrato e retto esso operando.

1.2 Estens. [Rif. a qualità:] presente ad un grado superiore.

[1] F Folco di Calavra (ed. Fratta), XIII (tosc.): savendo / plagere a cui onore, / senno è genzor, misura. || PSs, vol. II, p. 772.

2 Sost. Alto grado di valore; eccellenza, perfezione.

[1] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 342, pag. 113: flore de grande dolzore, / eyo te volio mo responde parole de grande genzore...

[u.r. 07.05.2012]